DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE!

DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE!

  • 23/09/2018

IL VIAGGIO A REIMS APRE LA STAGIONE NOTTE 2018/19 DEL

TEATRO SOCIALE DI COMO

Martedì, 25 settembre
– ore 19.00 primagiovani
Giovedì, 27 settembre – ore 20.00 turno A PRIMA
Sabato, 29 settembre – ore 20.00 turno B

 

IL VIAGGIO A REIMS o sia L’albergo del Giglio d’Oro

Dramma giocoso in un atto di Luigi Balochi.

Musica di Gioachino Rossini.

Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre Royal Italien, 19 giugno 1825

Direttore Michele Spotti

Regia e luci Michał Znaniecki

Personaggi e Interpreti: 

  • Corinna: Maria Laura Iacobellis
  • La Marchesa Melibea: Irene Molinari
  • La Contessa di Folleville: Francesca Benitez (27/9), Paola Leoci (29/9)
  • Madama Cortese: Marigona Qerkezi
  • Il Cavaliere Belfiore: Matteo Roma
  • Il Conte di Libenskof: Ruzil Gatin
  • Lord Sidney: Andrea Patucelli
  • Don Profondo: Vincenzo Nizzardo
  • Il Barone di Trombonok: Giuseppe Esposito
  • Don Alvaro: Guido Dazzini
  • Don Prudenzio: Massimiliano Mandozzi
  • Don Luigino: Nico Franchini
  • Delia: Paola Leoci (27/9), Francesca Benitez (29/9)
  • Maddalena: Francesca Di Sauro
  • Modestina: Elena Caccamo
  • Zefirino / Gelsomino: Ermes Nizzardo
  • Antonio: Luca Vianello

 

Scene Luigi Scoglio

Costumi Anna Zwiefka

Movimenti coreografici  Damian Malvacio

Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina

Altro maestro del coro Enzo Spinoccia

Coro OperaLombardia

Orchestra I Pomeriggi Musicali

Coproduzione Teatri di OperaLombardia

 Altre recite:

Bergamo, Teatro Sociale: 5 e 7 ottobre

Pavia, Teatro Fraschini: 12 e 14 ottobre

Cremona, Teatro Ponchielli: 19 e 21 ottobre


La Stagione 2018/19 del Teatro Sociale di Como e la stagione lirica di OperaLombardia aprono il 27 e 29 settembre alle ore 20.00 con IL VIAGGIO A REIMS, per continuare le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Gioachino Rossini. Dopo l’allestimento di Pagliacci del 2015 con i 200.Com, torna a Como a curare la regia lo stravagante Michal Znaniecki, mentre la direzione sarà affidata al giovane Michele Spotti, già conosciuto qualche anno fa con Opera domani.

In VIAGGIO A REIMS Rossini ha creato uno squarcio della società che celebra. Che vive le proprie ossessioni, le paure, le isterie e l’umanità. Ma anche piccoli conflitti di ogni giorno, piccoli amori, piccoli gesti quotidiani. Ovvero le relazioni umane. Vittime della moda, amanti segreti, timide ragazzine.  L’ambientazione della storia in un hotel termale permette di costruire una vera e propria gabbia di matti; a volte caricaturali, a volte dolorosamente veri. Rossini ne è maestro e noi lo assecondiamo. Uno squarcio della società dell’epoca di Rossini descritto con maestria e humor.

Una “chicca” speciale sarà data dal soprano Qerkezi. Marigona Qerkezi è alla sua terza produzione de Il viaggio a Reims. Dopo il Rossini Opera Festival, il Gran Teatre del Liceu, arriva a Como con una novità. Suonerà, infatti, l’assolo del flauto introduttivo all’aria di Lord Sidney.

#PRIMAGIOVANI UNDER30

La prima sarà come di consueto preceduta da una #PRIMAGIOVANI Under 30 il 25 settembre alle 19.00. In collaborazione con Il Birrivico di Como e l’Associazione L’A.L.T.R.O., il Sociale è pronto ad accogliere i giovani under30 per una serata non di solo opera. A partire da Reims, i ragazzi potranno compiere un viaggio attraverso le birre artigianali: dall’Inghilterra, passando per Belgio e Germania, per tornare in Teatro, in un lussuoso Grand Hotel e godersi una serata speciale con un prezzo agevolato.

SPECIAL PRICE: 10€ (esclusa consumazione)

Apertura ore 18.30, inizio opera ore 19.00.

Food & Beverage a cura di Il Birrivico di Como

Atmosfere musicali a cura di Associazione L’A.L.T.R.O.

DRESS TO IMPRESS

Tra le iniziative collaterali che il Teatro Sociale di Como crea attorno all’attesissima prima, ecco Dress to impress – Atelier Emé Como veste la Prima del Teatro Sociale di Como. ‘Si tratta di un’iniziativa sostenuta da una campagna socialracconta Fedora Sorrentino, Presidente di AsLiCoche invita il pubblico a concedersi il piacere di ‘vestirsi’ per la prima, non come imposizione formale, o come rigido dress code, ma come puro divertissement, come possibilità di sperimentare in prima persona tutto l’incanto e l’emozione che si crea attorno all’evento teatrale’. Il brand d’alta moda Atelier Emé, specializzato in abiti da sposa e da sera, vestirà il personaggio della Contessa di Folleville, con un prezioso abito, e metterà a disposizione del pubblico un accessorio cadeau, indispensabile per una prima a teatro.

 

ASPETTANDO… IL VIAGGIO A REIMS

Come tutti gli anni, non mancano gli incontri di introduzione alle opera in cartellone. Si inizia con ASPETTANDO… IL VIAGGIO A REIMS, l’incontro di presentazione dell’opera a cura del musicologo Stefano Lamon. Previsto per domenica 23 settembre alle ore 11.00, è stato spostato a lunedì 24 settembre alle ore 18.30 in foyer.

Gli altri incontri sulle opere saranno invece come da programma sempre alla domenica mattina in Sala Bianca.


LA STAGIONE

Il viaggio nell’opera lirica prosegue a Como con TOSCA in scena il 12 e 14 ottobre, FALSTAFF il 9 e 11 novembre, il 23 e 25 novembre il dittico CAVALLERIA RUSTICANA e LA VOIX HUMAINE, per finire l’11 e 13 gennaio con RINALDO.

E poi i grandi nomi della prosa (come SERGIO RUBINI, LUIGI LO CASCIO, ALESSANDRO PREZIOSI, MICHELE PLACIDO, ALESSANDRO BARICCO, GABRIELE LAVIA, ANTONIO ALBANESE, ENZO IACCHETTI e molti altri), le compagnie della danza (BALLET NATIONAL DE MARSEILLE, PARSONS DANCE, BALLETTO DI MARIBOR…), la musica, eventi straordinari come gli STOMP o il GRAN BALLO DELL’800.

INFO

Prezzi da 15,00€ a 73,00€ + prev.

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro oppure online su

http://www.teatrosocialecomo.it/events/event/il-viaggio-a-reims-o-sia-lalbergo-del-giglio-doro/

BIGLIETTERIA DEL TEATRO SOCIALE DI COMO

 

ORARIO D’APERTURA

Martedì e giovedì ore 10.00 – 14.00.
Mercoledì e venerdi ore 16.00 – 20.00.
Sabato ore 10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00

INFOLINE/PRENOTAZIONI TELEFONICHE

Dal martedì al venerdì ore 14.30 – 16.30.

tel. 031/270170
fax 031/271472

biglietteria@teatrosocialecomo.it

www.teatrosocialecomo.it


CELEBRANDO NOI STESSI

Celebrazione, concerto, oratorio: queste sono le descrizioni che troviamo parlando de Il Viaggio a Reims.

Un capolavoro del teatro musicale: così per me, regista, si scopre questo atipico intermezzo di Rossini.

Una raccolta di arie e concertati, personaggi e relazioni senza una vera trama drammaturgica. Si potrebbe ridurre la storia come: arrivano e aspettano. Quanti capolavori di teatro sono nati con questo concetto! Basta citare Aspettando Godot di Beckett.

Rossini ha creato uno squarcio della società che celebra se stessa. Una società che vive le proprie ossessioni, paure, isterie e umanità. Ma anche i piccoli conflitti di ogni giorno. Piccoli amori. Piccoli gesti quotidiani. Relazioni umane. Ritratti.

Vittime della moda, amanti segreti, timide ragazzine e forti imprenditrici del settore alberghiero.  L’ambientazione della vicenda in un hotel termale permette di costruire una vera “gabbia di matti”, a volte caricaturali, a volte dolorosamente veri. Rossini ne è maestro e noi lo assecondiamo. Celebrando come si deve con grande Show di Corinna che trasforma la festa a tema in un grande salto nel passato, nell’epoca d’origine. Scoprendo che niente è cambiato. E i tipi umani nonostante il cambio di epoche seguono uguali. Guardiamo uno squarcio della società dell’epoca di Rossini descritto con maestria e humor. Citando le canzoni nazionali in versione parodistica, cercando improvvisazioni musicali come il karaoke di oggi. Prendendo in giro, odiando, evitando, spettegolando…

Quanto ci sorprende che non è cambiato niente? Che è tutto attuale? Che di nuovo il teatro possa essere uno specchio dei nostri difetti e virtù, anche se sono passati secoli?

