VERONA: LA VEDOVA ALLEGRA APRE LA STAGIONE LIRICA 2017-2018
di Franz Lehár
Operetta in tre atti
Nel terzo atto è stata inserita parte del balletto Gaité Parisienne di Jacques Offenbach e Manuel Rosenthal
Ed. Mario Bois, Parigi. Rappresentante per l’Italia Casa Ricordi, Milano
Direttore d’orchestra Sergio Alapont
Regia e Coreografia Gino Landi Regia ripresa da Federico Bertolani
Personaggi e interpreti
- Barone Mirko Zeta Giovanni Romeo
- Valencienne Desirée Rancatore (17, 21, 27, 31/12) Lucrezia Drei (19, 23, 29/12)
- Conte Danilo Danilowitsch Enrico Maria Marabelli
- Hanna Glawari Mihaela Marcu (17, 23, 27, 31/12) Elisa Balbo (19, 21, 29/12)
- Camille de Rossillon Giorgio Misseri (17, 21, 27, 31/12) Francesco Marsiglia (19, 23, 29/12)
- Visconte Cascada Francesco Paolo Vultaggio
- Raoul de St. Brioche Stefano Consolini
- Bogdanowitsch Daniele Piscopo
- Sylviane Serena Muscariello
- Kromow Andrea Cortese
- Olga Lara Rotili
- Pritschitsch Nicola Ebau
- Praškowia Francesca Paola Geretto
- Njegus Marisa Laurito
Scene Ivan Stefanutti
Costumi William Orlandi
ORCHESTRA, CORO, BALLO E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA
Maestro del Coro Vito Lombardi – Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino
Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese
Allestimento della Fondazione Arena di Verona
Domenica 17 dicembre 2017, ore 15.30
martedì 19 dicembre, ore 19.00
giovedì 21 dicembre, ore 20.00
sabato 23 dicembre, ore 15.30
mercoledì 27 dicembre, ore 20.30 fuori abbonamento
venerdì 29 dicembre, ore 20.30 fuori abbonamento
domenica 31 dicembre, ore 20.30 fuori abbonamento
AL TEATRO FILARMONICO TRA LUSTRINI E CAN-CAN
DAL 17 AL 31 DICEMBRE 2017
Domani, domenica 17 dicembre 2017 alle ore 15.30, torna al Teatro Filarmonico un titolo molto amato dal grande pubblico: La vedova allegra di Franz Lehár. L’operetta in tre atti dà il via alla Stagione 2017-2018 della Fondazione Arena di Verona e accompagna il pubblico fino alla notte di San Silvestro, per festeggiare con una musica appassionante e balli coinvolgenti l’arrivo dell’anno nuovo.
L’allestimento della Fondazione Arena di Verona, che ha debuttato al Filarmonico nel febbraio 2005 e da allora ha sempre riscosso grande successo, porta la firma di Gino Landi per regia e coreografia, Ivan Stefanutti per le scene e William Orlandi per i costumi. In questa edizione, la regia è ripresa da Federico Bertolani e le coreografie da Cristina Arrò.
Per la prima volta dal podio scaligero, il giovane e affermato direttore spagnolo Sergio Alapont è chiamato a dirigere l’Orchestra areniana, il Coro preparato da Vito Lombardi, il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino e le grandi voci soliste in programma.
Repliche: martedì 19 dicembre, ore 19.00 – giovedì 21 dicembre, ore 20.00 – sabato 23 dicembre, ore 15.30 – mercoledì 27 dicembre, venerdì 29 dicembre, domenica 31 dicembre ore 20.30 (fuori abbonamento).
Sfarzi, Can-Can, gag divertenti e intrighi amorosi sono gli ingredienti per gustose serate all’insegna della grande musica e del divertimento al Teatro Filarmonico in occasione delle festività natalizie. Per 7 recite dal 17 al 31 dicembre l’ambientazione scintillante e la trama coinvolgente de La vedova allegra di Franz Lehár accompagneranno il pubblico in un’atmosfera dorata e fiabesca, “molto femminile e tradizionale… perché la gente vuole sognare” come ha suggerito lo stesso regista Gino Landi in un’intervista del 2005. E dopo lo straordinario successo ottenuto quell’anno e confermato nel 2014, oltre alle recite in abbonamento sono proposte altre tre rappresentazioni fuori abbonamento nelle serate del 27, 29 e 31 dicembre, con inizio alle ore 20.30.
La vedova allegra (Die lustige Witwe) oltre ad essere ancora oggi la più celebre delle operette, è stata uno dei più grandi successi viennesi del XX secolo e può essere considerata un’importante chiave di lettura del genere nel suo complesso. La vicenda è tratta da L’attaché d’ambassade, commedia del 1861 di Henri Meilhac, uno dei più grandi librettisti di Jacques Offenbach, e messa in libretto da Victor Léon e Leo Stein che affidano la stesura della partitura a Franz Lehár.
