MILANO: concerto giovani allievi in via Mantegna 21 dicembre 2016
Ogni tanto ripenso alle scene del film horror di Dario Argento “profondo rosso”. La polizia interroga il musicista chiedendogli che lavoro fa, “il pianista” risponde. “Si ma, di mestiere cosa fa veramente?”, lo incalza l’ispettore. “Sono un musicista, suono il piano”, risponde. In conclusione l’ispettore: “sicché un vero mestiere non ce l’ha!”. Lo so, è piuttosto insolito tirare in ballo un titolo horror in questo frangente, ma paradossalmente, e ad una quarantina d’anni dall’uscita di quella pellicola, conversazioni come questa serpeggiano ancora nella vita reale di ogni giorno. Nel bel Paese, l’Italia, quello che è conosciuto nel mondo più che per ogni altra cosa per il ricco patrimonio artistico, esiste ancora la tendenza a pensare che l’artista non sia un vero mestiere, ma più un qualcosa di contorno, un hobby. Proviamo per un solo istante a pensare a che cosa sarebbero le nostre vite d’ogni giorno senza l’arte. Pensiamo a un mondo privato del bello dei monumenti, delle tele dipinte, del cinema e della musica. Certo, diranno i genitori, ma quale futuro possiamo garantire ai nostri figli se decidessimo di aiutarli nell’intraprendere una carriera artistica? Vero! In passato forse, non oggi che un futuro professionale non sarebbe garantibile in nessun campo. La verità è che oggi più che mai, raggiunge il successo chi davvero si impegna, ci crede e dimostra talento, questo in qualsiasi campo, quindi perché non tentare di veder realizzato un sogno?
Occorrono coraggio e anche una buona dose di sacrificio e abnegazione, ma alla fine i risultati arrivano. Piccole realtà come il concerto di questa sera, organizzato dal M°Sebastiano Piumelli per i suoi allievi presso la Scuola Elementare di via Mantegna a Milano , sono un buon inizio e un’occasione per individuare e avviare giovani talenti in erba trai quali potrebbe anche trovarsi una futura personalità di successo. Ma se anche così non fosse, ben vengano tutte queste iniziative extrascolastiche, perché l’educazione musicale, oltre a rappresentare una vera e propria disciplina, è qualcosa che li accompagnerà per tutta la vita. Gli sarà vicina nei momenti di gioia così come in quelli di sconforto. Si potrebbe aprire tutta una grande parentesi su come dovrebbe essere l’istituzione scolastica ad occuparsene direttamente e con maggiore professionalità, ma rischieremmo di guastare gli animi in questo evento prenatalizio.
Sia la musica dunque, come linguaggio universale di aggregazione sociale, dove le differenze etniche non esistono o esistono solo per essere apprezzate. La musica come mezzo per esprimere gioia, passione, amore o dolore trasmettendo le emozioni nel modo più efficace ed intimo mai conosciuto dall’animo umano. La musica per mettere insieme chi la suona con chi la canta e con chi la ascolta, e che certamente la ripeterà portando con sé il messaggio recepito.
Veniamo ora alle dolenti note, ossia alla vera natura di questo sito di informazione: la critica! Niente paura, saremo buoni e affettuosi, ancor più di quanto lo siamo con i professionisti già avviati a carriere mondiali. Abbiamo ascoltato giovanissimi “gattonare” sugli ottantotto tasti e mostrare di aver appreso i primi rudimenti, adolescenti cimentarsi in brani di classica di autori come Beethoveen, Mozart, Chopin, Bach e altri che sarebbe troppo tedioso elencare qui. Certo la tensione nell’esibirsi dinnanzi ad un pubblico di un centinaio di persone avrà sicuramente influito quale causa dei molti errori, non per questo ho però notato mancanza di concentrazione. In conclusione vorrei solo dire a quei genitori che investono tempo e denaro in questo tipo di attività, bravi… andate avanti così! E ai ragazzi di impegnarsi, soprattutto laddove incontrano qualche difficoltà perché il successo appartiene a chi trova sempre un buon motivo per superare sé stesso.
Tra tutti si sono distinti (al fine di proteggere l’identità dei minori citerò solo il nome di battesimo e la prima lettera iniziale del cognome): Simone B., Jacopo T., Luca C. e la giovanissima cantante Emilia K. Hanno partecipato: Marina T., Viola F., Victoria B., Simone B., Leda M., Alessandro P., Alessia M.M., Juris V., Lara B., Anita K., Gabriel A.d.S., Nicole O., Anita G., Marta M., Ettore P., Giovanni G., Alice B., Emma C., Sara M., Sonia T., Jacopo T., Kelly C.R., Konrad B., Loris E., Michele T., Enrico T., Emilia K., Luca C., e tutti gli altri adulti compresi.