CAGLIARI: Carmina Burana – Carl Orff, 5 luglio 2022 a cura di Loredana Atzei
Carl Orff
Carmina Burana
cantiones profanae per soli, coro, coro di voci bianche e orchestra
direttore Alessio Allegrini
Interpreti:
soprano Ilaria Vanacore
tenore Christian Collìa
baritono Leon Kim
maestro del coro Giovanni Andreoli
maestro del coro di voci bianche Francesco Marceddu
Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari
Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari
Teatro Lirico di Cagliari, 5 luglio 2022
Carl Orff riesce là dove hanno fallito Verdi, Donizetti e persino il verismo di Leoncavallo: I Carmina Burana riempiono il teatro di Cagliari.
Complice certamente una politica del Teatro che in questa occasione più di altre ha puntato a raggiungere il grande pubblico, con biglietti dal prezzo accessibile, dando così l’occasione a molti di avvicinarsi a quest’arte sublime.
Rimane indubbio comunque che quest’opera, nel suo riportare in vita melodie e suggestioni medievali, ha in se un qualcosa di magico capace di irretire e attirare gli spettatori.
Composta dal musicista tedesco Carl Orff tra il 1935 e 1936, ha origine dal ritrovamento nel Monastero di San Benedetto in Alta Baviera di una raccolta di poemi medievali risalenti al 1300 d.C.
In essi erano presenti anche delle miniature capaci di sollecitare l’immaginazione.
In qualche caso i testi erano accompagnati da notazioni musicali che però, all’epoca di Orff, non era possibile decifrare.
Tuttavia, attratto dalla grande varietà di argomenti, trattati dai Clerici vagantes e dai goliardi, decise di musicarne alcuni.
Compone così 24 brani che incantano e stordiscono con una potenza oscura e con un fascino arcano da cui tutti sono conquistati. Tanto gli spettatori quanto gli artisti stessi.
Con la Direzione concentrata e vigorosa del Maestro Alessio Allegrini la sala viene avvolta da sonorità fluide, arcaiche, misteriose, in cui si intreccia il ritmo incalzante delle percussioni fino a raggiungere l’apice musicale in un crescendo che entusiasma.
Ancora una conferma di grande bravura per il Coro del lirico di Cagliari Diretto da Giovanni Andreoli che si dimostra in perfetta sintonia con l’ orchestra.
Il brano “O fortuna” che apre la serata infiamma la platea.
Noto universalmente grazie al regista John Boorman che nel 1981 lo ha utilizzato nella colonna sonora del film “Excalibur”, è capace di catapultarci immediatamente in un passato magico e mitico.
Il risultato è assicurato. La sala esplode in un applauso fragoroso.
Buona la prova del baritono Leon Kim che unisce al timbro caldo una bella presenza scenica e una discreta varietà interpretativa. Molto bella l’aria Estuans interius ira vehementi, preceduta da un attacco orchestrale di forte impatto capace di far saltare lo spettatore sulla sedia.
Ugualmente pregevole l’esecuzione del tenore Christian Collia che offre grande musicalità nella tragica parodia del cigno arrosto, “Olim Lacus Colueram”. Un lamento bizzarro inframmezzato dai commenti pungenti della parte maschile, Bassi e Tenori, del coro.
Il Soprano Ilaria Vanacore ci regala un’esecuzione estatica nell’aria “In trutina mentis dubia”. Voce limpida, cristallina, non ampissima ma molto espressiva, emozionante ed armoniosa. Capace di pianissimi sostenuti a lungo e sempre udibili fino all’ultima nota.
Da sottolineare la presenza del Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sotto la guida del Maestro Francesco Marceddu.
Dopo aver affrontato l’elegia alla Primavera, aver cantato le lodi al vino e alla lussuria, ed essersi beati nel lirismo dei canti d’amore appartenenti alla raccolta dei Carmina amatoria, il coro, come la ruota che appare nelle miniature medievali e che rappresenta la sorte, ritorna sui suoi passi e conclude con il brano iniziale: “Fortuna imperatrix mundi”.
Il risultato è una serata riuscitissima conclusa tra gli applausi di un pubblico caloroso ed elettrizzato, in un teatro finalmente pieno.
Loredana Atzei