NOVARA: Nabucco, 23 e 25 febbraio 2018 per la regia di Pier Luigi Pizzi
Venerdì 23 febbraio 2018 ore 20.30 – Turno A
Domenica 25 febbraio 2018 ore 16.00 – Turno B
NABUCCO
Opera in quattro atti
Musica di Giuseppe Verdi, su libretto di Temistocle Solera
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842
Regia, scene, costumi e luci Pier Luigi Pizzi
Direzione d’orchestra Gianna Fratta
Personaggi e Interpreti:
- Nabucco (Nabucodonosor), re dei Babilonesi ENKHBAT AMARTUVSHIN
- Ismaele, nipote di Sedecia re di Gerusalemme TATSUYA TAKAHASHI
- Zaccaria, gran pontefice degli Ebrei MARKO MIMICA
- Abigaille, schiava, figlia adottiva di Nabucco REBEKA LOKAR
- Fenena, figlia di Nabucco innamorata di Ismaele SOFIA JANELIDZE
- Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia GJORGJI CUCKOVSKI
- Anna, sorella di Zaccaria MADINA KARBELI
- Gran sacerdote di Belo DANIELE CUSARI
Soldati babilonesi, soldati ebrei, Leviti, vergini ebree, donne babilonesi, Magi, grandi del regno di Babilonia, popolo (coro)
Orchestra della Fondazione Teatro Coccia con Orchestra del Conservatorio G. Cantelli
Coro San Gregorio Magno
Produzione Fondazione Teatro Coccia Onlus
TRAMA
Atto primo
Nabucco è alle porte di Gerusalemme, gli ebrei sconfitti temono e pregano. Il pontefice Zaccaria li rincuora; ha la figlia di Nabucco, Fenena, come ostaggio. Fenena è affidata al giovane Ismaele, nipote del re. Fra i due c’è un forte sentimento d’amore, lei lo ha salvato dalla prigione quando era ambasciatore in Babilonia, lui vorrebbe ricambiare quel gesto generoso. Mentre Ismaele sta per potar via Fenena attraverso una porta segreta, irrompo con un gruppo di guerrieri, Abigaille, creduta figlia di Nabucco, anch’essa innamorata di Ismaele. Abigaille offre a Ismaele la libertà per Fenena in cambio del suo amore, ma il giovane rifiuta sdegnato. La situazione precipita, entra nel tempio Nabucco affrontato da Zaccaria che ucciderebbe Fenena se non fosse impedito da Ismaele. Fenena è resa al padre; cominciano saccheggi e massacri, mentre il popolo ebreo maledice Ismaele giudicandolo un traditore.
Atto secondo – quadro primo
Nella reggia di Babilonia Abigaille ha appreso da un documento di non essere figlia del re ma soltanto una schiava allevata a corte. Nabucco ha nominato reggente Fenena e l’odio di Abigaille si scatena. Informata dal Gran Sacerdote di Belo che la reggente manda liberi gli ebrei mentre si diffonde la voce della morte di Nabucco, Abigaille sente giunto il momento di diventare regina e di vendicarsi di Nabucco e della figlia.
Atto secondo – quadro secondo
In una sala della reggia Zacaria si appresta a portare a Fenena, che vuole convertirsi alla religione ebraica, le tavole della legge. Ismaele annuncia il prodigio ai Leviti, che continuano però a considerarlo un traditore. Chiarite le cose da Zaccaria e dalla stessa Fenena, gli ebrei si sentono rassicurati: per poco, perché giunge un ufficiale di Nabucco fedele alla reggente, Abdallo, ad annunciare la morte del re ed a invitare Fenena a mettersi in salvo perché Abigaille vuole la sua fine. Fenena si ribella, ma viene subito arrestata da Abigaille. Altro colpo di scena: ritorna Nabucco che impone a tutti di adorarlo non più solo come re, ma come un Dio. Zaccaria grida al sacrilegio, Fenena confessa la sua scelta di fede, Nabucco ribadisce il suo volere. A quel punto però il re babilonese è atterrato da una folgore divina, perde la ragione e la corona e Abigaille approfitta subito della situazione. Sarà la regina e continuerà a perseguitare gli ebrei.
Atto terzo – quadro primo
Nella reggia Nabucco vede Fenena condotta a morte insieme agli ebrei e disperato implora da costoro il perdono di Dio, giurando di convertirsi e ricostruire il Tempio di Gerusalemme. Ritrovate le forze e seguito da Abdallo e altri guerrieri muove alla salvezza della figlia.
Atto terzo – quadro secondo
Negli orti pensili le esecuzioni stanno per avvenire quando sopraggiunge Nabucco in armi. L’idolo di Belo cade infranto e tutti, di fronte a tale prodigio, cadono in ginocchio. Israele ha vinto. Abigaille intanto si è pentita e addirittura si è avvelenata; entra in scena chiedendo perdono e prega Nabucco di unire in matrimonio Ismele e Fenena. Zaccaria predice allora a Nabucco, per la sua conversione, il regno del mondo.
