PIACENZA: Il barbiere di Siviglia di Rossini su Opera Streaming
Dal Teatro Municipale di Piacenza
Il barbiere di Siviglia di Rossini su Opera Streaming
domenica 20 dicembre alle 15:30
Nel cast Giuseppina Bridelli, Roberto de Candia
Manuel Amati e Marco Filippo Romano
Il Teatro Municipale di Piacenza non si ferma: nonostante la chiusura al
pubblico imposta dalle misure per il contenimento della pandemia, sceglie di
proporre in streaming la produzione de Il barbiere di Siviglia di Gioachino
Rossini. Lo spettacolo, registrato a porte chiuse in questi giorni al Teatro
Municipale con la massima attenzione alle norme per la sicurezza sanitaria
di artisti e maestranze, sarà messo in onda in streaming première domenica
20 dicembre alle 15:30, gratuitamente e in tutto il mondo su Youtube, grazie
al supporto di Opera Streaming, primo portale regionale dedicato alla
trasmissione dell’opera lirica, dove poi resterà visibile anche
successivamente.
Nel periodo tradizionalmente dedicato all’inaugurazione della Stagione
Lirica piacentina, il celebre titolo rossiniano, coproduzione della
Fondazione Teatro Regio di Parma e della Fondazione Teatri di Piacenza, sarà
portato in scena nel classico ed elegante allestimento firmato nel 2005 per
il Regio di Parma dal Maestro della regia Beppe De Tomasi, ripreso da Renato
Bonajuto, che descrive così il suo lavoro rivisto alla luce delle regole
anti-Covid: “Un nuovo modo al quale gli interpreti di questa compagnia
dinamica si sono prestati con professionalità ed entusiasmo – spiega
Bonajuto nelle note di regia – mettendosi in gioco, sperimentando nuove
soluzioni, nuovi linguaggi che arrivassero al pubblico anche attraverso il
nuovo strumento tecnologico dello streaming, rispettando il carattere comico
voluto dal compositore”.
Maestro concertatore e direttore sarà Nikolas Nägele, Kapellmeister alla
Deutsche Oper di Berlino, alla guida dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna
Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da
Corrado Casati.
Nuovo cast in cui brillano giovanissimi cantanti e specialisti del
repertorio rossiniano: il tenore ventitreenne Manuel Amati (Conte
D’Almaviva), il mezzosoprano Giuseppina Bridelli al debutto nel ruolo di
Rosina, che fa ritorno al Municipale dopo Aci, Galatea e Polifemo di Händel,
il baritono dalla carriera internazionale Roberto de Candia (Figaro) il
baritono Marco Filippo Romano (Don Bartolo), altro gradito ritorno al
Municipale dopo La Cenerentola e La forza del destino, così come quello del
basso Mattia Denti (Don Basilio), piacentino come Stefania Ferrari (Berta),
Simone Tansini (Ufficiale) e la stessa Bridelli, nel segno della continua
attenzione agli artisti del territorio, e il baritono Francesco Cascione
(Fiorello). Le scene sono firmate da Poppi Ranchetti, i costumi da Artemio
Cabassi e le luci da Michele Cremona.
Composta per il Teatro Argentina di Roma nel 1816, l’opera è ispirata alla
commedia Le Barbier de Séville ou La prècaution inutile di Pierre-Augustin
Caron de Beaumarchais, già messa in musica trentaquattro anni prima da
Giovanni Paisiello. Forse proprio ai pregiudizi dei sostenitori di
Paisiello, si devono le contestazioni che la accolsero al debutto. Il
fallimento durò però un solo giorno: già dopo la prima, il successo
dell’opera crebbe vorticosamente e nel giro di pochi anni fu rappresentata
in tutta Europa. La fortuna non ha mai conosciuto arresti, decretando Il
barbiere di Siviglia l’opera del genere buffo più conosciuta e
rappresentata.