The Medium, opera drammatica in due atti, composta da Gian Carlo Menotti su libretto di sua realizzazione. Lo stesso Menotti ne fece una versione in lingua italiana intitolata

La medium

Direttore d’orchestra Cesare Della Sciucca

Regia Cesare Scarton

Personaggi e Interpreti:

• Monica Sabrina Sanza
• Toby (mimo) Andrea Sorrentino
• Madama Flora (Baba) Manuela Custer
• Signora Gobineau Lucia Filaci
• Signor Gobineau Stefano Marchisio
• Signora Nolan Angela Schisano

Scene Michele Della Cioppa

Costumi Anna Biagiotti

Luci Andrea Tocchio

Assistente alla regia Silvia Alù

 Orchestra del Luglio Musicale Trapanese

In coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e la Fondazione Flavio Vespasiano – Reate Festival

Il mio primo incontro con La medium, o meglio con The medium nella prima e più musicale versione in lingua inglese fu nel 2011 (ricorreva il centenario dalla nascita del compositore) a Cadegliano Viconago (casa natia dell’autore) in occasione della nascita del Cadegliano Festival – Piccola Spoleto che valse il conferimento della Medaglia di Rappresentanza per mano dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nell’imponente tensiostruttura andava in scena una rappresentazione vicina agli intenti del compositore. Direttore l’argentino Marco Seco che ne diede una lettura appassionata, protagonista il mezzosoprano Sofia Janelidze.

visione in streaming, 1 novembre 2021

The medium è la probabile figlia di un sentire tutto americano ed erede di credenze in cui probabilmente ancora aleggiavano personaggi come Madame Blavatsky. L’opera, commissionata dalla Columbia Univerity, vide la luce l’8 maggio del 1946 quando venne rappresentata in prima mondiale insieme a The Telephone al Heckscher Theater di New York. Solo successivamente lo stesso autore ne tradurrà il testo in italiano. Menotti fu oltre che compositore, librettista di tutte le sue opere, delle quali curò anche le regie. Nel 1951 venne girato un film, sempre sotto la sua regia e le sue sceneggiature, che venne presentato lo stesso anno alla Mostra di Venezia e quello successivo al Festival di Cannes.

La medium – seduta spiritica – ph Andrea Rossi

È dunque lo stesso autore, che per la sua contemporaneità, ne determina la natura cinematografica e che in qualche modo ci spinge a rendere conto della coproduzione tra Luglio Musicale Trapanese, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e la Fondazione Flavio Vespasiano – Reate Festival, per lo streaming ora disponibile su www.ontheatre.tv .

Sullo stesso sito si legge quanto segue: “La genesi dell’opera si riallaccia a un’esperienza realmente vissuta nel 1936 dal compositore e dall’amico (aggiungerei compagno per lungo tempo) Samuel Barber che, invitati a cena da una nobildonna inglese, parteciparono a una seduta spiritica organizzata dalla loro ospite per evocare la figlia morta adolescente”. Un’affermazione che ben si presta alla notte di Halloween, data scelta per andare on-line con il thriller di Menotti.

La regia è quella di Cesare Scarton, di facile lettura, presenta alcune alterazioni rispetto alle volontà dell’autore che vedeva Madame Flora quale violenta e alcolizzata, piuttosto che avulsa all’uso di tranquillanti. Risulta assente il teatrino delle marionette in cui Toby trova la morte raggiunto dai colpi di arma da fuoco esplosi dalla veggente in preda al panico ed al delirio. Anche la scena unica di Michele Della Cioppa è asettica e si discosta notevolmente dalle aspettative dell’immaginario collettivo che vorrebbe un tavolino rotondo attorno al quale gli astanti uniscono le mani nell’atto di evocare i morti, in vece di un imponente rettangolare tronfio su di un improbabile rialzo esagonale. Tre separiette a tutta altezza si prestano alla visione delle altre stanze in trasparenza. Sullo sfondo un motivo difficilmente leggibile, forse un quadro astrale? Anna Biagiotti è la responsabile dei costumi, anche questi belli e semplici, ma ben lungi dalle aspettative. Le luci sono ottimamente calibrate da Andrea Tocchio.

La medium – seduta spiritica – ph Andrea Rossi

La rappresentazione risulta complessivamente piacevole e godibile, ma non si vede la ragione per apportare correzioni ad un prodotto ancora fresco, se non quella di voler apporre il proprio “marchio di fabbrica” su di un’opera che certo non soffre di vecchiaia o delle troppo ripetute ed assidue rappresentazioni, non così tante e tali da poter dire che abbia stancato.

Molto bene il versante musicale a partire dalla direzione precisa del giovane Maestro Cesare Della Sciucca; una conoscenza che nell’approfondire si prova solo piacere. Non più solo una promessa ma una realtà oggettiva che speriamo presto di veder impegnata nell’esecuzione dei più grandi titoli di repertorio. Molto bene l’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese che dall’estate appena trascorsa stiamo vedendo crescere rapidamente. Bella l’interpretazione scenica del soprano Sabrina Sanza che seguiamo con interesse fin dal primo incontro in cui vinse il Premio della Critica nella IX Edizione del Concorso Salice d’Oro (Presidente Giovanna Lomazzi) del quale da alcuni anni ci siamo presi carico; buona timbrica, bella voce e tecnicamente solida. Molto bene nei pur brevi interventi la Signora Gobineau del soprano Lucia Filaci, il Signor Gobineau del baritono Stefano Marchisio altro artista dalle interessantissime doti che stiamo seguendo con affetto e particolare interesse sin dai tempi del Viaggio a Reims del Coccia di Novara, e bene la Signora Nolan del mezzosoprano Angela Schisano. Infine la protagonista indiscussa, l’affermato contralto novarese Manuela Custer nella parte di Madama Flora – Baba. Siamo ad un livello in cui non si presta più particolare attenzione all’aspetto vocale; ci troviamo al cospetto di un’artista di gran vaglia  capace di imprimere notevole spessore e credibilità al personaggio. Resta solo da render conto del mimo Andrea Sorrentino che si destreggia con sagacia nel ruolo del muto Toby.

Manca il riscontro del pubblico che invitiamo alla visione, e perché no, ad esprimersi in merito sulla nostra pagina https://www.facebook.com/iteatridellest, o privatamente via mail a redazione@iteatridellest.com

Roberto Cucchi