Michal Znaniecki

 

 IN VIAGGIO VERSO IL VIAGGIO

Curioso come una delle opere più rappresentate di Rossini non sia un’opera, bensì una Cantata Scenica. Una Cantata, ai tempi del genio Pesarese era una composizione d’occasione, atta alla celebrazione di un sovrano, di un principe o di un’altra figura nobile.

Rossini compose questo capolavoro nel 1825, per celebrare l’incoronazione di Carlo X, re di Francia. L’opera andò in scena al Théâtre Italien di Parigi, ed ebbe subito un enorme successo grazie alla vivace e frizzante perizia compositiva, affiancata da un libretto spiritoso e variegato, scritto da Luigi Balochi.  Il librettista in questione fu ispirato dal romanzo di Madame de Staël intitolato Corinne ou l’Italie. 

Anche la genesi e la storia dell’opera sono ricchi di retroscena che la rendono ancor più speciale.

Infatti, l’opera tornò in voga solamente in epoca moderna (se vogliamo essere proprio precisi il 14 agosto 1984) grazie ad un intenso lavoro di ricerca di frammenti operato da un team di musicologi della Fondazione G. Rossini di Pesaro, capitanata da Janet Johnson, la quale fu coadiuvata a sua volta dal musicologo Philip Gossett. L’opera venne rappresentata nello splendido Auditorium Pedrotti del Conservatorio G. Rossini di Pesaro, diretta dal Maestro Claudio Abbado con la regia di Luca Ronconi e la scenografia di Gae Aulenti.

Essendo un’opera atta a celebrare l’incoronazione di un re, per le rappresentazioni al Théatre Italien, dirette dallo stesso Rossini, fu ingaggiato un cast stellare che comprendeva cantanti di estremo successo, tra cui spiccavano Giuditta Pasta, Ester Mombelli, Marco Bordogni e Domenico Donzelli. Anche in tempi più recenti, per la prima riscoperta andata in scena (di fatto dando definitivo lustro alla Rossini Renaissance) a Pesaro. ci fu un cast stellare (Ricciarelli, Gasdia, Valentini Terragni, Ramey, Nucci, Dara, Raimondi solo per citarne alcuni) dal primo all’ultimo interprete. Operazione, quella della composizione del cast, tutt’altro che semplice. Il perché?

Beh, la risposta sta nella dimensione a dir poco mastodontica di quest’ultimo. Ben 14 solisti con ogni tessitura vocale, dalla più acuta alla più profonda, con linguaggi e stili vocali differenti e disparati: bisognava sempre far colpo su un Re!

A tutti questi solisti non possiamo far mancare un coro di voci miste, abbondantemente presenti in tutta la composizione.

Qualche riga più in alto confermai che nel 1825 fu un grandissimo successo. Vi starete chiedendo dunque, perché questo capolavoro sparì dalla circolazione per quasi 160 anni. La risposta, a mio avviso, è davvero simpatica (sarà stata molto meno simpatica per i musicologi della Fondazione!) e davvero emblematica per quello che riguarda la figura del Cigno Pesarese. Rossini sapeva che il suo ispirato capolavoro era destinato ad essere rappresentato solamente in concomitanza delle celebrazioni regali e dunque, per evitare che quella sua composizione si esaurisse in poco tempo, fu ritirata dalle scene dopo solo due rappresentazioni per non diffonderne troppo le melodie, che data l’incredibile fruibilità e bellezza, già serpeggiavano allegramente fra le strade parigine. Rossini dunque smantellò la sua partitura autografa in vari fascicoli. Alcuni di questi vennero utilizzati per la realizzazione di un altro capolavoro, Le Comte Ory, penultima opera di Gioachino Rossini, composta su libretto di Eugène Scribe e Charles-Gaspard Delestre-Poirson tratto dal vaudeville omonimo (1816) degli stessi autori e andata in scena sempre a Parigi nel 1828. Alcuni frammenti furono usati per altre opere, altri invece furono nascosti e non più riutilizzati fino alla riscoperta.

Una storia davvero affascinante di gran lunga più interessante a ciò che concerne lo scarno svolgimento drammaturgico dell’opera stessa. Dal punto di vista musicale, le variegate possibilità che un cast così ampio offre, vengono tutte sfruttate dal compositore in uno splendido alternarsi di brani di insieme, arie e duetti.

La vicenda si apre presso la Locanda del Giglio d’oro di Plombières, gestita dalla dolce Madama Cortese, dove ospiti provenienti da varie nazioni, desiderosi di recarsi a Reims per assistere all’incoronazione, saranno invece costretti a non partire per mancanza di carrozze. Dopo un momento di stordimento, la Contessa Folleville, offrendo ospitalità alla compagnia, propone di partire il mattino seguente con la diligenza giornaliera per Parigi, dove si stanno allestendo grandi festeggiamenti per il re di ritorno da Reims. Durante la serata di attesa è organizzata una fastosa cena dove gli invitati, provenienti da varie parti d’Europa, intonano Inni nazionali e canzoni della propria terra d’origine. La serata si conclude con delle meravigliose strofe improvvisate da Corinna, poetessa romana, che poi sfociano in un patriottico inno di gloria al diletto e augusto regnator. Durante tutta l’opera la costante amorosa sarà uno dei temi principali. Si susseguiranno amori travagliati, ma con lieto fine come il triangolo amoroso fra il Conte di Libenskof, la Marchesa Melibea e l’esuberante Don Alvaro e amori leggeri e non corrisposti come nel caso del Cavaliere Belfiore e di Corinna. Non mancano amori intellettuali e travagliati come quello manifestato nella splendida aria e scena di Lord Sidney, anch’esso innamorato della poetessa romana Corinna, ma timoroso di rivelarle i sentimenti che scandagliano il profondo del suo cuore. Rossini in questa scena si supera anche dal punto di vista orchestrale, inserendo un grandioso solo di flauto, di difficoltà pari ad un concerto solista, il quale dona ancor più varietà. Altri momenti di rilievo sono certamente l’aria dell’esuberante contessa di Folleville, il sestetto dove vengono presentati gran parte dei personaggi, tra cui gli estrosi Don Profondo (celebre anche la sua aria «Medaglie incomparabili») e Barone di Trombonok. Il momento culmine dell’opera è però il concertato a 14 voci, dove la massa sonora raggiunge sonorità del tutto inusuali e assolutamente straordinarie.

Credo che Il Viaggio a Reims sia una summa di belcanto, tecnica, musicalità e fraseggio, avendo dunque anche un grande scopo didattico oltre che artistico. Non è casuale che la rappresentazione dell’opera sia anche momento culmine della prestigiosa Accademia Rossinana fondata dal grande e amato Maestro Alberto Zedda, del quale ebbi l’onore di essere assistente e che mi scelse personalmente per dirigere la produzione accademica del 2017, edizione dedicata proprio in suo onore dopo la triste scomparsa.

Il Viaggio a Reims ha dunque per me un grandissimo significato anche personale, in quanto ogni volta che i violoncelli intonano quel misterioso e reiterato bicordo di quinta che dà inizio a questo capolavoro, come per magia, riaffiora l’immagine della persona che ha infuso in me in maniera indelebile il germe rossiniano, creando verso questo linguaggio un amore inscindibile e indissolubile.

