NAPOLI – Teatro di San Carlo – La vedova allegra di Franz Lehár per 11 recite dal 22 gennaio al 3 febbraio 2016
Comunicato Stampa
La vedova allegra di Franz Lehár
al Teatro di San Carlo
per 11 recite dal 22 gennaio al 3 febbraio 2016
secondo titolo operistico del cartellone the golden stage 20XV/20XVI
un’operetta, un classico noto ed amato,
imperdibile per il periodo di Carnevale
Direttore: Alfred Eschwé
Regia: Federico Tiezzi (Regista assistente Francesco Torrigiani)
Personaggi e Iterpreti:
- Il barone Mirko Zeta: Bruno Praticò (22, 23, 26, 28, 30, 31 gennaio e 2 febbraio), Filippo Morace (24, 27, 29 gennaio e 3 febbraio)
- Valencienne: Valentina Farcas (22, 26, 28, 31 gennaio e 3 febbraio), Annamaria Sarra (23, 27, 30 gennaio e 2 febbraio) / Valeria Esposito (24 e 29 gennaio)
- Il conte Danilo Danilowitsch: Markus Werba (22, 24, 26, 28, 31 gennaio e 2, 3 febbraio), Marco Di Sapia (23, 27, 29 e 30 gennaio)
- Hanna Glawari: Carmela Remigio (22, 23, 26, 28, 30, 31 gennaio e 2 febbraio), Maria Pia Piscitelli (24, 27, 29 gennaio e 3 febbraio)
- Camille de Rossillon: Bernhard Berchtold (22, 23, 26, 28, 30, 31 gennaio e 2 gennaio), Andrea Giovannini (24, 27, 29 gennaio e 3 febbraio)
- Il visconte Cascada: Domenico Colaianni
- Roul de St-Brioche: Enzo Peroni
- Bogdanowitsch: Matteo Ferrara
- Sylviane: Francesca Martini
- Kromow: Donato Di Gioia
- Olga: Miriam Artiaco
- Pritschitsch: Dario Giorgelè
- Praskowia: Lara Lagni
Con la partecipazione di Peppe Barra nel ruolo di Njegus
Scene: Edoardo Sanchi
Costumi: Giovanna Buzzi
Coreografia: Lienz Chang
Luci: Gianni Pollini
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Allestimento realizzato dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste in coproduzione con la Fondazione Carlo Felice di Genova, la Fondazione teatro di San Carlo di Napoli, la Fondazione Arena di Verona.
Ritorna per 11 recite, da venerdì 22 gennaio a mercoledì 3 febbraio, La vedova allegra, operetta composta da Franz Lehár nel 1905, nel felice allestimento del 2010 per la regia di Federico Tiezzi, co -prodotto dal Teatro di San Carlo con il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Carlo Felice di Genova e l’Arena di Verona, ripreso, in quest’occasione, da Francesco Torrigiani; sul podio Alfred Eschwé e per l’ultima recita Maurizio Agostini (mercoledì 3 febbraio), a dirigere i complessi artistici del Massimo napoletano e un cast di grandi interpreti: nel ruolo del Barone Mirko Zeta (Ambasciatore a Parigi di un piccolo stato, il Pontevedro) Bruno Praticò, che proprio con Vedova Allegra aveva debuttato nel ruolo di Barone Zeta, al Teatro di San Carlo nel 2010, che si alternerà a Filippo Morace, Hanna Glawari (la vedova) verrà interpretata da Carmela Remigio e Maria Pia Piscitelli, il Conte Danilo Danilowitsch da Markus Werba e Marco Di Sapia, nei panni di Valencienne si immedesimeranno Valentina Farcas, Annamaria Sarra e Valeria Esposito, la produzione conta la partecipazione straordinaria di Peppe Barra in Njegus, cancelliere dell’Ambasciatore.
Tra le più celebri e note operette del compositore austriaco Franz Lehár (1870 – 1948), ritratto veritiero di una Mitteleuropa melanconica e gioiosamente crepuscolare, La vedova allegra (Die lustige Witwe), andata in scena per la prima volta il 30 dicembre 1905 al Theater an der Wien e tratta dalla commedia francese L’Attaché d’ambassade (scritta nel 1861 da Henri Meilhac), raccoglie un florilegio di arie e momenti musicali noti al grande pubblico e divenuti emblematici nell’immaginario popolare e nelle citazioni del linguaggio quotidiano; ricordiamo ad esempio La canzone di Vilja, (Vilja Lied), cantata da Hanna Glawari e ancora il can can Chez Maxim , ad opera di Lolo, Jou-Jou, Frou-Frou, Clo Clo, Margot, ovvero le grisettes, o Le donne è scabroso studiar e ancora il valzer finale Tace il labbro.
L’operetta, genere in voga agli inizi del XX secolo, eredita alcuni aspetti dall’opéra-comique francese, altri dal singspiel tedesco e similitudini con ballad-opera inglese, tutti generi che miravano a portare in scena temi di attualità, all’interno di trame sentimentali più o meno contorte, dove era concessa la satira sociale e politica; le vicende, intrise di peripezie più o meno tragicomiche e rocambolesche, si chiudevano con un lieto fine.
Questa struttura era caratterizzata da numeri musicali, cui si alternavano parti recitate, in cui era lecita l’improvvisazione, tuttora usata per attualizzare il testo con commenti o battute, aderenti alle vicende contemporanee.
È la decima volta che La vedova allegra di Franz Lehár viene allestita dal Teatro di San Carlo, per un totale di 74 recite complessive, a partire dalla prima volta, attestata nel 1959; tre edizioni andarono in scena all’Arena Flegrea (1959, 1960, 1962) e una al Maschio Angioino (1963). L’edizione del 1969 rappresentò l’ultimo ruolo sostenuto da Giuseppe Di Stefano sulle scene del San Carlo, mentre nel 1997 debuttò al Lirico napoletano Roberto Bolle, in un’edizione data in forma di balletto, con allestimento del Teatro alla Scala.
Proponiamo due video, girati in occasione del medesimo allestimento di Federico Tiezzi, con scene di Edoardo Sanchi e costumi di Giovanna Buzzi, Teatro di San Carlo, 2010:
Intervista a Federico Tiezzi
Intervista a Bruno Praticò
Il Teatro di San Carlo in favore di UNICEF
e dei bambini migranti
Prova generale aperta
La vedova allegra di Franz Lehár
Teatro di San Carlo
Giovedì 21 gennaio 2016, ore 18.00