MODENA: Gianni Schicchi 14 e 15 gennaio 2017
GIANNI SCHICCHI
Giacomo Puccini
Teatro Comunale Luciano Pavarotti
Opera in un atto su libretto di Gioachino Forzano
Direttore: Stefano Seghedoni
Regia: Stefano Monti
Personaggi e interpreti:
- Gianni Schicchi, 50 anni Sergio Vitale
- Lauretta, 21 anni Ayse Sener* ,Giada Borrelli*
I parenti di Buoso Donati:
- Zita detta La Vecchia, cugina di Buoso, 60 anni Shay Bloch*
- Rinuccio, nipote di Zita, 24 anni Alfonso Zambuto*, Shohei Ushiroda*
- Gherardo, nipote di Buoso, 40 anni Robert Barbaro*, Giovanni Castagliuolo*
- Nella, sua moglie, 34 anni Haruka Takahashi*
- Gherardino, loro figlio, 7 anni Marco Di Simine, Emanuele Pellegrino
- Betto di Signa, cognato di Buoso, età indefinibile Felipe Correia Oliveira, Cihan Ozmen*
- Simone, cugino di Buoso, 70 anni Massimiliano Catellani
- Marco, suo figlio, 45 anni Francesco Solinas*
- La Ciesca, moglie di Marco, 38 anni Fei Yue*
- Maestro Spinelloccio, medico/Guccio, tintore Alex Martini*
- Messer Amantio di Nicolao, notaro Lorenzo Malagola Barbieri
- Pinellino, calzolaio Cihan Ozmen*, Felipe Correia Oliveira
* Giovani allievi del progetto “Produzione lirica in teatro: corso per cantanti”
Corso di alto perfezionamento promosso dalla
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Docente principale Mirella Freni
Scene Rinaldo Rinaldi
Luci Andrea Ricci
ORCHESTRA DELL’OPERA ITALIANA
Nuovo allestimento
Produzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
GIANNI SCHICCHI, IN SCENA CON I CANTANTI DEL CORSO DI MIRELLA FRENI
Va in scena sabato 14 gennaio 2017 alle ore 20 e domenica 15 alle ore 15.30, al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Gianni Schicchi, opera comica in un atto di Giacomo Puccini su libretto di Gioachino Forzano.
Lo spettacolo, fuori abbonamento per la Stagione Lirica, è presentato nel contesto di Modena Città del Belcanto, protocollo d’intesa che vede la partecipazione di Comune di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio, Istituto musicale Vecchi-Tonelli e Teatro Comunale, ed è prodotto in un nuovo allestimento a conclusione del corso di alto perfezionamento che ha visto quale docente principale Mirella Freni.
Il cast sarà dunque formato per la maggior parte dagli allievi del corso, di diverse nazionalità e già in parte avviati alla carriera lirica. Il ruolo del titolo sarà affidato invece al baritono Sergio Vitale, giovane ma affermato interprete che vanta una prestigiosa attività in istituzioni quali il Teatro di San Carlo di Napoli, dove ha debuttato come Figaro ne Il Barbiere di Siviglia, l’Accademia di Santa Cecilia, dove è già stato interprete di Gianni Schicchi, la Deutsche Oper Berlin, dove è stato Giorgio Germont ne La Traviata. Vitale ha interpretato inoltre l’eroe eponimo del Falstaff di Verdi sotto la bacchetta di Riccardo Muti.
La direzione musicale dello spettacolo è affidata a Stefano Seghedoni, alla guida dell’Orchestra dell’Opera Italiana, mentre la regia sarà di Stefano Monti per le scene di Rinaldo Rinaldi e le luci di Andrea Ricci.
Composta nel 1917-18, l’opera costituisce la parte finale del Trittico, i tre atti unici originariamente scritti da Puccini per essere rappresentati in un’unica serata sebbene la fortuna di Gianni Schicchi, della durata di un’ora circa, l’abbiano resa autonoma, spesso messa in scena da sola o a fianco di atti unici di altri compositori. Fra le arie celebri, “O mio babbino caro”, uno dei brani più popolari dell’intero repertorio.