La prima rappresentazione dell’operetta avviene al Theater an der Wien il 30 dicembre 1905 sotto la direzione dello stesso compositore suscitando nel pubblico un enorme entusiasmo tanto che il titolo resterà in cartellone per mesi registrando sempre il tutto esaurito, per poi approdare anche all’estero. Tradotta in ben 25 lingue, La vedova allegra sarà oggetto di diverse trasposizioni cinematografiche già dal 1907.
L’azione si svolge in una Parigi ancora capitale della Belle époque ed i personaggi sono nobili e alti funzionari dell’ambasciata dello Stato immaginario di Pontevedro, nell’Europa centrale, sull’orlo della bancarotta. L’operetta si svolge giocando sui temi tipici del genere: il soggetto sentimentale, l’ambientazione falso-storica, le danze (soprattutto il valzer con il suo sottile erotismo), il matrimonio, l’infedeltà, il denaro, la politica e l’eccentrica mondanità aristocratica, fatua e donnaiola. Su tutto questo, tuttavia, aleggia una sensazione di decadenza, di un mondo che sta per morire, seppur dipinto in modo gioioso e festante, come si volesse rispecchiare la situazione dell’Austria tra Ottocento e Novecento. Il clima in cui questo lavoro nasce è difatti caratterizzato da una società che preferisce abbandonarsi agli slanci sentimentali e alle frenesie di canzoni e operette, piuttosto che ammettere con consapevolezza di vivere in un periodo di crisi. Da questo parte la lettura registica di Gino Landi, che mette ben in evidenza queste tematiche, ricreando fasti e ricchezze per una Vedova «allegra, come dice il titolo… uno spettacolo molto leggero ma di grandi prestazioni», che nel terzo atto si arricchisce di un estratto del balletto Gaité Parisienne di Jacques Offenbach e Manuel Rosenthal culminante con il popolarissimo quanto sfrenato Can-Can.
Altra peculiarità da sottolineare nella visione registica di Landi, è la scelta ormai da anni vincente di affidare il ruolo di Njegus ad un’attrice, anziché ad un comico, per esaltare ancora di più la femminilità dell’allestimento: ritroveremo quindi la geniale Marisa Laurito alle prese con le furberie del ruolo e le trovate più esilaranti.
Tra le voci protagoniste, graditi ritorni di interpreti amati dal pubblico del Filarmonico, a partire dall’avvenente Hanna Glawari di Mihaela Marcu (17, 23, 27, 31/12), che per alcune recite si dà il cambio con Elisa Balbo (19, 21, 29/12) accanto all’amato Conte Danilo Danilowitsch impersonato da Enrico Maria Marabelli. Veste quindi i panni del Barone Mirko Zeta Giovanni Romeo, di fianco alla Valencienne di Desirée Rancatore (17, 21, 27, 31/12) e Lucrezia Drei (19, 23, 29/12). Interpretano il diplomatico Camille de Rossillon Giorgio Misseri (17, 21, 27, 31/12) e Francesco Marsiglia (19, 23, 29/12), mentre nel Visconte Cascada troviamo Francesco Paolo Vultaggio e in Raoul de St. Brioche Stefano Consolini. Completano quindi il cast nuove interessanti voci, al loro debutto sul palcoscenico del Teatro Filarmonico: Daniele Piscopo in Bogdanowitsch e Serena Muscariello in sua moglie Sylviane; Andrea Cortese per Kromow, Lara Rotili nel ruolo di Olga, Nicola Ebau per Pritschitsch e Francesca Paola Geretto nella consorte Praškowia.
La produzione impegna Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici dell’Arena di Verona.
Con La vedova allegra riprende per i ragazzi delle Scuole il progetto Ritorno a Teatro: martedì 19 dicembre alle ore 18.00 e giovedì 21 dicembre alle ore 19.00 gli studenti delle classi elementari, medie e superiori, i loro familiari, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo a prezzo speciale: € 6,00 per gli studenti e € 12,00 per gli adulti. L’incontro propone anche un momento introduttivo, Preludio all’Opera, durante il quale viene spiegata la trama e vengono forniti ai ragazzi elementi utili per la comprensione dell’opera, grazie alla partecipazione di alcuni dei protagonisti; segue quindi un aperitivo nel Bar del Teatro.
Per informazioni e prenotazioni:
Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39) 045 8051933 – fax (+39) 045 590638 – scuola@arenadiverona.it
Si ringraziano per il loro sostegno all’offerta culturale di Fondazione Arena gli Sponsor Ufficiali della Stagione Artistica 2017-2018 al Teatro Filarmonico: AGSM, storico gruppo industriale leader nel settore energetico che supporta la mission culturale della Fondazione Arena di Verona; Volotea, la compagnia aerea low cost impegnata per il terzo anno a diffondere nei cieli europei l’amore per l’Opera e la Musica Sinfonica; Banco BPM – Banca Popolare di Verona che conferma il suo importante sostegno all’attività invernale della nostra Fondazione per il nono anno consecutivo.