L’incontro di Verdi che si trovava in uno dei momenti peggiori della sua vita (l’insuccesso di Un giorno di regno si aggiunse alla morte della moglie e dei due figli) con il libretto di Solera fu una vera folgorazione («…Nabucco mi trottava pel capo…il sonno non veniva: mi alzo e leggo il libretto, non una volta ma due, tre, tanto che al mattino si può dire ch’io sapeva a memoria tutto quanto il libretto di Solera» affermò il musicista nello scritto autobiografico spedito da Sant’Agata a Giulio Ricordi nell’autunno del 1879). Il compositore era perfettamente consapevole che con quest’opera aveva termine la fase sperimentale della sua produzione e aveva inizio la sua autentica “carriera artistica” come ricorda nell’epistolario. I personaggi incarnano già forti nuclei vitali la cui presenza scenica si trasformerà in visiva penetrazione della “parola scenica” nella successiva evoluzione melodrammatica; non è un caso che il registro del re di Babilonia sia baritonale, la cui media profondità vocale evidenzia attraverso un contrasto di sottile analisi psicologica il rapporto con Abigaille nel «… desiderio e (insieme) … (nella) nostalgia di affetti perduti o sul punto di perdersi» (G. Baldini); allentamento della convenzione si ritrova nel coro «Lo vedeste? … fulminando» in cui l’andamento spezzato delle frasi sottolinea la presenza di un pericolo sovrastante ma ancora sconosciuto; oppure, ancora, nel finale della seconda parte dove il contrappunto vocale ed emotivo fa emergere la forza dell’atto di Nabucco che proclama il suo potere divino e terreno contemporaneamente. Probabilmente influenzato dal respiro corale di Mosè e Semiramide, di Norma, di Belisario di Donizetti, de La Vestale e di due opere di Mercadante (Il Giuramento e Il Bravo) cui aveva assistito in quegli anni, Verdi impiega il coro con una forte valenza epicoreligiosa che diventa a volte motore stesso dell’azione (il finale della prima parte in cui anche mediante l’utilizzo di un tema presente nella sinfonia gli Ebrei lanciano la maledizione; gli accenti sprezzanti e implacabili con cui il coro si pronuncia nella quarta scena della seconda parte, oltre al ben noto «Và pensiero» nella terza).
(Mario Pasi e Guido Cavallera, “L’opera e le sue storie”, Ed. Curci)
BIOGRAFIE ARTISTI
GIANNA FRATTA – Direttore
Decide di diventare direttore d’orchestra a nove anni e da allora intraprende e completa col massimo dei voti la sua formazione accademica in pianoforte e composizione, oltreché in direzione d’orchestra con 10 e lode.
Inizia giovanissima la sua carriera come pianista e direttore vincendo numerosi concorsi nazionali e internazionali che la portano ad esibirsi nei teatri più importanti del mondo in città come Berlino, New York, Tel Aviv, Mumbay, Barcellona, Pretoria, Johannesburg, Kolkatta, Istanbul, Stoccolma, Vilnius, Haifa, Roma, Seoul, Montevideo, Buenos Aires, San Paolo del Brasile, Praga e tante altre.
Dirige importanti orchestre come i Berliner Symphoniker, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, la Sinfonica di Macao (Cina), la Mimesis del Maggio Musicale Fiorentino, l’ORT di Firenze, l’Orchestra dell Teatro Petruzzelli, la Royal Academy di Londra, l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, la Nuova Scarlatti di Napoli, la Russian Simphony Orchestra, la Sinfonica di Greensboro e la Dubuque Simphony Orchestra (USA), la Prime Orchestra di Seul (Corea), l’Orchestra Filarmonica di Montevideo, la Sinfonica di Sanremo, L’Aquila, Bari, Lecce, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Belgrado, Maribor, Skopje, l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania, l’orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Filarmonica Libanese e molte altre in tutto il mondo.
Borsista all’Accademia Chigiana di Siena, ottiene il prestigioso diploma di merito dell’Istituzione senese e diventa pupilla del grande direttore Yuri Ahronovitch che scrive di lei “non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di braccia e di cuore”.
Suona e dirige nei più importanti teatri del mondo (Carnegie Hall di New York, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Teatro Solis di Montevideo, Seoul Art Center di Seoul, Smethana Hall di Praga, Teatro Sao Pedro a San Paolo del Brasile, Teatro dell’Opera di Roma, Givataim di Tel Aviv ecc.), collaborando con i più importanti artisti del panorama internazionale.
Incide CD e DVD per numerose etichette (Bongiovanni di Bologna, Velut Luna, Nea&Antiqua, Budapest Dischi, Amadeus ecc.), spesso con opere in prima assoluta.
Tiene master class in molte università nel mondo ed è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio di Foggia, oltre che visiting professor alla Sungshin University di Seoul.
Laureata in giurisprudenza, oltreché in discipline musicali con 110 e lode, il 7 marzo 2009 è insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana per i meriti artistici da lei ottenuti in campo internazionale come pianista e direttore d’orchestra; il 18 dicembre del 2016 dirige in Eurovisione la XX edizione del Concerto di Natale al Senato, nelle precedenti edizioni sempre affidato a direttori uomini del calibro di Muti, Metha, Maazel, Campanella.
PIER LUIGI PIZZI – Regista
Inizia l’attività di scenografo nel 1951. Nel 1977 ha debuttato come regista con “Don Giovanni” di Mozart al Regio di Torino.
Presente nei più importanti teatri e festival del mondo, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la Legion d’Honneur, il titolo di “Officier des Arts et des Lettres” in Francia, Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana e Commandeur de l’Ordre du Mérite Culturel, nel Principato di Monaco. Inaugura il Wortham Center di Houston con “Aida” (1987) e l’Opéra Bastille con “Les Troyens” (1990). Dal 1982 partecipa regolarmente al Rossini Opera Festival, facendo rivivere il repertorio rossiniano, da “Tancredi” a “La pietra del paragone”. Nel 2000 riceve il suo settimo Premio Abbiati, per il miglior spettacolo lirico dell’anno: “Death in Venice” di Britten (Carlo Felice di Genova, Comunale di Firenze, La Fenice di Venezia).