Michele Spotti

 

MICHAŁ ZNANIECKI Regista

Nato a Varsavia nel 1969, dopo aver frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica della sua citta, si trasferisce in Italia nel 1989, si laurea al DAMS dell’Università di Bologna e si diploma in regia teatrale alla Scuola Civica d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo il suo debutto come regista, nel 1992, ha firmato oltre 200 spettacoli collaborando con diversi teatri e festival in Francia, Italia, Irlanda, Germania, Polonia, Argentina, Uruguay, Ungheria e Spagna. Spazia tra il teatro musicale (opere liriche, operette, musical) e il teatro di ricerca con esperienze laboratoriali e sociali. Collabora con i più grandi teatri europei e sudamericani come Colon di Buenos Aires, Solis e Sodre di Montevideo, Teatro alla Scala, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Verdi di Trieste, Opera Nazionale di Budapest, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Nazionale di Zagabria, Israeli Opera di Tel Aviv, Teatro Real di Madrid e altri. Nell’anno 2008 e stato nominato Direttore Artistico dell’Opera Nazionale Polacca con cui collabora come regista principale realizzando tra gli altri titoli Lucia di Lammermoor, Lucrezia Borgia, Mandragora di Szymanowski e infine viene nominato Sovrintendente del Teatr Wielki Opera Poznan in Polonia. Specializzato in progetti operistici open air giunge a collaborare con il Festival di Masada dove realizza La Traviata e Carmina Burana nel deserto per 100 mila spettatori.  Viene pPremiato con il Premio Lirico Teatro Campoamor per la miglior nuova produzione dell’anno 2011 in Spagna con Evgenij Oniegin (ABAO di Bilbao). Multipremiato con maschere d’oro per le produzioni di musicals in Polonia tra 2007 e 2017 (Doctor Jeckyll and Mr Hyde, Producers, Our House, Billy Elliott,) riceve nel 2012 una medaglia Gloria Artis dalle mani del ministro di cultura polacco. Nel 2017 il suo Romeo et Juliette con 10 nominazioni vince 5 premi tra cui il miglior spettacolo dell’anno.  L’ambasciatore della Capitale Europea di Cultura Wrocław 2016 dove con la fondazione Jutropera organizza spettacoli di opera partecipativa con diversi gruppi esclusi come prigionieri, anziani e orfani. Il lavoro come regista dei Pagliacci nel contesto del progetto Coro 200 ha portato alla collaborazione con altre città europee creando una rete di cori dei cittadini 200.  Dal 2012 è fondatore e il direttore generale del Festival Opera Tigre in Argentina dove usa sfondi naturali come isole, fiumi, laghi per mettere in scena opere di Monteverdi, Purcell, Gluck , Haendel. Nel 2017 il festival è stato premiato come il migliore Progetto Musicale dell’anno con Premio Florencio Sanchez di Buenos Aires.

 

MICHELE SPOTTI Direttore d’orchestra

Michele Spotti, direttore d’orchestra di 25 anni, è vincitore di prestigiosi concorsi per direttori d’orchestra come quello dell’Opera Royale de Wallonie di Liegi e lo Spaziomusica di Orvieto. Ha frequentato il master in direzione d’orchestra presso l’Haute École de musique di Ginevra dopo essersi diplomato a pieni voti in violino e direzione al Conservatorio “G.Verdi” di Milano, compiendo anche studi di pianoforte e composizione. Dopo le esperienze come assistente musicale a direttori quali Alberto Zedda, Stefano Montanari e Rani Calderon, nel 2017 balza all’attenzione di critica e addetti ai lavori per la sua lettura de Il Viaggio a Reims debuttando al Rossini Opera Festival; il successo ottenuto lo consacra a pieno titolo tra i direttori più interessanti della nuova generazione. Il Rossini Opera Festival lo reinvita nell’estate 2018, dove viene applaudito in concerto. Insieme all’imminente nuova produzione de Il Viaggio a Reims per il circuito Opera Lombardia in scena nei teatri di Como, Bergamo, Pavia e Cremona, l’Opera di Lione lo sceglie per due nuove produzioni entrambe con la regia di Laurent Pelly in programma per le prossime stagioni: Barbe –Bleue (2019) e Le Roi Carotte (2020) di Offenbach. Guardando alla stagione in corso, Michele Spotti dirigerà a Montpellier una nuova produzione di Don Pasquale e a Saint Etienne Il Barbiere di Siviglia. Attivo anche sul versante concertistico sarà poi impegnato in una serie di concerti con I Pomeriggi Musicali, all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi e a Nancy.  Tra gli impegni passati è doveroso citare Il Barbiere di Siviglia per la ventesima edizione del Progetto Opera Domani, con più di cento repliche in prestigiosi teatri italiani (Arcimboldi di Milano, Alighieri di Ravenna); Hansel und Gretel con l’Orchestra Arturo Toscanini a Parma e la serie di concerti con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestre Buisonnier a Ginevra e in tournée in Svizzera, con l’Orchestra i Pomeriggi Musicali di Milano e per il Donizetti Festival.

 

LUIGI SCOGLIO Scenografo

Terminati gli studi all’Istituto Statale d’Arte E. Basile di Messina, nella sezione oreficeria, si trasferisce ad Urbino dove frequenta e si diploma all’Accademia di Belle Arti nella sezione Scenografia, con il massimo dei voti e tesi dal titolo: Metamorfosi Luminosa, evoluzione teorico – pratica sulle funzionalità espressive della luce, nel teatro del Novecento. Attualmente lavora in qualità di scenografo, in teatro, nel cinema e nella pubblicità, sia in Italia che all’estero. Dal 1999 collabora in maniera costante in qualità di scenografo con Enti Lirici, Compagnie Teatrali, Registi (Luca Ronconi, Michal Znaniecki, Mario Corradi, Rosetta Cucchi, Italo Nunziata, Fabrizio Crisafulli, Anne Riitte Ciccone, Denis Krief, Patricia Panton, Giorgio Rossi, Natalia Babinska, Gregorz Pantak), artisti nazionali ed internazionali, nei settori: dell’opera lirica, del teatro di prosa, del teatro sperimentale e di ricerca, del teatro danza e del teatro musicale. Nel 2000 firma le scene per il film indipendente Suor Sorriso/Sister Smile per la regia di Roger Deutsch, insieme alla collega Antonella Conte. Nel 2000 si occupa in qualità di Location Manager e scenografo per la pubblicità della nuova Daewoo Matiz per il mercato coreano, girato interamente a Roma. Nel 2001 affianca in qualità di assistente, lo scenografo Marco Dentici nel film L’amore di Marija per la regia di Anne Riitta Ciccone. Da 20 anni collabora assiduamente con il M° Michal Znaniecki, affiancandolo nelle sue più importanti produzioni di lirica, prosa ed eventi in Europa e nel resto del mondo. Negli ultimi tempi si occupa anche di video installazioni, di fotografia, di installazioni visive e della progettazione di allestimenti di mostre d’arte e di eventi legati alla scenografia resa in forma di spettacolo o evento anche al di fuori del teatro convenzionale. In Italia ha lavorato nei Teatri di Roma, Milano, Ferrara, Trapani, Bologna, Modena, Treviso, Trapani, Perugia, Gubbio, Montepulciano, Jesi, Parma, Sassari, Taranto, Brescia, Como, Pavia, Cremona, Lucca, Livorno, Pisa, Ravenna, Ascoli Piceno, Napoli, Bergamo. All’estero: Polonia, Inghilterra, Svizzera, Austria, Francia, Spagna, Israele, Argentina, Uruguay, Norvegia, Croazia, Grecia, Ungheria, Russia, Ungheria, Repubblica Ceca. In Polonia ha lavorato e continua a collaborare con i maggiori teatri d’Opera e musicali: Opera Nazionale (Varsavia), Teatr Wielki (Poznan), Opera Krakowska (Cracovia), Opera Wroclawska (Wroclaw), Teatr Wielki (Lodz), Teatr Rozrywki (Chorzow), Opera Na Zamku (Szczecin), Opera Slaska (Bytom). Gli impegni futuri lo vedranno occuparsi di allestimenti in Spagna, Argentina, Polonia, Uruguay, Israele, Norvegia, Croazia, Grecia, Ungheria. Nel 2010 ottiene la candidatura per la migliore scenografia del musical The Producers, in Polonia. Nel 2011 insieme a tutto il team creativo, vince il premio della critica in Spagna con lo spettacolo Onegin, quale migliore produzione dell’anno. Nel 2018 vince la Maschera d’Oro in Polonia, come miglior scenografo dell’anno per le produzioni: Romeo e Giulietta di C. Gounod (Opera Slaska – Bytom) e per il musical Sunset Boulevard (Teatr Rozrywki – Chorzow) – nuove produzioni del 2017.

ANNA ZWIEFKA  Costumista

Nata in Polonia, ha studiato Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia. Dopo aver ottenuto nel 2014 la borsa di studio “We like talents” ha studiato allo IED Roma al dipartimento di stylist per la moda e lo spettacolo, ha anche studiato regia lirica presso l’Accademia Europea di Firenze e la Verona Opera Academy. Durante gli studi ha partecipato a numerose masterclass di direttori d’orchestra, registi e scenografi, come Lorenzo Mariani, Riccardo Muti e Gianni Quaranta. Ora lavora come costumista, scenografa e regista, ed è regolarmente invitata a tenere lezioni sull’opera presso la Facoltà di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Cracovia. Nel 2013-16, ha lavorato come costumista su spettacoli di Shakespeare diretti da Brian Michaels presso l’Accademia Nazionale d’arte Drammatica di Cracovia. Dal 2015 a 2018 lavorava come costumista e regista con la Kinesis Contemporary Dance Company di Firenze. Nel 2018 ha iniziato la collaborazione con il New Generation Festival di Firenze in veste di costumista con la sartoria Tirelli, realizzando costumi per produzioni di Don Giovanni diretto da Roger Granville ed Enrico V diretto da Rebecca Steel. Tra le sue recenti esperienze di assistente alla regia in Polonia e in Italia ricordiamo: il Teatr Wielki Polish National Opera (Guglielmo Tell diretto da D. Pountney, Goplana diretto da J. Wisniewski), il Teatr Wielki a Poznań (Il flauto magico diretto da Sjaron Minajlo), l’Arena di Verona (Turandot diretta da F. Zeffirelli), il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (La Traviata diretta da A. Corno), l’Opera di Slesia (Roméo et Juliette diretto da M. Znaniecki). Di recente ha debuttato come regista presso la Kraków Philharmonic con la prima mondiale della cantata-balletto Demeter del giovane compositore polacco Stanisław Rzepiela.