L’opera debuttò al Metropolitan di New York e fu un successo immediato, raccogliendo l’entusiasmo del pubblico per il suo trascinante umorismo supportato da un ritmo comico incessante supportato dal rapido susseguirsi di quadri musicali.
La storia è tratta da un episodio della Divina Commedia. Gianni Schicchi, scaltro faccendiere famoso in tutta Firenze, viene chiamato in gran fretta dai parenti del defunto Buoso, ricco mercante, perché escogiti un mezzo ingegnoso per salvare l’eredità lasciata al vicino convento di frati.
“Forse è l’opera più spietata che io abbia mai messo in scena – racconta Stefano Monti -. Quando si immagina lo Schicchi si pensa solo alla componente comica, divertente; in realtà è uno spaccato di un’umanità di una spietatezza e di una avidità inaudite. L’uomo nei secoli, ahimè, non è cambiato, e quindi resta anche di un’attualità sconcertante. L’opera è stata scritta fra l’altro nei tempi bui della Grande Guerra, in pieno espressionismo, e in questa prospettiva abbiamo pensato l’allestimento. I costumi, la scena, il trucco evocano le tinte marcate di un certo cinema di quel periodo, da Metropolis a l’Angelo azzurro”.
“Musicalmente – aggiunge Stefano Seghedoni – è una partitura raffinatissima. Sotto l’incalzante ritmo comico della musica, che proviene chiaramente dall’esempio del Falstaff di Verdi, si nasconde il colore plumbeo delle prime avanguardie del Novecento, e le innovazioni di Bartók e di Stravinsky.”
DIRETTA STREAMING
Prosegue, in occasione della recita di domenica 15 gennaio il programma di trasmissione in diretta streaming delle opere prodotte dal Teatro Comunale e avviato a partire dal marzo 2013 (visibile dalla homepage www.teatrocomunalemodena.it). Il progetto è nato con l’obbiettivo primario di fornire un servizio culturale rivolto a tutti coloro che non hanno la possibilità di accedere direttamente alla programmazione del Teatro, nonché di promuovere a livello nazionale e internazionale importanti istituzioni produttive del territorio. Avviando un processo di innovazione che apre importanti prospettive sia per quanto riguarda l’attività del Teatro che il suo rapporto col pubblico, ma che richiede un consistente impegno artistico e tecnologico, la Fondazione Teatro Comunale ha firmato un protocollo di intesa con il Centro E-learning di Ateneo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, una realtà all’avanguardia in Italia per quanto riguarda la ripresa e trasmissione video di eventi attraverso la rete.
Modena Città del Belcanto
Formazione e crescita professionale di giovani cantanti lirici; promozione dell’offerta culturale del territorio; valorizzazione e sviluppo della tradizione musicale modenese nel campo della lirica. Sono gli obiettivi principali del progetto “Modena città del Belcanto”, promosso da Comune di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli. Tempi, modi e obiettivi del progetto sono definiti da un Protocollo d’Intesa sottoscritto nel novembre scorso dai soggetti promotori.
Il protocollo ha una durata di quattro anni. Gli enti sottoscrittori si impegnano al reperimento delle risorse per garantire la continuità del progetto che prevede ogni anno una produzione con gli allievi di uno dei corsi. Il 14 e 15 gennaio sarà la volta del Gianni Schicchi di Giacomo Puccini a conclusione del corso di alto perfezionamento per cantanti lirici e produzione lirica, con Mirella Freni come docente principale. Al corso partecipano 14 studenti (sei sono italiani, gli altri provengono da Giappone, Cina, Turchia, Australia e Israele). Nella stagione 2017 / 2018 la produzione verrà programmata in accordo con il Master di Alta formazione dell’istituto Vecchi-Tonelli, con la docenza di Raina Kabaivanska.
Per garantire un efficiente coordinamento e la corretta gestione delle attività previste dal Protocollo è stato istituito un Comitato di indirizzo, composto da un rappresentante nominato per ciascun soggetto sottoscrittore, con compiti di indirizzo, coordinamento, programmazione e verifica sulla gestione del progetto Modena Città del Belcanto. Il Comitato di indirizzo elabora la proposta progettuale annuale e il relativo budget, che vengono sottoposti per approvazione agli organi competenti dei soggetti sottoscrittori.