Con “Idomeneo” riapre il Teatro delle Muse di Ancona, dove firma anche “Elegy for young Lovers” (Premio Abbiati) e “Neues Vom Tage” di Hindemith. Porta in scena “Rinaldo” alla Scala, “La traviata” e “Midsummer Night’s Dream” al Teatro Real di Madrid, “Un ballo in maschera” per Piacenza-Expo e poi al Massimo di Palermo, “Il viaggio a Reims” per la riapertura dell’Opéra di Montecarlo, “Europa riconosciuta” alla Scala (inaugurazione 2004), dove ha curato anche il progetto di ristrutturazione del Museo teatrale.
Si dedica, inoltre, all’allestimento di importanti esposizioni d’arte.
All’Arena Sferisterio di Macerata firma “Les contes d’Hoffman” (2004) e “Andrea Chénier” (2005); al Lauro Rossi di Macerata ha portato “Les Mamelles de Tirésias” e “Le bel indifférent”; al Teatro Real di Madrid una nuova produzione di “Orfeo” (2008) in collaborazione con William Christie et Les Arts Florissants; “Il ritorno di Ulisse in patria” (2009) e “L’incoronazione di Poppea” (2010) a completamento del trittico monteverdiano. Firma tra l’altro, “La vedova allegra” alla Scala di Milano, “Der Vampyr” al Comunale di Bologna, “Die Tote Stadt”, “The Turn of the Screw”; “Alceste” a La Fenice di Venezia e “Mozart” di Sasha Guitry con musiche di Reynaldo Hahn al Festival dei Due Mondi di Spoleto; “Powder Her Face” a Lugo, Bologna e Venezia, “Otello” a Parma.
Dal 2006 al 2011 è direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival di Macerata svolgendo una programmazione di alto profilo culturale (da “Die Zauberflöte” a “Un ballo in maschera”). Al delle Muse mette in scena la trilogia Mozart/Da Ponte. All’Arena di Verona “Aida”, “Macbeth”, “Gioconda”, poi ripresa a Barcellona, Madrid, Parigi, Pechino. Numerosissime le presenze all’Opera di Roma dal 1968 dove firma: “I due Foscari”, “Semiramide”, “Macbeth”, “Alceste”, “Faust”, “Mosè in Egitto”, “Parisina”, “I diavoli di Loudun”, “La battaglia di Legnano”, “Le conte Ory”, “Die Zauberflöte”, “Attila”, “Gioconda”, “Maometto II”, “Cavalleria rusticana” e “Tosca”.
Tra i prossimi impegni “Alceste” di Gluk al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e “Il barbiere di Siviglia” di Rossini al ROF di Pesaro.
AMARTUVSHIN ENKHBAT
È nato il 23 marzo del 1986 a Sukhbaatar, Mongolia. È solista principale della State Academic Opera Hause of Mongolia.
Ha partecipato a numerosi concorsi di canto come il Concorso Internazionale dell’Opera di Baikal a Ulan-Ude, in Russia (I premio), l’International Tchaikovsky Competition a San Pietroburgo, Russia (II premio e Premio come miglior cantante), il Queen Sonja Singing Competition a Oslo, Norvegia (semifinalista), Placido Domingo OPERALIA a Pechino, Cina nel 2012 (I premio in Concorso Opera, Finalista al Concorso Zarzuela), 50ª edizione del Concorso internazionale di canto Francisco Vinas a Barcellona, Spagna (II premio; Premio speciale come miglior cantante di musica russa e un premio speciale da “Associacio d’Amics de l’Opera de Sabadell”) e il BBC Cardiff singer of the world the Joan Sutherland Audience.
Ha cantato in molti concerti a Seul, Kiev, Parigi, New York, Singapore e Stanford CA; ha anche recentemente interpretato il Conte Monterone nel Rigoletto a Valencia, Verona e Genova, Amonasro in “Aida” per la Krasnoyarsk Opera House a Krasnoyarsk, in Russia, “La Forza del Destino” a Tel Aviv, “Simon Boccanegra” a Napoli, “Il Trovatore” a Padova.
Tra i suoi impegni futuri: “Rigoletto” a Parma e Mahon, “Nabucco” a Liegi.
TATSUYA TAKAHASHI
È nato in Giappone, ad Ehime, nel 1987; si laurea presso l’Università dell’Arte di Tokyo nel 2012. È al suo debutto nel ruolo di Ismaele.
Nel 2012 muove i primi passi della sua carriera debuttando nel ruolo di Alfredo ne “La Traviata ad Ehime, in Giappone; sempre nello stesso anno,” ha debuttato nel ruolo di tenore solista della “IX Sinfonia” di L. van Beethoven nella sua città.
Nel 2013 si è esibito presso il Circuito del Trentino Alto Adige nel ruolo di Manrico ne “Il Trovatore”. Nel 2014 ha partecipato al Saito Kinen Festival con la direzione di Seiji Ozawa e Fabio Luisi; durante lo stesso anno ha inoltre vinto il 2° premio (con primo premio non assegnato) al Concorso Lirico Internazionale T.O.S.C.A.
Il 2016 lo vede impegnato presso il Teatro Lirico di Cagliari nel titolo di inaugurazione della Stagione Lirica con il ruolo del Fauno ne “La Campana Sommersa” di O. Respighi, prima esecuzione italiana in forma scenica, con la direzione musicale di Donato Renzetti.
