CARMEN – LA DONNA DI SIVIGLIA
DOMENICA 4 MARZO 2018, ORE 16
con FONDAZIONE TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO E VENTI LUCENTI
TEATRO COCCIA
Domenica 4 marzo, ore 16
Lunedì 5 marzo, ore 9.30*
Martedì 6 marzo, ore 9.30* e ore 11.15*
* spettacoli riservati alle scuole
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Musica di Georges Bizet
Adattamento musicale Andrea Sardi
su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée
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Direttore Cesare Della Sciucca
Regia e scrittura scenica Manu Lalli
Scene Daniele Leone
Scene realizzate dal Laboratorio scenografico della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino
Costumi Sartoria Venti Lucenti
Costumi realizzati in collaborazione con la Sartoria della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino
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Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino:
Giada Frasconi (Carmen), Rim Park (Don Josè), Qianming Dou (Escamillo)
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Attori:
Stefano Mascalchi (Prosper Mèrimèe), Gabriele Zini (Remendado), Niccolò Franchi (Dancairo),
Federica Caccuri, Costanza Filaroni, Mirco Guarino, Simone Manzotti (Zingari, sigaraie, soldati)
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Coro delle voci bianche delle scuole di Novara (classe 5 primaria San Vincenzo, classe 1D secondaria Bellini, classe 5A primaria Coppino, classe 5C primaria Rigutini, classe 4B primaria Thouar, classe 1A secondaria Pajetta, classe 1BC Galileo secondaria Immacolata, classe 4B primaria Bollini)
Maestro del coro Alberto Veggiotti
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Orchestra Fondazione Teatro Coccia / Orchestra Talenti Musicali
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia Onlus, Fondazione Maggio Musicale Fiorentino e Venti Lucenti
Replica per le scuole 5 e 6 marzo
4 – 6 marzo, al Teatro Coccia di Novara, Carmen. La donna di Siviglia con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Venti Lucenti: un nuovo allestimento con la regia di Manu Lalli e la direzione di Cesare Della Sciucca, coprodotto con Fondazione Teatro Coccia. Quattro recite, di cui tre per le scuole.
Novara, 27 febbraio 2018 – Domenica 4 marzo alle 16 ultimo appuntamento per il cartellone Famiglia, in scena al Teatro Coccia di Novara, coprodotto da Fondazione Teatro Coccia con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Venti Lucenti, Carmen. La donna di Siviglia: un nuovo allestimento tratto dall’opera Carmen di Georges Bizet con la regia di Manu Lalli e la direzione di Cesare Della Sciucca. Opera in replica lunedì 5 marzo alle 9.30 e martedì 6 marzo alle 9.30 e alle 11.15 per gli studenti delle scuole primarie e secondarie.
Dopo la felice esperienza delle scorse stagioni, il Teatro Coccia ripropone l’appuntamento con l’opera messa in scena dagli studenti delle scuole elementari e medie della città. Un progetto che si è rivelato e si conferma un importante momento di coinvolgimento e formazione per gli studenti della città. Una versione ridotta, per i più giovani, che avvicina al mondo dell’opera gli alunni delle scuole novaresi, le loro famiglie e tutti i cittadini che non hanno familiarità con il melodramma, attraverso attività che da una parte trasformino i ragazzi da semplici fruitori in attori/cantanti e dall’altra creino una rete sul territorio. Sul palco, quindi, assieme ai solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e agli attori professionisti, oltre centocinquanta bambini che hanno seguito una formazione corale e teatrale che li ha trasformati in un coro di voci bianche che partecipa attivamente alle azioni sceniche dello spettacolo. Una grande occasione per i giovanissimi per avvicinarsi al magico mondo del teatro e del melodramma, un modo diverso per coinvolgere i giovani facendo loro percepire come la creazione di uno spettacolo o di un concerto siano il frutto di un lungo, meticoloso lavoro di preparazione e come la magia del teatro e l’incanto della musica, nascano dallo studio, dall’applicazione e dalla concentrazione: un messaggio importante da trasmettere ai ragazzi che ogni giorno, a scuola, sono chiamati a questo impegno nel loro percorso formativo.
Cantanti e attori compariranno sulla scena come una carovana di gitani che intende raccontare e raccontarsi la vicenda della storia di Don José e Carmen; sullo sfondo una Spagna senza tempo e selvaggia, ma anche l’eterna lotta fra libertà e possesso, fra desiderio e fuga.
È necessario uno spettacolo emozionante e coinvolgente per raccontare la storia della bella sigaraia di Bizet: una storia sulla quale è bene che la comunità di interroghi perché affronta argomenti come l’identità di genere e la violenza, la diversità e il nomadismo culturale come condizioni naturali dell’individuo. La “nostra Carmen”, infatti, è una donna libera che parla di libertà e che diventa, nel corso dello spettacolo, il simbolo di tutte le persone che nel tempo e nella storia hanno combattuto con tutte le loro forze per la loro libertà.
Afferma la regista Manu Lalli: “Cosa volete sapere? Chi è la Carmencita? Ma voi non potete sapere chi è! Nessuno lo sa. Perché forse Carmen non esiste. È solo una figura di donna alla quale l’autore ha messo addosso un vestito di sogni nella speranza di incontrarla. […] Carmen è un ombra, l’illusione di una femminilità immaginata dagli uomini. […] È libera, Carmen e non ha paura, Carmen è nomade, viaggia, si sposta, non perde nulla perché non ha nulla e fino alla fine difende la sua libertà. La libertà di tutti, la libertà di scegliere. […] Ed è proprio questo carattere che la fa diventare così simile ad un’eroina tragica, che al pari di Medea, smuove nel nostro ventre una discordia che non sappiamo comprendere. Dalla Carmen si esce con delle domande non con delle risposte. Lei è un eroina moderna, viva. […] Ed ecco allora la nostra Donna di Siviglia che comincia quando la storia è già finita, con un Mérimée che cerca di scoprire chi sia stata la fascinosa sigaraia e due zingari che raccontano evocandola questa storia tragica e violenta, travestita da storia d’amore”.
L’originalità del progetto sta inoltre, nell’aver scelto di mettere in scena un titolo in programma nel cartellone della rassegna Opera e Balletto: Carmen, firmata da Sergio Rubini. Giovani e famiglie possono così, attraverso questo percorso di formazione, avvicinarsi all’opera “degli adulti” con maggiore curiosità e consapevolezza.
Biglietti dai 10,00 ai 18,00 euro a seconda della fascia di età e del settore del teatro. Per informazioni e acquisti www.fondazioneteatrococcia.it – 0321233201.