 

DAMIÁN MALVACIO Coreografo

Coreografo con distaccata formazione in diversi stili e linguaggi del movimento. Insignito di varie borse di studio in prestigiose università tra cui l’università di Berkeley, Impustanz e l’università di Buenos Aires. Ha partecipato come interprete e coreografo in numerosi festival negli Stati Uniti, in Austria, in Italia, in Cile, in Brasile, in Uruguay e in Norvegia. Ha preso parte a produzione di importanti spettacoli per il Teatro Colon, il Teatro Municipale di Buenos Aíres, di La Plata e di Santiago del Cile. Come coreografo ha ricevuto numerosi premi, tra i quali: Teatro del Mondo, Giovani Coreografi, Biennale dell’Arte in Argentina. È stato Primo Coreografo del Festival Opera Tigre per due stagioni.

MARIA LAURA IACOBELLIS Soprano

Appena compiuti i 18 anni, sotto la guida del M° E. Di Matteo si è diplomata in Canto lirico e successivamente ha anche conseguito la laurea di II livello in Discipline musicali a indirizzo Canto lirico con 110 Lode e Menzione d’onore al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera. Studia Composizione per 12 anni, concludendo il percorso con il massimo dei voti e la Lode, a novembre 2017. In diverse occasioni ha interpretato i ruoli di Adina e Giannetta (Elisir d’amore di G. Donizetti), Fanny (La Cambiale di Matrimonio di G. Rossini), Serpina (La Serva padrona di G.B. Pergolesi), Erighetta (Erighetta e Don Chilone di L. Vinci), Donna Anna (Don Giovanni di W.A. Mozart), Musetta (La Bohème di G. Puccini), Corinna e Delia (Il viaggio a Reims di G. Rossini) e la parte del soprano nei Carmina Burana di C. Orff. Grazie alla sua vocalità versatile è a suo agio anche nel repertorio sacro: ha cantato nello Stabat Mater di G. B. Pergolesi, nel Requiem di W. A. Mozart e nel Gloria di A. Vivaldi. Si è esibita, tra gli altri, al Teatro Petruzzelli di Bari, al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro Rossini di Pesaro, al Teatro Umberto Giordano di Foggia. Ha collaborato con l’Orchestra Lucana, l’Orchestra Matera Città dei Sassi, l’Orchestra del Teatro Tommaso Traetta, l’Orchestra Internazionale Orche Tra Po, l’Orchestra ICO della Magna Grecia. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento vocale tenuti dal M° Claudio Desderi, Stefania Bonfadelli, Chiara Taigi, Silvia Dalla Benetta, Cinzia Forte, Roberto De Candia, Markku Liukkonen, Michele Carulli, Stefano De Luca, Michal Znaniecki, Alfonso Antoniozzi, Juan Diego Florez ed Ernesto Palacio.

Nel 2015 ha debuttato nel ruolo di Donna Anna in Don Giovanni di Mozart e ha interpretato il ruolo di Musetta nella Bohème e Adina nell’Elisir d’Amore in due produzioni per i giovani al Teatro Petruzzelli di Bari. Nell’aprile-maggio 2016 ha interpretato il ruolo di Musetta al Teatro Lirico di Cagliari. A gennaio 2018 ha vinto la 69° edizione del “Concorso AsLiCo per Giovani Cantanti Lirici”, ottenendo di diritto il debutto del ruolo di Nannetta nel Falstaff di G. Verdi nei cinque teatri di OperaLombardia.

A Luglio 2018 è stata allieva dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro debuttando successivamente al Teatro Rossini i ruoli di Corinna e Delia ne Il viaggio a Reims di G. Rossini per il Rossini Opera Festival 2018.

IRENE MOLINARI Mezzosoprano

Diplomata e laureata con lode presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma, ha frequentato masterclass tenute da artisti quali Daniela Dessì, Simone Alaimo, e si perfeziona sotto la guida del mezzosoprano di fama internazionale Bruna Baglioni. È vincitrice di diversi concorsi nazionali ed internazionali. Ha finora interpretato con successo i ruoli di Rosina (Il Barbiere di Siviglia, Rossini), Angelina (La Cenerentola, Rossini), Clarice (La pietra del paragone, Rossini), Carmen (Carmen, Bizet), Suzuki (Madama Butterfly, Puccini), Fenena (Nabucco, Verdi), Maddalena (Rigoletto, Verdi), Meg Page (Falstaff, Verdi), Dorabella (Così fan tutte, Mozart), Fidalma (Il matrimonio segreto, Cimarosa), Lola (Cavalleria rusticana, Mascagni), Afra (La Wally, Catalani), Zita (Gianni Schicchi, Puccini), Suora Zelatrice (Suor Angelica, Puccini), Musico (Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Donizetti), Giunone (Orphée aux enfers, Offenbach), Moglie dell’Orco (Pollicino, Henze). Nel repertorio sacro e lirico-sinfonico è stata solista in Requiem KV626 e Missa in C minor KV 427 di Mozart, Messa da Requiem di Verdi, Petite Messe Solennelle e Stabat Mater di Rossini, Stabat Mater di Pergolesi, Messiah di Haendel, Oratorio de Noel di Saint-Saëns, Requiem di Jommelli, Sinfonia in re minore op.125 di Beethoven.

Si é esibita in importanti Enti nazionali tra cui Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro degli Arcimboldi di Milano, Circuito OperaLombardia (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Pavia), Teatro Regio di Parma, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Coccia di Novara, Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio Lucca, Teatro Goldoni di Livorno, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Verdi di Busseto, Festival del Luglio Musicale Trapanese, Festival Internazionale di Mezza Estate, Teatro Vittorio Emanuele di Messina; ed internazionali quali Pafos Aphrodite Festival (Cipro), Bregenzer Festspiele (Austria), Seoul Arts Center e Busan Bexco Auditorium (Corea del Sud), Shanghai Symphony Hall e Fuzhou Tang Xian Zu International Festival (Cina), 29° Macau International Music Festival (Macau).

Ha collaborato con i direttori d’orchestra Gianluigi Gelmetti, Federico Maria Sardelli, Lu Jia, Gaetano D’Espinosa, Paolo Olmi, Myron Michailidis, Xu Zhong, Matteo Beltrami, Dejan Savic, Andrea Molino, Francesco Ommassini, Michele Spotti, Stefano Romani, Giovanni Di Stefano, Jacopo Sipari da Pescasseroli, Francesco Pasqualetti, Jacopo Rivani, Carlo Goldstein, Alvise Casellati, Alessandro Cadario, Carlo Palleschi, Azzurra Steri; e con i registi Andrea De Rosa, Chas Rader-Schieber, Jacopo Spirei, Francesco Esposito, Dieter Kaegi, Giorgio Barberio Corsetti, Sergio Rubini, Ognian Draganoff, Danilo Rubeca, Nicola Berloffa, Andrea Bernard, Mario De Carlo, Renato Bonajuto, Stefania Panighini, Paolo Panizza, Morgan.

Ha inciso la Petite Messe Solennelle di Rossini in qualità di mezzosoprano solista con l’etichetta discografica Naxos / Finest Arts Records; l’opera La Semiramide in Villa di Paisiello per la Bongiovanni, in prima esecuzione assoluta in tempi moderni e candidata come Miglior Opera agli International Classical Music Awards 2018.

FRANCESCA BENITEZ Soprano

Nata a Chiavari, inizia a 14 anni gli studi canori privatamente con la Maestra Cira di Gennaro. Nel 2009 viene ammessa al Conservatorio Paganini di Genova dove, a 21 anni, si diploma in canto lirico come soprano nel 2014, con la Maestra Maria Trabucco. Negli anni del Conservatorio, vince la borsa di studio “Giovanna Mutti” e si esibisce come solista in concerto con il repertorio cameristico presentato al concorso. Oltre a esibirsi in concerti con il gruppo madrigalistico Vox Antiqua, interpreta Jaffet nell’opera Noye’s Fludde di B. Britten al Palazzo Ducale di Genova; interpreta Poppea nell’opera L’inconorazione di Poppea di C. Monteverdi messa in scena nella Sala dei Concerti del Conservatorio Paganini di Genova; partecipa a concerti di musica da camera e ad altre esibizioni.

Nel 2014 è assistente del professore e critico musicale Roberto Iovino presso la facoltà di Scienze della Formazione di Genova e relatrice per il progetto Teatri Storici di Liguria.

