Si è spento il maestro olandese Bernard Haitink
Si è spento nella sua casa londinese all’età di 92 anni, il maestro olandese Bernard Haitink, uno dei massimi della nostra epoca, con un’attività artistica durata 65 anni e interrotta solamente due anni fa.
Molti gli incarichi prestigiosi, già a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Per quasi un trentennio è stato direttore principale dell’Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam, ma ha guidato anche, con la stessa carica, la London Philharmonic, l’Orchestra del Royal Opera House Covent Garden di Londra, quella del Festival di Glyndebourne, e, per periodi altrettanto significativi è stato direttore principale della Sächsische Staatskapelle Dresden, della Chicago Symphony Orchestra; è stato anche direttore principale ospite della Boston Symphony Orchestra. Come direttore ospite ha collaborato più volte con l’Orchestre National de France, i Wiener Philharmoniker e la Bavarian Radio Symphony.
Amplissimo il suo repertorio, sempre affrontato con cifra personalissima, elegante e profonda, sia in Teatro che in sede di registrazione discografica: le Sinfonie di Beethoven, Brahms, Schumann, Čajkovskij, Bruckner, Mahler, Shostakovich, tutti i concerti di Beethoven e Brahms con Claudio Arrau al pianoforte e Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner. Ma non solo; da Mozart a Verdi, da Wagner a Strauss, da Čajkovskij a Janáček, da Beethoven a Borodin, sino ad arrivare a Boito, i principali titoli del repertorio operistico l’hanno visto protagonista sul podio delle principali ribalte internazionali.
Sue cifre distintive, anche nella vita privata, la discrezione e la signorilità, che trasportava anche nel suo racconto musicale, mai banale e di routine, ma nel segno di uno scavo interpretativo intenso ed emozionante, senza voler essere platealmente esteriore. La musica, per Haitink, nasceva da un’interiorità affatto scontata per arrivare a tutti, limpida e assoluta.
la Redazione, 22 ottobre 2021