BOLOGNA: Mirandolina – Bohuslava Martinů, 15 gennaio 2023 a cura di Silvia Campana
MIRANDOLINA
Bohuslav Martinů
Direttore Oksana Lyniv
Mise en éspace Gianmaria Aliverta
Personaggi e Interpreti:
- Mirandolina Olga Dyadiv
- Fabrizio Leonardo Cortellazzi
- Cavaliere di Ripafratta Omar Montanari
- Marchese di Forlimpopoli Simone Alberghini
- Ortensia Giulia Della Peruta
- Dejanira Aloisa Aisemberg
- Il conte d’Albafiorita Andrea Schifaudo
- Servitore del cavaliere Hauro Kawakami
ATTORI
Alessandro Pasini
Filippo Gonnella
Nuova Produzione del TCBO
OPERA IN FORMA SEMISCENICA
Bologna, 15 gennaio 2023
Che l’Emilia-Romagna sia una regione, pur con mille distinguo al suo interno, coerente e vivacissima quanto sempre partecipe nei confronti di ciò che avviene al suo interno, e non solo, è risaputo e ben lo dimostra infatti la pronta risposta data al titolo scelto dall’Ente felsineo quale anteprima della stagione teatrale 2023/2024 che sancirà il suo trasferimento (a causa di lavori di restauro che dovrebbero protrarsi per circa tre anni e mezzo) negli spazi dell’Europauditorium in piazza della Costituzione.
Alla rappresentazione di Mirandolina di B. Martinů (1890-1959) nello storico e centralissimo auditorium Manzoni (assai ben ristrutturato nel 2003 attraverso un bilanciato restauro che ha totalmente rinnovato in modo funzionale gli eleganti spazi déco) si presentava infatti un pubblico numeroso e vivace, a testimonianza di quel forte legame teatro/ territorio ad oggi sempre più raro e prezioso.
Nonostante il Teatro Comunale di Bologna abbia scelto per questo suo nuovo allestimento la forma semiscenica, l’agile impostazione ideata dal regista Gianmaria Aliverta (che già aveva curato una produzione dell’opera nel 2016 per il Teatro La Fenice) si è rivelata immediato volano per un gioco attoriale costantemente dinamico e vincente.
Potendo contare su un cast di abili e provati professionisti, Aliverta ha puntato infatti sulla complicità creando, in totale sinergia con loro, un’atmosfera (unici elementi presenti in palcoscenico due chaise longue, una vasca da bagno e poco altro) fluida e coerente, basata sull’approfondita caratterizzazione dei personaggi, ognuno delineato con grande misura ed attenzione teatrale.
Così il dramma si è dipanato con lineare semplicità ed ogni singolo tratto del libretto (ad esempio il duettino Mirandolina-Fabrizio del I Atto) si è trasformato in divertente siparietto atto a fare intendere al pubblico (difatti divertito e partecipe) il mood dello spettacolo.
Davvero un ottimo lavoro dunque che, basandosi sul solo supporto di una buona idea e di una sua intelligente realizzazione drammaturgica, oltre ad esaltare la partitura di Martinů è giunto a trasmetterla in platea con un’ironia non priva di una punta di sarcasmo.
La Mirandolina briosa e disinvolta tratteggiata da Olga Dyadiv, grazie ad una vocalità nel suo complesso interessante, veniva corteggiata da una pletora di amanti tutti brillantemente interpretati. Leonardo Cortellazzi è risultato perfettamente a suo agio nei panni del timido e fidato Fabrizio così come Simone Alberghini ha donato la sua classe interpretativa al marchese di Forlimpopoli e Andrea Schifaudo non si è certo risparmiato nel caricaturare, ma con giusta misura, il conte di Albafiorita; molto particolare e quasi fuori dagli schemi si è rivelata l’ottima interpretazione del cavaliere di Ripafratta da parte di Omar Montanari, sfumata a tratti anche da un’ombra crepuscolare.
Molto bene anche Giulia Della Peruta (Ortensia), Aloisa Aisemberg (Dejanira), Haruo Kawakami (il servitore del Cavaliere) ed i due attori Alessandro Pasini (anche assistente alla regia) e Filippo Gonnella.
Oksana Lyniv ha diretto con grande energia e polso fermo l’orchestra del teatro Comunale di Bologna, facendo brillare con giusto gusto e misura l’interessante partitura che Martinů trasse dal celebre capolavoro goldoniano.
Sala gremita in ogni ordine di posti e numerosi applausi e chiamate per interpreti e Direttore.
Silvia Campana