Dal 2016 è impegnata nel perfezionamento della tecnica vocale e del repertorio con il soprano di fama internazionale Desirée Rancatore e il soprano Maria Argento.

Debutta al Teatro San Carlo di Napoli, nel 2017, nel ruolo della Regina della Notte, Die Zauberflöte, W. A. Mozart, con riprese della stessa produzione al Teatro Argentina di Roma, al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso e al Teatro Romano di Ostia Antica.

Nel 2018 vince la 69° edizione di AsLiCo ottenendo il ruolo di Contessa di Folleville del Viaggio a Reims di G. Rossini. Nello stesso anno debutta al Teatro Carlo Felice di Genova nel ruolo di Yvette (La Rondine, G. Puccini) e allo Sferisterio di Macerata nel ruolo di Giannetta (L’Elisir D’Amore G. Donizetti). Nel 2019 sarà impegnata nel ruolo di Rosita (Un mari à la porte, J. Offenbach) al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Riceve, inoltre, il secondo premio al Concorso Internazionale Magda Olivero 2017, il secondo premio ex-aequo al Concorso Internazionale Valsesia Musica 2017, il primo premio al Concorso lirico Internazionale “Bellano Paese degli Artisti” 2017, due premi speciali al Concorso lirico Internazionale Città di Iseo “Franco Ghitti” 2017, il secondo premio ex-aequo al Concorso lirico Internazionale “Marco Koliqi” 2017 e il primo premio al Concorso lirico Internazionale “Alfredo Giacomotti” 2016.

PAOLA LEOCI  Soprano

Nata nel 1990 a Monopoli, ha intrapreso lo studio del violino presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli nel 2000 e intraprende lo studio del canto presso lo stesso conservatorio dove consegue nel 2015 il Diploma in Canto Lirico, con il massimo dei voti e la Lode, sotto la guida del soprano Maria Grazia Pani.

Attualmente si perfeziona sempre sotto la preziosa guida del M° Maria Grazia Pani ed anche con la Sig.ra Mariella Devia per quanto riguarda il repertorio belcantista.

Ha partecipato a diverse Master Class di Canto Barocco con i soprani Gemma Bertagnolli, Roberta Mameli, Roberta Invernizzi e con il contralto Sonia Prina.

È Vincitrice del ruolo La Contessa di Folleville ne Il viaggio a Reims di G. Rossini alla 69esima Edizione del Concorso AsLiCo per Giovani Cantanti lirici.

Tra i sui debutti ricordiamo Norina nel Don Pasquale di G. Donizetti al Teatro Rendano di Cosenza con la regia del soprano D.M. Gavazzeni, Doralba ne L’impresario in angustie di D. Cimarosa a Basilea nel cartellone del Festival musicale Musica fiorita (dir. M° D. Dolci), l’oratorio a cinque voci La Maddalena a’ piedi di Cristo di G. Bononcini con l’orchestra Scarlatti di Napoli sotto la direzione artistica del M° F. Aliberti, Serpina ne La Serva Padrona” di G.B. Pergolesi al Teatro Comunale di Ferrara.

Nel luglio 2016 è stata impegnata al 42° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca nell’opera Baccanali di A. Steffani sotto la direzione del M° A. Greco e la regia di C. Ligorio; a settembre ha debuttato nel ruolo di Oscar al Teatro Municipale di Piacenza e al Teatro Alighieri di Ravenna a seguito dell’Opera Laboratorio 2016 Un Ballo in Maschera tenuto dai Maestri D. Renzetti e L. Nucci e ad ottobre è stata Fiorilla ne Il Turco in Italia di G. Rossini presso i teatri Fraschini di Pavia, Ponchielli di Cremona e al Teatro Sociale di Como sotto la direzione del M° C. Franklin e la regia di A. Antoniozzi.

A maggio 2017 ha collaborato con l’orchestra della Magna Grecia di Taranto per la messa in scena dell’opera Gianni Schicchi di G. Puccini nel ruolo di Lauretta; ad ottobre è stata Riccioli d’oro nella favola lirica Riccioli d’oro e i tre orsi di S. Guagnini commissionata dal Teatro Municipale di Piacenza nell’ambito del progetto Educazione alla Musica – La Scuola a Teatro con la regia di D. Garattini; a novembre è stata Drusilla ne L’Incoronazione di Poppea di C. Monteverdi a seguito del Baroque Opera Studio in collaborazione con la Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi di Bari sotto la guida del M° S. Manzo e la regia di M.G. Pani.

A gennaio 2018 ha debuttato Walter ne La Wally di A. Catalani presso il Teatro del Giglio di Lucca sotto la direzione del M° M. Balderi e la regia di N. Berloffa; a maggio è stata La gattina Berenice ne Il gatto con gli stivali, opera scritta per ragazzi, composta dal M° N. Scardicchio, su libretto di M.G. Pani e diretta dal M° A. Casellati presso il Teatro Petruzzelli di Bari; a luglio/agosto  ha debuttato al Macerata Opera Festival nel ruolo di Papagena de Il flauto magico di W.A. Mozart, sotto la guida del M° D. Cohen e la regia di G. Vick.

MARIGONA QERKEZI  soprano / flautista

Apprezzata per la ‘’pienezza della vocalità, soprano lirico puro e per la facilità negli acuti ’’ (F. Marcello – Rivista Internazionale L’Opera),  Marigona Qerkezi ha debuttato a 22 anni come Regina della notte nel Die Zauberflöte di Mozart alla Royal Opera House di Muscat.

È poi stata richiamata, sempre a Muscat, per interpretare nuovamente il medesimo ruolo.

Ha recentemente debuttato nei ruoli di Lucia in Lucia di Lammermoor di Donizetti presso i teatri Lirico di Cagliari e Petruzzelli di Bari,  Contessa d’Almaviva in Le Nozze di Figaro di Mozart al Teatro dell’Opera di Tirana, Madama Cortese in Il Viaggio a Reims di Rossini al Rossini Opera Festival a Pesaro  e al Gran Teatre del Liceu di Barcelona, Rosalinde in Die Fledermaus di Strauss al Teatro Petruzzelli di Bari.

I suoi prossimi progetti la vedono impegnata nei ruoli di Madama Cortese (Il Viaggio a Reims) per OperaLombardia,  Gilda (Rigoletto) al Teatro Lirico di Cagliari, Donna Anna (Don Giovanni) al Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo.

All’età di 13 anni ha vinto importanti concorsi sia come flautista sia come cantante.

A 25 anni, è già vincitrice di sei premi internazionali di canto lirico, ottenuti interamente nel corso di un anno: secondo premio al Concorso Internazionale ‘’Marie Kraja”, primo premio Esordienti al Concorso per giovani cantanti lirici d’Europa AsLiCo, secondo premio al ‘’Concorso Lirico Internazionale Salice D’Oro”,
primo premio al “Concorso Lirico Internazionale Magda Olivero”, primo premio assoluto e premio Speciale Accademia Teatro alla Scala al “Leyla Gencer Opera Competition”.

Nata a Zagabria, ha intrapreso lo studio del canto lirico sotto la guida della madre, il mezzosoprano Merita Juniku, con la quale si perfeziona tutt’ora. Ha cantato per la prima volta in concerto a 6 anni.

Si è esibita in Slovenia, Croatia, Macedonia, Montrenegro, Kosovo, Albania, Russia, Italy, Turkey, Netherland, Germany, Spain, Portugal, England, USA, Oman, Japan.

Ha conseguito il Master in Canto Lirico e Flauto Traverso all’Università di Belle Arti di Prishtina.
Contemporaneamente alla formazione musicale, si è laureata in Business Management alla Staffordshire University Programme al Riinvest Institute.

MATTEO ROMA Tenore

Matteo Roma è nato il 13 luglio 1994 a Treviso. Attualmente frequenta il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, sotto la guida del soprano Cinzia Forte.

Nell’estate del 2016 ha debuttato come comprimario ne La Traviata e nel Trovatore, per la stagione estiva Lirica in Castello di Ferrara.

Nell’ottobre 2016 si classifica terzo al Concorso Internazionale di Canto Lirico “Fausto Ricci” di Viterbo. Nel novembre dello stesso anno prende parte alla Petite Messe Solennelle di G. Rossini come tenore solista presso il ridotto del Teatro Comunale di Ferrara. Da marzo a giugno del 2017 ha debuttato il ruolo di Tamino in un allestimento per le scuole del Die Zauberflöte di W. A. Mozart presso il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro

Argentina di Roma, il Teatro Mario del Monaco di Treviso, il Teatro Romano di Ostia Antica e il Teatro Comunale di Ferrara.

Nell’autunno del 2017 ha debuttato nel Jerusalem di Giuseppe Verdi, in occasione del Festival Verdi al Teatro Regio di Parma, diretto dal M° Daniele Callegari e con la regia di Hugo De Ana, e ne La Favorite di Gaetano Donizetti, nel ruolo di Don Gaspar, presso l’Opéra Royal de Wallonie di Liège, sotto la direzione del M° Luciano Acocella e la regia di Rosetta Cucchi.