Nella Stagione 2016 del Luglio Musicale Trapanese ha debuttato come Arturo nella “Lucia di Lammermoor”, e nel ruolo di Gonzalve ne “L’Heure Espagnole” di Maurice Ravel.
A settembre 2017 ha interpretato il ruolo di Cassio in “Otello” di Giuseppe Verdi a Tokyo, con la Tokyo Philharmonic Orchestra e la direzione di Andrea Battistoni.
Nell’ottobre 2017 è stato Nick in “La fanciulla del West” ancora una volta al
Teatro Lirico di Cagliari, sotto la direzione di Donato Renzetti.
Nell’ottobre di quest’anno è inoltre programmato il suo debutto in Werther, all’Opera di Stato della Georgia.
Ha partecipato a Masterclass con Mariella Devia, Bruna Baglioni e Carlo Bergonzi.
Dal 2013 si è trasferito in Italia, ed attualmente sta approfondendo lo studio del repertorio operistico con Fabrizio Cassi ed Elena Rizzo, e la tecnica del canto sotto la guida di Paolo Barbacini e recentemente di Marcello Giordani.
MARKO MIMICA
Baritono basso croato è stato, tra il 2011-2016, membro dell’Ensemble alla Deutsche Oper di Berlino.
Ha cantato recentemente in numerosi importanti teatri: Gran Teatre del Liceu, Barcellona; ABAO, Bilbao; Palau de les Arts, Valencia; Teatro Regio, Torino; Teatro dell’Opera di Roma; Teatro Massimo, Palermo; Opera di Firenze; Rossini Opera Festival, Pesaro; Arena di Verona; Reale Opera House, Oman e il Festival Internazionale di Edimburgo.
Nella stagione 2017/18 tornerà alla Deutsche Oper, Berlino come Heinrich der Vogler in “Lohengrin”; Raimondo in “Lucia di Lammermoor”; Escamillo in “Carmen”; Ferrando ne “Il Trovatore” e il Monaco in “Don Carlo”; debutterà come Walter in “Luisa Miller” con la Bayerische Runfunkorchester; al Semperoper di Dresda come Escamillo; al Le Théâtre des Champs Elysées come Banquo in “Macbeth”; all’Opéra National di Parigi come Publio ne “La Clemenza di Tito”, e poi come Samuel in “Un ballo in Maschera”; nel titolo ruolo del protagonista de “Le nozze di Figaro” al Palm Beach Opera; tornerà quindi al Teatro Regio di Torino come Pagano / Eremita ne “I Lombardi”; al Teatro Real di Madrid come Raimondo in “Lucia di Lammermoor”.
REBEKA LOKAR
Inizia la carriera nel 2011 esibendosi in numerosi concerti e recitals. Nel 2012 debutta in “Un Ballo in maschera” di G. Verdi al Teatro Regio di Torino ed in “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni al Festival di Terni. Nel marzo 2013 canta “Messa da Requiem” di G. Verdi al Teatro Nazionale di Maribor e nel 2014 debutta in Nabucco di G. Verdi a Como e canta “Aida” di G. Verdi nel ruolo di Amneris a Tokio. Nel 2015 debutta in “La Fanciulla del West” al T.N di Maribor, canta “Nabucco” al Teatro Greco di Taormina e debutta ne “Les Vesprea Siciliennes” al T. N. di Maribor. Nel 2016 debutta in “Turandot” di G. Puccini al T.N. di Maribor ed in “Manon Lescaut” di G. Puccini al Teatro Nazionale di Zagabria e canta “Turandot” al Puccini Festival a Torre del Lago. Nel 2017 debutta in “Madama Butterfly” di G. Puccini al Teatro Coccia Novara, ne “Il Trovatore” al Teatro Nazionale di Maribor e “Messa da Requiem” di G. Verdi e nel luglio dello stesso anno debutta all’Arena di Verona in “Nabucco”. Canta inoltre ne “La Fanciulla del West” al Teatro San Carlo di Napoli e nel 2018 interpreta “Turandot” al Teatro Regio di Torino e debutta ne “La Forza del destino” al Teatro Nazionale di Maribor.
SOFIA JANELIDZE
Laureata con il massimo dei voti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ha cantato ruoli principali e comprimariati come Azucena ne “Il Trovatore”, Amneris in “Aida”, Maddalena nel “Rigoletto”, Fenena in “Nabucco” e nel “Requiem” di Giuseppe Verdi. Santuzza nella “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, Farnace in “Mitridate Re del Ponto” e Donna Elvira nel “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart, Giustina nel “Flaminio” di Pergolesi, Bersi e Contessa di Coigny in “Andrea Chenier” di Umberto Giordano e molti altri. Si è esibita alla Scala di Milano, al Teatro Massimo di Palermo, al Petruzzelli di Bari, al Verdi di Pisa, al Giglio di Lucca, al Sociale di Rovigo, al Coccia di Novara, al Giordano di Foggia, al Greco di Siracusa, all’Antico di Taormina, al Cilea di Reggio Calabria, solo per citarne alcuni in Italia. Ha cantato per il Festival Estivo di Spalato (Croazia), all’Art Center di Seoul (Corea del Sud), al Performing Arts di Macao (Cina), nel Festival Al Bustan di Beirut (Libano), al Vanemuine di Tartu (Estonia), solo per citarne alcuni. È inoltre stata solista per tre anni al Teatro Nazionale Paliashvili di Tblisi nel suo paese natale, la Georgia.
