COLONIA: La Cenerentola – Gioachino Rossini, 17 dicembre 2022 a cura di Bertha Dietrich
Gioachino Rossini
LA CENERENTOLA
Direttore Matteo Beltrami
Regia Cecilia Ligorio
Personaggi e Intepreti:
- Angelina Adriana Bastidas Gamboa
- Don Ramiro Pablo Martinez
- Dandini Wolfgang Stefan Schwaiger
- Don Magnifico Omar Montanari
- Clorinda Jennifer Zein
- Tisbe Charlotte Quadt
- Alidoro Christoph Seidl
Coreografie Daisy Ransom Phillips
Scene Gregorio Zurla
Costumi Vera Pierantoni Giua
Luci Marco Giusti
Maestro del Coro Rustam Samedov
Drammaturgia Stephan Steinmetz
Coro CHOR DER OPER KÖLN
Orchestra GÜRZENICH-ORCHESTER KÖLN
Oper Köln, 17 dicembre 2022
“Rapirai tutti i cuori” questo profetizza Alidoro ad Angelina e così è stato: La cenerentola di Rossini ha conquistato il pubblico dell’Oper Köln che ha riservato agli interpreti applausi a scena aperta e standing ovation finale.
Cecilia Ligorio, regista di questa nuova produzione, ambienta la vicenda sul finire degli anni 30 del secolo scorso; il suo konzept parte proprio da una frase della protagonista: “Un’ora sola portatemi a ballare”. Questo è il suo desiderio, prima negato dal patrigno e poi esaudito da Alidoro, che la condurrà non al palazzo del principe ma all’interno di un musical dove finalmente, come una novella Ginger Rogers, ammalierà tutti i presenti a passo di danza e peripezie canore. L’idea è coerente, lo spettacolo funzionale e i personaggi ben delineati. Ligorio cura nei minimi particolari i movimenti sia dei singoli interpreti sia delle masse. Eleganti e glamour la scenografia di Gregorio Zurla, i costumi di Vera Pierantoni Giua e la coreografie di Daisy Ransom Phillips.
Note assai liete anche sul versante musicale: La Guerzenich Orchestra fornisce una prova maiuscola in quanto a precisione, brillantezza e duttilità. Archi sempre impeccabili anche quando i tempi si fanno serrati e ottimi i soli degli strumenti a fiato. Il maestro Matteo Beltrami offre una lettura fresca, scattante, molto personale ma anche stilisticamente pertinente grazie a cadenze e variazioni. Il direttore, evidentemente a suo agio nel repertorio rossiniano, ottiene dalla compagine orchestrale un suono trasparente, italiano, garantisce un aplomb perfetto in tutti i difficilissimi concertati e guida con perizia i cantanti.
Benissimo anche il Coro dell’Opera di Colonia che canta con pronuncia impeccabile e soprattutto recita per tutta la durata dell’opera con grande mestiere, divertendosi e facendo divertire il pubblico.
Adriana Bastidas Gamboa è una Angelina dal colore caldo, volume discreto, agilità sgranate e gli acuti svettanti. Il rondò finale è cantato con omogeneità di registri e una facilità davvero invidiabili! Al netto di un breve momento di intonazione perfettibile, Il Principe Ramiro di Pablo Martinez sfoggia presenza e fraseggio nobile, voce dotata di morbidezza nei cantabili e squillo in acuto. Wolfgang Stefan Schwaiger è un Dandini giovane, fresco dal colore chiaro che possiede agilità inappuntabili e una recitazione spigliata.
Mattatore della serata è il Don Magnifico di Omar Montanari, che racchiude in sé tutti i pregi dei grandi bassi buffi del passato (sillabato, cesello del fraseggio e tempi comici perfetti) uniti finalmente a una voce dal timbro e volume appropriato. Istrionico, graffiante, mai banale è un patrigno snob e alcolista e la sua aria della cantina è da manuale!
Christoph Seidl, Alidoro, nonostante sia una voce adatta a un repertorio più drammatico, riesce a venire a capo di una delle arie più temibili del repertorio rossiniano. Jennifer Zein e Charlotte Quadt, rispettivamente Clorinda e Tisbe, sono due sorellastre divertentissime e tutto pepe, a cui vengono richiesti una recitazione impegnativa da parte della regista e virtuosismo vocale da parte del direttore che non risparmia loro variazioni e abbellimenti.
Probabilmente, grazie alla presenza di una regista e di un direttore italiani, si è notata, infine, una pronuncia particolarmente curata da parte di un cast pressoché composto da stranieri: finalmente i recitativi sono risultati comprensibili, coerenti e “recitati” con le giuste intenzioni e non buttati via come si sente quasi ovunque oltralpe. Insomma una Cenerentola di altissimo livello e ben riuscita sotto tutti i punti di vista.
A fine serata, come già scritto, il pubblico ha riservato applausi calorosi per tutti con punte di entusiasmo per Montanari, Beltrami e il team creativo.
Bertha Dietrich