Tra i prossimi impegni interpreterà il ruolo di Aronne ne Il Mosè in Egitto al Teatro Verdi di Pisa e di Arlecchino ne Pagliacci presso il Teatro Carlo Felice di Genova.

RUZIL GATIN Tenore

Classe 1987, Ruzil Gatin si laurea all’Università di Mosca in Arte Drammatica e nel 2012 si diploma al Conservatorio del Kazan in Canto con cui partecipa a diverse produzioni come L’amore delle tre melarance (Truffaldino), Eugene Onegin (Lensky), Le nozze di Figaro (Basilio), Roméo et Juliette (Tebaldo).

È Vincitore di numerose Competizioni internazionali quali la Youth of 21st Century in Bulgaria, The Way of Stars a St. Petersburg, Morning Star e il Grand Prix Youth Festival Competition a Mosca.

Nel 2016 vince il Concorso Europeo indetto da AsLiCo  e debutta nel ruolo di Pang in Turandot nei teatri di 23 città italiane. Successivamente debutta nel ruolo di Don Narciso in Il turco in Italia al Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como e Teatro Ponchielli di Cremona.

Nel 2017 ha fatto parte dell’Accademia rossiniana a Pesaro dove ha partecipato alla produzione de Il viaggio a Reims come Libenskof, e dove è tornato nell’estate 2018 nel ruolo di Zamorre in Ricciardo e Zoraide.

Nella stagione 2017-18 è stato Don Ramiro in Cenerentola nei teatri di OperaLombardia, Ferrando in Così fan tutte Lindoro ne L’Italiana in Algeri a Trieste, ed ha debuttato al Teatro alla Scala come Conte di Almaviva in Barbiere di Siviglia per il Progetto Accademia.

ANDREA PATUCELLI Basso-baritono

Nato a Calcinate (Bergamo), diplomatosi a Brescia al Conservatorio Luca Marenzio sotto la guida del tenore Franco Ghitti e del mezzosoprano Adriana Cicogna, ha debuttato al Teatro Magnani di Fidenza nel ruolo del Conte Rodolfo in La Sonnambula di V. Bellini sotto la direzione del M° Stefano Rabaglia. È stato vincitore del Concorso Internazionale Toti dal Monte di Treviso e del Concorso di Lignano Sabbiadoro presieduto dal soprano Katia Ricciarelli.

Si è esibito in teatri italiani ed internazionali, fra i quali il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Verdi di Busseto, il Festival Puccini di Torre del Lago, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Massimo “V. Bellini” di  Catania, il Teatro Verdi di Salerno, Orchestra Haydn di Bolzano, Danish National Opera di Aarhus, Royal Theatre di Copenhagen, Opera Theatre di Göteborg, Megaron di Atene, International Opera Festival di Wexford, Festival Mozart de La Coruna.

Ha  interpretato con grande successo Leporello in Don Giovanni e Figaro ne  Le nozze di Figaro alla Danish National Opera, Stabat Mater di Rossini alla Liederhalle di Stuttgart e a Piacenza, Petite Messe Solennelle di G. Rossini al Teatro Ponchielli di Cremona e al Lingotto di Torino, La bohème a Piacenza, I Lombardi alla prima crociata (ruolo Pagano) al teatro Municipale di Piacenza.

Nella sua più che decennale carriera ha preso parte ad importanti produzioni di titoli del repertorio mozartiano e belcantistico (Don Giovanni, Le nozze di Figaro, L’elisir d’amore, Cenerentola, Rigoletto-ruolo Monterone, L’Italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale), oltre ad opere meno rappresentate di altri repertori:  Werther (ruolo Le Bailli) a La Coruna, Bianca e Fernando (ruolo Carlo), Tosca (ruolo il Sagrestano), Manon Lescaut (ruolo Geronte), L’Arca di Noè (ruolo Noè ) di Britten e El Retablo de Maese Pedro (ruolo Don Chisciotte) di De Falla all’Auditorium Verdi di Milano, Il Campanello (ruolo Don Annibale), Oberto Conte di San Bonifacio (ruolo Oberto) al Palazzo Farnese a Piacenza, Il corsaro di Giovanni Pacini al Festival Verdi di Parma, La fanciulla del West (ruolo Ashby),  Un ballo in maschera (ruolo Samuel), Die Freunde von Salamanca di F. Schubert al Teatro Comunale di Bologna con regia di Franco Ripa di Meana, La vestale di Mercadante (ruolo Metello Pio) al Festival internazionale di Wexford, Il viaggio a Reims (ruolo Lord Sidney) al Festival Internazionale di Wexford e al Teatro Cilea di Reggio Calabria.

Del  repertorio concertistico ha eseguito, oltre alle composizioni rossiniane  sopraccitate, Requiem di Mozart (Bologna, teatro Manzoni di Bologna, in  Santa Maria Novella a Firenze e alla Basilica di San Paolo fuori le Mura in commemorazione dei morti di Nassiriya sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei Ministri), Messiah di Handel e Pulcinella di Stravinskij con l’orchestra Haydn di Bolzano.

Negli ultimi anni ha cantato ne La Gazzetta di Rossini al festival di St. Moritz,  Don Giovanni (Leporello) a Pisa,  La traviata a Busseto per il festival Verdi, Die Zauberfloete a Bologna e a Verona, Rigoletto a Bologna, La bohème a Trapani. In gennaio 2018 ha cantato Le metamorfosi di Pasquale di Spontini,  cantato poi  Colline ne La bohème e Il signor Bruschino a Venezia.

VINCENZO NIZZARDO Baritono

Baritono, nato a Locri nel 1987, si avvicina alla musica in giovanissima età per proseguire gli studi al Conservatorio Cilea di Reggio Calabria dove si diploma in canto con il massimo dei voti e la menzione speciale.

Nel 2013 è vincitore del Torneo “Conservatori a Confronto”, poi è Figaro ne Il barbiere di Siviglia al Rendano di Cosenza e, sempre con questo ruolo nel 2014 al Teatro Valle di Roma. Nello stesso anno è Succhiello Scorticone nel Don Checco al San Carlo di Napoli e, nel Circuito Lombardo è Hermann e Schlemil in Les contes d’Hoffmann. Nel 2015 è Dulcamara ne L’elisir d’amore per il progetto Pocket Opera,  ruolo debuttato nel 2013 al Teatro Cilea di Reggio Calabria, risulta idoneo per il ruolo del Conte ne Le nozze di Figaro al 66° Concorso AsLiCo, è interprete dei ruoli di Apollo e del Gran sacerdote di Apollo in Alceste al Teatro La Fenice di Venezia, è Silvio in Pagliacci al Teatro Sociale di Como, dove esegue anche la IX Sinfonia di Beethoven, Trombonok ne Il viaggio a Reims al Rossini Opera Festival di Pesaro, è il Conte ne Le nozze di Figaro a Como, Cremona, Brescia, Pavia, Bergamo, e Dulcamara a Trieste. Nel 2016 partecipa a Il barbiere di Siviglia all’Opera di Roma, interpreta Don Magnifico in Cenerentola e Schaunard in Bohème a Trieste, Dulcamara a Como, Guglielmo in Così fan tutte all’Opéra de Rouen. Infine partecipa all’inaugurazione della Fenice con una nuova opera, Nane in Aquagranda. Nel 2017 è Figaro ne Il Barbiere di Siviglia a Trieste, Escamillo in Carmen a Venezia diretto da Myung-Whun Chung,  interprete ne Il viaggio a Reims a Roma, Don Magnifico in Cenerentola a Trapani, Trombonok ne Il viaggio a Reims a Barcellona, Alidoro in Cenerentola a Montecarlo, apertura della stagione, con Cecilia Bartoli. Nel 2018 interpreta Marcello in La Bohème a Napoli, Conte Gil ne Il segreto di Susanna a Udine, Guglielmo in Così fan tutte a Trieste, La Bohème in Estonia, Don Profondo ne Il viaggio a Reims a Como, Cremona, Pavia, Bergamo. È poi Dandini in Cenerentola a Firenze e Figaro ne Il barbiere di Siviglia a Tolone. Nel 2019 sarà Figaro ne Il barbiere di Siviglia a Bologna.

GIUSEPPE ESPOSITO Basso-baritono

Così scrivono di lui: “perfettamente adeguato al ruolo è stato Giuseppe Esposito, un Don Magnifico dalla dizione perfetta e ricco di verve scenica, mai però sopra le righe” (L’Opera luglio/agosto 2018).

Reduce dal successo in La Cenerentola di Rossini, messa in scena al teatro Politeama Greco di Lecce, il baritono Giuseppe Esposito vanta la presenza, negli ultimi anni, nei maggiori teatri del territorio italiano: teatro San Carlo di Napoli, teatro Massimo di Palermo, teatro Regio di Torino, teatro Regio di Parma. Nel 2017 interpreta al Theater Kiel, Il viaggio a Reims di Rossini nel ruolo di Don Alvaro e Trombonok.