GJORGJI CUCKOVSKI
È nato a Skopje nel 1982. Si è laureato presso la Facoltà di Musica a Skopje con il massimo dei voti nella classe del prof. BiljanaJovanovska. Nel 2006 è stato premiato con una borsa di studio dal CEE Music Theatre di Vienna, in Austria, dove si è specializzato nel canto d’opera con il prof. Olivera Miljakovikj. Attualmente sta completando i suoi studi di master in canto lirico con il Maestro Boris Trajanov all’Università Goce Delchev di Shtip, in Macedonia. È primo solista al Macedonian Opera and Ballet e docente alla Facoltà di Audio-Visual Art – ESRA. Nel periodo tra il 2010 e il 2014 è stato presidente del consiglio di amministrazione della Macedonian Opera and Ballet. Al momento è direttore artistico del MOB e direttore artistico dell’Ohrid Summer Festival.
I critici musicali macedoni hanno apprezzato particolarmente il suo impegno sul palco e “i movimenti che rappresentano i cambiamenti emotivi seguiti dai personaggi”.
La sua prima apparizione internazionale è stata nel 2006 al Teatro Comunale Renadano di Cosenza nel ruolo di Monostato “Il Flauto magico” di Mozart. Nel 2006 ha partecipato a concerti ad Amburgo e Berlino in occasione delle Giornate della cultura macedone in Germania, oltre che in Svizzera, Austria (Filarmonica di Vienna – Musikverein, nel 2007, partecipando a un concerto umanitario per i bambini in Etiopia, e nel 2009 partecipando al concerto del giubileo di KMC Olivera Miljakovikj), Albania, Serbia, Bosnia, Russia, Portogallo, Germania (concerto in Francoforte), Italia (Concerto a Medea per la “World Peace” – 2009). Aspendos – Turchia (interpretando il ruolo del Duca di Mantova in Rigoletto di Verdi nel giugno 2010).
Nel dicembre 2010 ha interpretato il ruolo di Alfredo (Verdi – “La Traviata”) all’Opera di Osaka, in Giappone. Ha anche interpretato lo Swan in “Carmina Burana” a Beziers, in Francia. Nel 2012, si è esibito in un concerto con la Sliven Philharmonic Orchestra, Bulgaria. Nel 2013 ha interpretato il ruolo del Duca di Mantova in “Rigoletto” di Verdi al National Theatre di Belgrado, in Serbia e ad Aspendos, in Turchia. Nel 2013, ha partecipato ad un concerto di gala a Jakarta, in Indonesia. Nell’aprile 2014, si è esibito in Bulgaria con la Sofia Philharmonic Orchestra, ha cantato il “Requiem” di Mozart, mentre a luglio 2014 ha fatto parte di due concerti di gala con la Dubrovnik Philharmonic Orchestra a Dubrovnik, in Croazia, e a novembre è apparso a Tokyo, in Giappone, eseguendo la Nona Sinfonia di Beethoven, nel 2015 si è esibito al Teatro Politeama Greco di Lecce e al Teatro Verdi di Brindisi, in 8 spettacoli interpretando il ruolo di Ismail in “Nabucco” e Pinkerton in “Madama Butterfly”. Nel settembre 2015 ha suonato in un grande concerto di gala del Bellini Festival nel Teatro Antico di Taormina. Nello stesso mese ha partecipato al grande concerto di gala “Corean National Art Center” a Seoul, in Corea. Nel 2015 interpreta il personaggio di Maurizio in “Adriana Lecouvreur” al National Opera House di Sofia e al National Opera House di Varna. Nel dicembre 2016 ha tenuto un recital da solista a New York. A febbraio 2017 ha tenuto un recital Opera Gala con la Shanghai Philharmonics a Shanghai, in Cina, eseguendo 6 arie d’opera. Nel giugno 2017 ha interpretato il ruolo di Maurizio in “Adriana Lecouvreur” al National Theather di Belgrado, in Serbia. Nel settembre 2017 è vincitore del Golden Award di Xi’an Art Festival in Cina e nell’ottobre 2017 ha partecipato ad un recital all’Epidarius Art Festival in Croatia.
Si è esibito anche in Serbia, Bosnia, Bulgaria, Russia, Portogallo, Germania, Austria, Svizzera, Italia, Albania, Indonesia, Giappone, Croazia, Corea, Cina, Stati Uniti.
Il suo repertorio vede i ruoli: Maurizio (Adriana Lecouvreour), Il duca di Mantova (Rigoletto), Ricardo (Un Ballo in maschera), Alfredo (La Traviata), Foresto (Attila), Gabriele Adorno (Simon Boccanegra), Rodolfo (La Bohème), Pinkerton (Madama Butterfly), Calaf (Turandot), Luigi (Il mantello), Don Jose (Carmen), Edgardo (Lucia di Lammermoor), Nemorino (The Love Potion), Tamino (Il flauto magico), Peter Quint (Il giro della vite), Dwarf (Der Zverg di Zemlinsky), Gabriel von Eisentstein (Il Pipistrello), Camille de Rossillon (La vedova allegra), Edwin (La principessa della cirda), Swan (CarminaBurana), Uriel (Oratorio), Timothy (Lydia from Macedonia di R. Avramovski).
Tra gli altri si è inoltre esibito con direttori d’orchestra come Gianluca Martinenghi e Valerio Galli e ha condiviso il palco con Daniela Dessi, Giovanna Casolla e Tsvetelina Vassileva.
