GENOVA: Il cappello di paglia di Firenze – Nino Rota, 13 dicembre 2024 a cura di Silvia Campana
IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
Farsa musicale in quattro atti di Nino Rota
Libretto proprio e di Ernesta Rinaldi
dalla commedia Un chapeau de paille d’Italie
di Eugène Labiche e Marc Michel
Direttore Giampaolo Bisanti
Regia Damiano Michieletto
Personaggi e Interpreti:
- Fadinard Marco Ciaponi
- Nonancourt Nicola Ulivieri
- Beaupertuis/Emilio Paolo Bordogna
- Lo zio Vezinet Didier Pieri
- Felice Gianluca Moro
- Achille di Rosalba/Una guardia Blagoj Nacoski
- Un caporale delle guardie Franco Rios Castro
- Elena Benedetta Torre
- Anaide Giulia Bolcato
- La modista Marika Colasanto
- La Baronessa di Champigny Sonia Ganassi
- Minardi Federico Mazzucco
Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del coro Claudio Marino Moretti
Scene Paolo Fantin
Costumi Silvia Aymonino
Luci Luciano Novelli
Nuova versione dell’allestimento della
Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova
in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège
Teatro Carlo Felice, 13 dicembre 2024
Un vero successo ha accolto al Teatro Carlo Felice di Genova Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota, nella ripresa dell’allestimento che, già nel 2007, Damiano Michieletto aveva ideato per quegli spazi.
Il regista veneziano mette qui al servizio della partitura la sua arguta professionalità attraverso un semplice impianto scenico inquadrato da un gioco di pareti e porte che, col solo ingegnoso meccanismo rotatorio o di apertura e chiusura, accompagnano il complicato meccanismo teatrale da vero vaudeville che si svolge in palcoscenico.
Senza soffermarsi su inutili gags il lavoro di Michieletto si concentra qui invece su quanto e come questa partitura trovi la sua frizzante vivacità nel semplice contrasto dei caratteri, che l’efficace gioco drammaturgico si limita a mettere in evidenza. Così ogni personaggio appare tratteggiato a china con felice guizzo caricaturale, sempre orientato all’approfondimento dei chiaroscuri piuttosto che alla pesante marcatura dei contorni.
Un assai affascinante lavoro che, svolto in sinergia con Paolo Fantin alle scene ed a Silvia Aymonino ai costumi, ha contribuito a rendere ancor più teatralmente efficace quest’opera di Nino Rota, che sta godendo finalmente ad oggi di una sua giusta rivalutazione.
Perfettamente in linea con i loro personaggi, a cui davano una corretta e brillante caratterizzazione, si muovevano gli artisti in palcoscenico.
Marco Ciaponi, mediante la bella vocalità (sempre più matura ed espressiva) ben interpretava il gioviale carattere di Fadinard riuscendo a ben connotarne la personalità attraverso un giusto uso del fraseggio che ben vi sottolineava vitalità ed energia.
Molto bene anche Benedetta Torre quale fragile ed ingenua Elena, personaggio che ha delineato con efficacia grazie al suo strumento vocale sempre più maturo e di tutto rispetto.
Nicola Ulivieri ha convinto sia vocalmente che scenicamente quale Nonancourt (che con la sua esasperante apprensione è certo uno dei fulcri comici della pièce) cesellandone le caratteristiche con distinto e raffinato umorismo.
Poliedrico e disinvolto si poneva Paolo Bordogna nel doppio ruolo di Beaupertuis ed Emilio, che caratterizzava con irresistibile vis comica e misurata quanto carismatica teatralità.
Sonia Ganassi quale Baronessa di Champigny ne delineava un gustoso ritratto impostato su di una teatralità vincente ed estremamente espressiva.
Molto bene anche Giulia Bolcato come Anaide e Didier Pieri impegnato quale zio Vezinet.
Completavano correttamente il cast Gianluca Moro (Felice), Blagoj Nacoski (Achille di Rosalba/ Una guardia), Franco Rios Castro (Un caporale delle guardie), Marika Colasanto (La modista) e Federico Mazzucco (Minardi).
Molto raffinata la direzione di Giampaolo Bisanti che donava giusto brio ed omogeneità alla partitura mettendone altresì in evidenza gli aspetti più innovative ed elaborati.
Grande successo di pubblico per tutti gli interpreti ed il Direttore.
Silvia Campana