Inizia lo studio del canto lirico con Giovanna Collica e si perfeziona poi con Simone Alaimo e Salvatore Sutera.

È, inoltre, vincitore di importanti premi e concorsi lirici internazionali quali: il concorso internazionale di canto “Marcello Giordani” (2013) e il concorso lirico internazionale “Ottavio Ziino” (2013).

Tra gli ultimi ruoli interpretati figurano: Don Bartolo in Il barbiere di Siviglia al teatro Sociale di Como, teatro Alighieri di Ravenna, teatro Grande di Brescia, teatro Nazionale di Maribor; il Dottor Corvo/ Il Pescatore verde/ Il Serpentone in Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe di Ugo Gregoretti e Andrea Camilleri al teatro Massimo di Palermo in collaborazione con Rai 5; il protagonista in Don Pasquale di Donizetti al teatro Nazionale dell’Opera di Maribor in Slovenia; Gugliemo nel Così fan tutte di Mozart al Teatro Verdi di Trieste.

Prossimamente lo vedremo impegnato al Teatro San Carlo di Napoli, al Petruzelli di Bari e al Bellini di Catania.

GUIDO  DAZZINI Baritono

Nato a Sarzana il 3 maggio 1994, comincia giovanissimo (2009) lo studio del canto con Fernanda Piccini. Dopo la maturità classica al liceo L. Costa di La Spezia prosegue la propria formazione presso il Conservatorio di Parma A. Boito sotto la guida di Lucia Rizzi, con cui continua a perfezionarsi, e del pianista Riccardo Mascia. Ha debuttato a marzo 2016 nel ruolo del Marchese da La   locandiera di Salieri in versione inedita integrale presso  il Teatro Consorziale  di Budrio  e  ad  aprile  2017  Uberto  de  La  serva padrona  di Pergolesi a  Sion  in  collaborazione  con  la  Haute  École de musique  de  Lausanne. Nel gennaio 2017 è vincitore del 68° concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici emergenti grazie al quale ha frequentato Masterclass con Michele Pertusi, Alberto Gazale e Alfonso Antoniozzi e continua a svolgere attività concertistica. A novembre debutta Marullo da Rigoletto nella stagione autunnale di OperaLombardia nei teatri di Pavia, Como, Brescia, Cremona e Bergamo.  Con AsLiCo debutta a gennaio 2018 il ruolo di Giorgio Germont in La Traviata  per  Pocket  Opera  e  Dancaire in  Opera  Domani Carmen la  Stella del Circo  Siviglia.

 

MASSIMILIANO MANDOZZI Basso-baritono.

Nato a Teramo nel 1993, intraprende lo studio del canto lirico e del repertorio operistico sotto la guida del basso-baritono Giacomo Rocchetti. Di recente si è brillantemente diplomato in Musica Vocale da Camera, sotto la guida del mezzosoprano Elisabetta Lombardi al Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo. A 17 anni debutta in Friuli Venezia Giulia ne Le Nozze di Figaro, interpretando il ruolo di Don Bartolo.
A 19 anni viene selezionato come idoneo tra i finalisti del Concorso Lirico “Comunità Europea” di Spoleto e debutta, come solista, nel ruolo di Angelotti, nella Tosca pucciniana. L’anno seguente, vi debutta due ruoli solistici: Betto di Signa del Gianni Schicchi di Puccini e il Dott. Prof. Alfred Sovicki dall’ Alfred, Alfred di Donatoni. Tra il 2015 e il 2016, debutta nei ruoli di Leporello nel Don Giovanni di Mozart e di Alidoro ne La Cenerentola di Rossini. Nello stesso anno, con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, compie una tournée di quattordici recite nelle più importanti città del Giappone – tra cui Tokyo, nel Teatro Bunka Kaikan – debuttando ne La Bohème di Puccini, nei ruoli di Benoit e Alcindoro. Nel 2016 è Samuel nell’opera Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi a Spoleto e in altre città umbre. Nel 2017 è Monterone e Ceprano in due differenti produzioni marchigiane di Rigoletto. A novembre dello stesso anno ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano, nell’opera Ti vedo, ti sento, mi perdo di Salvatore Sciarrino. È stato selezionato come finalista idoneo al Concorso As.Li.Co. 2018 e sta seguendo i corsi di alto perfezionamento. A giugno 2018 ha debuttato nel ruolo di Montano in Otello.

NICO FRANCHINI Tenore

Nato a Putignano (Bari) il 9/6/1992, ha iniziato gli studi di canto lirico sotto la guida della soprano Francesca Ruospo. Attualmente studia canto sotto la guida del Maestro Domenico Colaianni presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Ha frequentato molte masterclass sotto la guida del Mezzosoprano Bruna Baglioni, il Maestro Vincenzo Scalera, il Soprano Stefania Bonfadelli, il Baritono Roberto Servile, il Tenore Vittorio Terranova, il Tenore Chris Merritt. Ha frequentato l’Accademia del Bel Canto Rodolfo Celletti di Martina Franca nel 2016 e 2017 facendo il suo debutto durante il Festival della Valle d’Itria nelle Opere  Don Chisciotte di Paisiello nel ruolo di Don Calafrone; Stabat Mater del Pergolese e Paisiello; Un giorno di regno di Giuseppe Verdi nel ruolo del Conte di Ivrea, diretto dal Maestro Sesto Quatrini; e come cover del ruolo di Edoardo; L’Isola disabitata da Garcia nel ruolo di Gernando. Ha interpretato il ruolo di Rodolfo da La Bohème di Giacomo Puccini in versione concertistica diretta dal Maestro Donato Renzetti; ha cantato in concerto in memoria di Giusy Devinu affiancando il Baritono Leo Nucci e diretto dal Maestro Donato Renzetti presso il Teatro Lirico di Cagliari. Ha interpretato il ruolo di Nemorino ne L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti presso il Teatro Persiani di Recanati, il ruolo di Ernesto in Don Pasquale di Gaetano Donizetti presso il  Teatro Orfeo di Taranto e Gherardo in Gianni Schicchi di Giacomo Puccini presso il Teatro Orfeo di Taranto. Ha eseguito concerti con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e ha cantato in onore del Tenore William Matteuzzi ad Ostuni e in onore del Baritono Alberto Gazale a Brescia. Ha eseguito Stabat Mater di Franz Joseph Haydn durante il Festival Notti Sacre di Bari. È vincitore del premio “Rivista L’Opera” durante il Concorso Internazionale di canto d’opera “Giusy Devinu” presso il Teatro Lirico di Cagliari. Ha vinto il terzo premio nel concorso lirico internazionale  Valerio Gentile a Fasano. Vincitore e Idoneo del concorso ASLICO 2018  presso il Teatro Sociale di Como dove ha vinto il Premio del Pubblico. Ha eseguito il ruolo di Roderigo nel Otello di G. Verdi presso il teatro Sociale di Como ed infine ha eseguito il ruolo en travesti di Cornelia nell’opera Il trionfo dell’onore di A. Scarlatti.

FRANCESCA DI SAURO Mezzosoprano

Il mezzosoprano Francesca Di Sauro nasce a Napoli nel 1994.Inizia gli studi di canto e teatro nel 2004. Si dedica, dapprima, allo studio del pianoforte con il M° Massimiliano Albanese. Approccia al canto entrando a far parte di vari cori di voci bianche, con i quali partecipa a concerti in ambito locale e nazionale.

Nel 2014 intraprende lo studio del canto lirico con il M° Giuseppe Polese. Nel 2015 viene ammessa, come prima in graduatoria, al conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella”, dove studia sotto la guida del M° Emma Innacoli. Ad aprile 2016 ricopre il ruolo di Flora ne La Traviata prodotta dall’Associazione

musicale Jubilate Deo di Torre del Greco. A settembre 2016 esegue lo Stabat Mater di Pergolesi al Festival internazionale di musica sacra di Ruffano (Lecce). Con la “Cappella musicale di Sant’Antonino” di Sorrento, sotto la guida del M° Antonio Maione, partecipa come corista ad un concerto del soprano Maria Grazia Schiavo. A maggio 2017, vince i premi come “Miglior giovane” e “Migliore interpretazione” al 6° Concorso internazionale di Canto Lirico “Franca Mattiucci”. A luglio 2017, si esibisce come solista al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli nell’ambito della rassegna “Luglio musicale a Capodimonte”. Nello stesso mese consegue la laurea triennale in Lettere moderne all’Università degli studi di Napoli “Federico II”.

A dicembre 2017 ricopre il ruolo di Giannetta ne L’Elisir d’amore presso il Teatro Bellini di Napoli.

Partecipa alla masterclass tenuta dal M° Barbara Frittoli nell’ambito del progetto Roma Opera Campus.