MADINA KARBELI
È vincitrice di numerosi concorsi, tra i quali il concorso Marcella Pobbe (I° premio), Equivoci Musicali (Premio Equivoci), concorso dell’Operetta Franz Stanner (Vienna) (II° Premio), Premio del Presidente della Georgia.
Ha debuttato in importanti teatri e festival italiani come Arena di Verona, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Verdi di Pisa, Coccia di Novara, Goldoni di Livorno, del Giglio di Lucca, Sociale di Pinerolo e d’Ivrea, oltre a Teatru Manoel di La Valleta e Teatru Tal-Aurora, Malta; Gars am Kamp OpernAir, Austria; Teatro Nazionale di Tbilisi, Georgia; etc. Era solista del Teatro Nazionale di Tbilisi e Junge Philharmonie Vienna in diverse stagioni concertistiche. Sono numerosissimi i concerti con orchestra e recitals cameristici con pianoforte.
Ha interpretato con successo di pubblico e critica i ruoli di Donna Anna / Donna Elvira (Don Giovanni), Antonia (Les Contes D’Hoffmann), Adina (L’Elisir D’Amore), Gilda (Rigoletto), Micaela (Carmen), Lisa (La Sonnambula), Musetta (La Boheme), Iolanta (Iolanta), Rosina (Il Barbiere di Siviglia), Norina (Don Pasquale), Die Kluge (Die Kluge), etc. Ha gia coperto e cantato in forma di concerto i ruoli di Leonora (Il Trovatore), Mimi (La Boheme) e Salome (Salome). Oltre a ruoli di minor rilievo come Anna (Nabucco), Frasquita (Carmen), Clorinda (La Cenerentola), Zerlina (Don Giovanni), Oscar (Un Ballo in Maschera). Si è inoltre esibita come solista nei Requiem di Mozart e Verdi, “Ein deutsches Requiem” di Brahms, e nei “Vier Letze Lieder” di Richard Strauss. Frequenti sono le sue apparizioni concertistiche in programmi comprendenti Lieder di Berg, Schumann, Wolf e repertorio russo e francese da camera.
Si è formata al Conservatorio di Tbilisi in Georgia e Universität der Musik und Darstellende Kunst di Vienna, dove si è laureata con lode nel 2012. Accanto alla predominante attività di cantante lirica è stata editrice capo dell’edizione georgiana della rivista internazionale COSMOPOLITAN. Mentre per il Primo Canale della televisione nazionale georgiana ha ricoperto il ruolo di presentatrice (Culture News). In passato ha riscosso notevoli successi anche come cantante di musica leggera vincendo numerosi concorsi e inserendosi nelle classifiche di hit parades con il suo CD “Sameba”. Una sua composizione musicale è divenuta soundtrack per il film documentario “Power Trip” di Paul Delvin, guadagnandosi numerose nominations nell’ambito di prestigiosi festivals del cinema tra i quali il Berlin International Film Festival, Hot Docs di Toronto, Canada e Florida Film Festival.
DANIELE CUSARI
Dopo studi di pianoforte, si avvicina al canto lirico presso l’Istituto Civico Musicale “Brera” di Novara.
Nel 2000 vince parecchie audizioni in Teatri prestigiosi quali il Teatro dell’Opera della Bastille (Parigi) e il Teatro dell’Opera di Montecarlo con il quale inizia una collaborazione che lo porta in breve tempo a debuttare diversi ruoli comprimari durante le stagioni liriche del Principato Monegasco.
Sempre nell’anno 2000 incide il suo primo CD debuttando il ruolo di Giannino nell’opera “Lo Spazzacamino” di Marcos Antonio Portugal da Fonseca per la casa discografica Dynamics.
Si susseguono molti altri ruoli tra cui alcune prime parti come Ferrando ne “Il Trovatore” di G. Verdi presso il Teatro Coccia di Novara, il Teatro comunale di Alessandria e il Teatro di Asti.
Nel 2003 incide un secondo CD con il ruolo di Sivaldo ne “La Clotilde” di Coccia per la casa discografica “Bongiovanni”. Debutta in teatri minori i ruoli di Colline nella “Boheme” di Puccini, Oroveso ne La “Norma” di Bellini, lo Zio Bonzo in “Madama Butterfly” di Puccini e la “Messa da Requiem K 626” di Mozart.
Numerose le piccolе parti affrontate in Teatri di prestigio come l’Arena di Verona (Un Doganiere in “La Boheme”, Domestico in “Traviata” e stralcio di Oroveso nel Gala 2008) e al Teatro dell’Opera di Montecarlo (Chernikovsky in “Boris Goudunov”, Hausknecht in “Der Rosenkavalier”, Sciarrone ne “La Tosca”, Voce di dentro in “Lucrezia Borgia”, Un Araldo in “Otello”, Un araldo ne “I due Foscari”, Un vecchio Zingaro ne “Il Trovatore”, Il Maggiordomo ne “La rondine”). Nel 2009 consegue il diploma di Finalista al 14 Concorso Lirico Internazionale “Rolando Nicolosi” a Roma. Viene successivamente chiamato per esibirsi in un concerto nella sala Baldini riscuotendo un gran successo di critica e di pubblico. Finalista al concorso Arte in Canto 2009 presso la Città di Basciano.
