VERONA: Il barbiere di Siviglia – Gioachino Rossini, 22 luglio 2023 a cura di Silvia Campana
Il barbiere di Siviglia
opera buffa di Gioachino Rossini in due atti
su libretto di Cesare Sterbini
tratto dalla commedia omonima francese di Pierre Beaumarchais
Direttore Alessandro Bonato
Regia, Scene, Costumi e Luci Hugo De Ana
Personaggi e Interpreti:
- Il conte d’Almaviva Antonino Siragusa
- Don Bartolo Alessandro Corbelli
- Rosina Marina Viotti
- Figaro Nicola Alaimo
- Don Basilio Michele Pertusi
- Berta Marianna Mappa
- Fiorello – Ambrogio Nicolò Ceriani
Coreografia Leda Lojodice
Arena di Verona, 22 luglio 2023
In modo sempre suggestivo e sospeso in un raffinato equilibrio nonsense che riduce ogni gesto in musica, si è svolta l’ultima recita de “Il Barbiere di Siviglia“ con la regia d Hugo De Ana che, come praticamente ogni sera in questa davvero vocalmente diversificata stagione areniana, rispetto alla Première contemplava un nutrito cambio nel cast.
A mutare erano infatti i tre caratteri centrali del melodramma: Figaro, Rosina e Don Bartolo.
Nicola Alaimo ha interpretato il suo factotum a tutto tondo ben cesellandolo musicalmente e contribuendo ad arricchire il personaggio con una recitazione raffinata, sorniona ed ammiccante che, pur con qualche eccessiva deriva caricaturale (purtroppo il fil rouge, anzi noir, della recita…), ha conservato sempre nobile equilibrio e vincente teatralità. Così il carattere di Figaro è emerso in tutta la sua carismatica simpatia ed in breve è giunto a catturare il pubblico, coinvolgendolo nelle sue sempre pirotecniche trovate. Un’ottima interpretazione complessiva dunque che non necessiterebbe di alcuna forzatura caricaturale per emergere al meglio.
Marina Viotti (al suo debutto in Arena) è dotata di una vocalità molto interessante, dal colore brunito e dall’ampia e bella timbrica che le ha permesso di tratteggiare con disinvoltura un profilo di Rosina divertente ed attuale. Proprio per questo però le derive caricaturali inserite sono parse troppe ed eccessive ed hanno incrostato con vetuste polveri (evidentemente non ancora dimenticate) un’interpretazione diversamente molto interessante e teatralmente ben scolpita.
L’Arena può certo giustificare alcune libertà interpretative ma queste non dovrebbero mai prendere il sopravvento, specie in artisti di livello.
Questo discorso (che vale come già sopra accennato per tutti gli interpreti) trovava la sua massima espressione nel Don Bartolo interpretato con solido mestiere da Alessandro Corbelli: il cantante ha infatti rischiato di compromettere la sua interessante interpretazione con una rete fittissima di controscene che alla fine hanno appesantito il suo personaggio che risultava nel complesso invece assai ben delineato.
Coinvolto in questa lettura anche il cast già ascoltato alla Première: il sempre professionale Antonino Siragusa, l’autorevole Basilio di Michele Pertusi e l’irresistibile Berta di Marianna Mappa.
Davvero un peccato perché alla recita avrebbe giovato, data la qualità degli interpreti e la sempre misurata ed approfondita lettura di Alessandro Bonato, un maggior equilibrio teatrale; resta comunque il fatto che Rossini (fatto ad un certo livello) sembra particolarmente amato dal pubblico areniano ed anche su questo ci si dovrebbe interrogare.
Arena gremitissima ed applausi per tutti gli interpreti (ovazioni ad Alaimo) ed il Direttore.
Silvia Campana