Vince il 1° premio al concorso internazionale di canto lirico “Beppe De Tomasi”, in occasione del quale viene scelta per esibirsi, in qualità di solista, presso il Palacio de Festivales de Cantabria (Santander).

Nel gennaio 2018, al 69° concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici, vince il ruolo di Carmen nella 22esima edizione di Opera Domani, esibendosi in tournée in teatri come il Teatro Sociale di Como, il Teatro Sociale di Mantova, il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Sociale di Bergamo, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Cagnoni di Vigevano, il Teatro Regio di Parma, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, il Festspielhaus di Bregenz in Austria, il Teatro dell’Aquila di Fermo e il Teatro Lauro Rossi di Macerata.

In qualità di vincitrice del concorso AsLiCo partecipa, presso il Teatro Sociale di Como, a masterclass con Stefano Giannini, Stefano De Luca, Fiorenza Cedolins, Cinzia Forte, Michal Znaniecki e Roberto De Candia.

Debutta, nell’agosto 2018, nel ruolo di Rosina ne Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini in una produzione in collaborazione col Teatro Cilea di Reggio Calabria.

Nello stesso mese, vince il premio come “Miglior giovane” al 2° Concorso internazionale di canto lirico “Bellano paese degli artisti”.

ELENA CACCAMO Mezzosoprano

Nata a Milano nel 1994, ha conseguito la laurea in canto col massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano sotto la guida della Maestra Silvana Manga.

Ha preso parte a masterclass dei Maestri Bonfadelli, Cuberli, D’Intino, Lanzillotta, Ligorio, Lowe, Luisi, Mameli, Mianiti, Pittaluga, Prina, Santoro, Sicca e Taddia.

Il suo percorso musicale inizia nel 2003, quando entra a far parte del Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala, sotto la direzione dei Maestri Bruno Casoni e Alfonso Caiani, partecipando a tutte le produzioni d’opera ove fosse coinvolto il coro e a numerosi concerti con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra della Rai e l’Orchestra Sinfonica LaVerdi fino al 2013.

Al Teatro alla Scala, nel 2005 ha ottenuto la sua prima parte da solista nell’opera Tannhäuser diretta da Jeffrey Tate. Successivamente presso il medesimo Teatro ha partecipato come solista a numerose opere quali Macbeth (2008), A Midsummer Night’s Dream (2009), Tannhäuser (2010), Die Zauberflöte (2011), Tosca (2011 e 2012) e Peter Grimes (2012), collaborando con Kazushi Ono, Sir Andrew Davis, Zubin Mehta, Roland Böer, Omer Meir Wellber, Nicola Luisotti e Robin Ticciati. Parallelamente ha sostenuto parti soliste in alcuni concerti con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Roberto Abbado, Bruno Casoni, Pinchas Steinberg; presso il Teatro Dal Verme e il Teatro degli Arcimboldi ha avuto l’opportunità di lavorare con gli emergenti Alessandro Cadario e Andrea Battistoni, mentre ha lavorato con Carlo Tenan per il festival MITO e con Roberto Abbado presso il Teatro Comunale di Bologna.

Nel febbraio del 2015 ha debuttato al Teatro Filodrammatici di Milano in Cavalleria Rusticana nella parte di Lola, per la regia di Gianmaria Aliverta; in autunno ha debuttato al Teatro Sociale di Como partecipando a Le Nozze di Figaro in programma per la stagione 2015 OperaLombardia nel ruolo di contadina.

Nel corso del 2016 ha debuttato nel ruolo di Mrs. Baggot ne Il piccolo spazzacamino di Britten per l’Accademia del Teatro alla Scala e nel ruolo di Cherubino nell’ambito del progetto Opera Studio del Conservatorio di Milano. Facendo parte dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca sia nel 2015 che nel 2016, ha preso parte alla 41° e alla 42° edizione del Festival della Valle d’Itria, esibendosi in molti concerti e debuttando nel ruolo di Rosina (Il barbiere di Siviglia, Rossini), nel ruolo di Aminta nei Baccanali di Agostino Steffani, opera in prima esecuzione mondiale in tempi moderni e incisione live per la casa discografica Dynamic e in qualità di cover ne La grotta di Trofonio di Paisiello.

Il 2017 che l’ha vista impegnata nella tournée del progetto Opera Kids di AsLiCo, con il ruolo di Rosina (Il barbiere di vaniglia), si conclude con il debutto ne Il ballo delle ingrate di Monteverdi (ruolo di Venere) rappresentato presso il Conservatorio di Milano nell’ambito dei festeggiamenti Monteverdi 450. Il nuovo anno la vede impegnata in molteplici produzioni: Pocket Opera 2018 – La Traviata (Flora) e Opera It – Carmen Show (Carmen), entrambe produzioni AsLiCo, mentre con VoceAllOpera debutta il ruolo di Angelina ne La Cenerentola e la Ciesca in Gianni Schicchi. Nell’aprile 2018 è stata protagonista della prima edizione di Antigua Opera Society, la prima manifestazione operistica in assoluto nello stato di Antigua e Barbuda, volta a promuovere musica e cultura come valori umanitari di crescita in un paese ancora in via di sviluppo.

ERMES NIZZARDO Tenore

Nato a Locri il 09/08/1989, diplomato al Liceo Classico, nel 2017 si diploma al Conservatorio F. Cilea di Reggio Calabria (Laurea di II Livello in Canto Lirico con Voto 10 e Lode) in qualità di Tenore. Nel 2015 si esibisce all’interno della Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, cantando Le Sette Parole dell’agonia di N.S. Gesù Cristo di Michele Valensise, commentate da S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, accompagnato dall’Orchestra del Teatro F. Cilea di Reggio Calabria e diretto dal Maestro Pino Russo. Sempre nel 2015 debutta il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto di Giuseppe Verdi, regia di Mario De Carlo e direzione musicale del Maestro David Crescenzi in collaborazione con Federico Crisanaz; partecipa al concerto Lirico-Sinfonico “Una Notte all’Opera” accompagnato dall’Orchestra F. Cilea di Reggio Calabria e diretto dal Maestro David Crescenzi. Ancora nel 2015 rappresenta il Conservatorio F. Cilea di Reggio Calabria alla rassegna internazionale di Milano, EXPO 2015, esibendosi in due concerti a Palazzo Italia.

Nel 2017 vince il Premio Speciale (AsLiCo) al Concorso Internazionale Giovani Musicisti Città di Paola (Orfeo Stillo). Nello stesso anno partecipa alla produzione lirica di Operalombardia, come Artista del Coro, in qualità di tenore ne La Cenerentola  e ne Il Rigoletto. Nel 2018 è Giuseppe ne La Traviata di G. Verdi nel progetto Pocket Opera (AsLiCo). Nel 2018 è Il Remendado nella Carmen di G. Bizet nel progetto Opera Domani (AsLiCo).

Nell’estate 2018 partecipa come Artista del Coro in qualità di tenore all’Aida di G. Verdi   nella produzione dell’Ente Luglio Musicale Trapanese in Tunisia (Tunisi, El Jem, Cartagine). Sarà Nemorino nell’Elisir d’amore di G. Donizetti per il progetto Opera Kids.

LUCA VIANELLO Baritono

Luca Vianello, nasce a Lecco nel 1987, intraprende gli studi di canto nel 2010 con il M° Davide Rocca e prosegue lo studio della tecnica vocale con il M° Sherman Lowe. Frequenta masterclass di interpretazione con l’attore e regista Mario Pizzuti e con il M° Bruno Taddia. Nel 2017 viene ammesso all’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti, presso la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, dove ha l’occasione di perfezionarsi con numerosi professionisti di fama internazionale e dove debutta il ruolo del Signor la Rocca ne Il giorno di regno di G. Verdi. Nel 2014 debutta il ruoli di Amonasro, nell’Aida di G. Verdi, e nel 2018 il ruolo di Ecamillo, nella Carmen di G. Bizet, per le tournée del progetto OperaDomani di AsLiCo. Nel 2015 debutta il ruolo di Uberto ne La Serva Padrona di Pergolesi in alcuni teatri minori di Milano e provincia, con l’associazione Opera17 del M° Giuseppe Califano, e vince il ruolo di Shaunard per la stagione 2015/2016 del Teatro Concordia di Venaria Reale. Nel 2016 interpreta una parte solistica nella prima esecuzione mondiale del Vespero Mysterium Montis di C. Rütti. Nel 2016 e 2018 partecipa alla stagione Pocket Opera di AsLiCo e debutta i ruoli del Conte di Ceprano e del Barone di Douphol, rispettivamente in Rigoletto e in Traviata di G. Verdi. Nel 2017 debutta, per il Giovanni Paisiello Festival, il ruolo di don Basilio de Il barbiere di Siviglia di G. Paisiello. Nel 2018 debutta il ruolo di Gianni Schicchi, nel titolo omonimo di G. Puccini, per l’associazione VoceAllOpera di Milano, del M° Gianmaria Aliverta.

 

 

 

Share this Post