Sempre nel 2009 si classifica primo al Concorso Internazionale “Primo Riccitelli” a Pescara dove viene anche premiato con una menzione speciale e gli viene offerto il ruolo di Don Basilio nel “Barbiere di Siviglia” che si svolgerà durante il prossimo Festival della Lirica di Pescara 2010. Il 7 marzo 2010 esegue lo “Stabat Mater” di Rossini sotto la direzione del Maestro Agiman. Nel Luglio 2010 interpreta il Commissario Imperiale nella “Madama Butterfly” durante il festival areniano 2010 a Verona. Nell’ottobre 2010 esegue la “Messa dell’Incoronazione” di Mozart presso il Santuario di Caravaggio sotto la guida del Maestro Ludovico Pelis.
Il 19 novembre 2010 interpreta Don Basilio nel “Barbiere di Siviglia” di Rossini a Lugano. A novembre e dicembre 2010 canta in “Trovatore” nel ruolo di Ferrando presso vari teatri del nord Italia. Nel gennaio 2011 partecipa alla produzione dell’Opera de Nice nell’opera “Boris Goudunov”. Sempre tra gennaio e marzo 2011 esegue concerti a Nizza e Montecarlo, tra i quali da segnalare in particolar modo il Gran Gala all’Opera de Nice dove riscuote un grande consenso di pubblico e critica. Nel marzo 2011 partecipa alla produzione di “Macbeth” del Teatro Pavarotti di Modena nei piccoli ruoli del Sicario e dell’Araldo.
Ad aprile 2011 esegue numerose “Via crucis” di Liszt (Gesù) e “Stabat Mater” di Rossini. Nell’estate 2011 interpreta i ruoli di Monterone e Sparafucile nel “Rigoletto”, il Sacerdote di Belo nel “Nabucco” ed il Re in “Aida” in diversi festival operistici. A novembre 2011 interpreta il ruolo di Acciano ne “I Lombardi alla prima crociata” presso il Teatro Comunale di Piacenza. Nel dicembre 2011 debutta il ruolo di Attila nell’omonima opera verdiana presso la Tampa Lirica a Piacenza. Collabora dal 2012 frequentemente con il Teatro alla Scala di Milano nella corda di Basso del coro. Nel febbraio 2012 è Angelotti in due produzioni a Milano (San Babila e Teatro della Luna). Nel marzo 2012 viene impegnato presso i Teatri di Modena, Piacenza e Bolzano nel ruolo del Dottore nella “Traviata”. Nell’aprile 2012 interpreta il Re nell’Aida sotto la direzione del Maestro Giaroli. Nell’agosto 2012 ricopre il ruolo di Don Basilio a Recanati e Verona. Nell’autunno 2012 interpreta Sciarrone nei teatri del circuito Aslico di Brescia, Cremona, Pavia, Como. Nel marzo 2013 interpreta il Barone Douphol nel teatro di Fidenza. A luglio 2013 interpreta nuovamente il ruolo di Attila al fianco di Elena Rossi, Ivan Marino ed Antonello Ceron diretti dal Maestro Franco Silvestri. Nell’agosto 2013 esegue un concerto con il Tenore Paolo Antognetti a Manerba del Garda per il festival della musica classica – Panorami sonori. Nel gennaio 2014 riscuote grandi consensi di critica e pubblico interpretando Angelotti nella “Tosca” in programma al Teatro Coccia di Novara sotto la direzione di Valerio Galli, al fianco di Ivan Inverardi (Scarpia), Celia Costea (Tosca) e Lorenzo DeCaro (Cavaradossi). Sempre a gennaio 2014 interpreta nuovamente Don Basilio in “Barbiere di Siviglia” a Lucera con il Maestro Riccardo Serenelli. Nel febbraio 2014 è il Barone Zeta nella Vedova Allegra in programma al Teatro Comunale di Piacenza Nel marzo 2014 debutta il ruolo di basso nel “Requiem” di Verdi. Ad ottobre 2014 canta il ruolo dell’Alcade nella Forza del “Destino” presso il Teatro Regio di Parma nel Festival Verdiano 2014. Nell’autunno 2014 è Monterone nel “Rigoletto” in scena al Teatro Pavarotti di Modena e nel Teatro di Trento. A novembre 2014 è Raimondo nella “Lucia di Lammermoor” a Lecco. Il 13 dicembre 2014 debutta Alidoro nella “Cenerentola” di Rossini presso il Teatro di Nichelino. A febbraio 2015 interpreta la parte del Mandarino nella “Turandot” a Novara presso il Teatro Coccia. Sempre nel febbraio 2015 ricopre nuovamente il ruolo di Sparafucile presso il Teatro di Peschiera Borromeo.
Incide la Preghiera del Poeta di Verdi per la manifestazione internazionale EXPO Milano 2015.
A giugno 2015 è lo Zio Bonzo presso il Teatro Regio di Parma.
A novembre 2015 ha debuttato i ruoli di Masetto e Commendatore ne “Il convitato di Pietra” rispettivamente di Pacini e Gazzaniga presso il Teatro di Pisa dove ha partecipato anche ad un Concerto di Gala interpretando l’aria del “Mefistofele” di Arrigo Boito “Son lo Spirito che nega” e il Finale del “Don Giovanni” di Mozart nel ruolo di Don Giovanni. A dicembre 2015 debutta il ruolo di Caporale ne “La paura” di Orazio Sciortino presso il Teatro Coccia di Novara e i ruoli di Geppetto e Mangiaguoco nell’opera “Pinocchio” di Gloria Bruni al Teatro Regio di Parma. A gennaio 2016 è il Duca Alfonso nella “Lucrezia Borgia” di Donizetti in scena al Teatro del Serpente Aureo ad Offida. Nel periodo aprile – maggio 2016 interpreta Alidoro nella “Cenerentola” di Rossini al Teatro Argentina di Roma, al Teatro Regio ed al Teatro Comunale di Treviso. Ad ottobre 2016, durante il festival verdiano del Teatro Regio di Parma, interpreta un deputato fiammingo del “Don Carlo” diretto dal Maestro Daniel Oren.
A dicembre 2016 interpreta il ruolo di Antonio nell’opera in prima mondiale “La Rivale” di Marco Taralli, sotto la direzione del Maestro Matteo Beltrami eseguita presso il Teatro Coccia di Novara, ricevendo ampi consensi di pubblico e critica. Sempre a dicembre esegue il “Requiem” di Mozart in qualità di basso solista a Firenze.
A febbraio 2017 ricopre nuovamente il ruolo di Angelotti presso il Teatro di La Spezia. A marzo 2017 è un carceriere nella “Tosca” andata in scena al Teatro Filarmonico di Verona con la direzione del Maestro Antonino Fogliani.
Nel periodo aprile-maggio 2017 interpreta Sarastro nel “Flauto magico” di Mozart in scena presso il Teatro Argentina di Roma, il Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro San Carlo di Napoli. A maggio 2017 è nuovamente Alidoro presso il teatro La Pergola di Firenze. Nell’agosto 2017 interpreta Colline nella Boheme a Rivergaro; a novembre 2017 ha eseguito la “Messa da Requiem” di Verdi a Siena.
FRANCESCO MARZOLA – Coreografo
Nasce nel 1981 ed inizia a studiare danza alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1995 ottiene una borsa di studio presso la prestigiosa scuola di Ballo della Royal Ballet School di Londra. Conclude la sua formazione professionale diplomandosi nel 2001 alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2002 viene invitato al Monaco Dance Forum dove viene premiato come giovane talento dalla Principessa Carolina di Monaco.
Nel 2001, sotto la direzione di Carla Fracci, entra a far parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma interpretando da subito ruoli solistici in diversi balletti del repertorio classico tradizionale (come “Romeo e Giulietta” cor. J.Cranko, “Il lago dei cigni” cor. G. Samsova, “La bella addormentata” cor. P. Chalmer, “Lo Schiaccianoci” cor. J.Y. Lormeau, “Don Quixote” cor. T. Fayzev, “Giselle” cor. Fracci/Coralli, “La Sylphide” cor. Kehlet/Fracci, “Le Corsaire” cor. V. Khomyakov, “Raymonda” cor. Fracci/Petipa, “Cenerentola” cor. C. Fracci), in quello firmato da Diaghilev per i Ballets Russes (da “La sagra della primavera” nella ricostruzione di Millicent Hodson a “Shéhérazade”, “L’uccello di fuoco” e “Petruška” nelle versioni di Andris Liepa), in balletti storici perduti nel tempo (come “Les Biches” cor. V. Nijinska; “Pulcinella”, “Cappello a tre punte” e “Parade” cor. L. Massine; “La Gitana” cor. P. Chalmer; ecc.) ed in nuove creazioni create dai coreografi: Luc Bouy, Luciano Cannito, Paul Chalmer, Fredy Franzutti, Mario Piazza, Vladimir Vasiliev, Luca Veggetti, Gillian Whittingham, Renato Zanella, Wayne Eagling.
Nel 2010, chiamato da Vladimir Derevianko, lascia Roma per entrare a far parte di MaggioDanza, corpo di ballo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, dove partecipa in qualità di primo ballerino e/o solista ai balletti di repertorio della compagnia: “Coppelia” e “Giselle” cor. E. Polyakov, “Poltrona d’amore” cor. F. Monteverde, “Sechs Stanze” cor. Kyliàn, “The four temperaments” cor. G. Balanchine, “La Sylphide” cor. A. Bournonville, “Selon Désir” cor. A. Foniadakis, “Schiaccianoci” cor G. Mancini, “Carmen” cor. D. Bombana, “Uneven” cor. C. Soto, “Le Spectre de la rose” cor. M. Goecke; ed alle creazioni “Les Noces” cor. A. Foniadakis, “Verklärte Nacht” cor. S. Linke, “Il Lago dei Cigni, ovvero Lo scandalo Cajkovskij” cor. P. Chalmer, “Giselle ou les Willis”, “Mozart per gioco” ed “Anima” cor. G. Mancini, “La Valse” cor. D. Bombana, “Action Point” cor. M. Levaggi.
Nel maggio 2016 viene invitato dalla AEFC e dalla “Federation of Returned Overseas Chinese” in Cina (Beijing, Tianjin, Jiaozhou, Guangzhou, Shenzhen) come danzatore e docente per rappresentare la danza italiana ed incrementare l’interscambio culturale tra i due paesi Nel luglio 2016 viene invitato come primo ballerino ospite ed assistente alla coreografia al “Festival della Valle d’Itria” per la prima mondiale dell’opera “Francesca da Rimini”, regia Pier Luigi Pizzi e coreografia di Gheorghe Iancu.
Nel novembre 2016, chiamato dal maestro Pier Luigi Pizzi, partecipa come ballerino e coreografo alla creazione dell’opera “Nabucco” prodotta dalla Rete Lirica delle Marche; regia, costumi e luci Pier Luigi Pizzi.
Attualmente collabora alla direzione artistica dell’Accademia Veneta di Danza e Balletto, danza come freelance e partecipa a numerosi gala e festival nazionali ed internazionali dove interpreta pas de deux dal repertorio classico e creazioni contemporanee o neoclassiche di coreografi italiani come Massimo Moricone, Marco Pelle, Amedeo Amodio.