SCALA: La fanciulla del West come la scrisse Puccini
LA FANCIULLA DEL WEST
Opera in tre atti
musica di GIACOMO PUCCINI
Libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini
dal dramma di Davide Belasco
(Editore Casa Ricordi, Milano)
Prima rappresentazione: New York, Metropolitan, 10 dicembre 1910 (dir. Arturo Toscanini)
Prima rappresentazione al Teatro alla Scala: 29 dicembre 1912 (dir. Tullio Serafin)
Direttore: Riccardo Chailly
Regia: Robert Carsen
Personaggi e interpreti:
- Minnie: Eva-Maria Westbroek
- Dick Johnson: Roberto Aronica
- Jack Rance: Claudio Sgura
- Nick: Carlo Bosi
- Ashby: Gabriele Sagona
- Sonora: Alessandro Luongo
- Trin: Joshua Stewart
- Sid: Gianluca Breda
- Bello: Costantino Finucci
- Harry: Emanuele Giannino
- Joe: Krystian Adam
- Happy: Francesco Verna
- Larkens: Romano Dal Zovo
- Billy Jackrabbit: Alessandro Spina
- Wowkle: Alessandra Visentin
- Jake Wallace: Davide Fersini
- José Castro: Leonardo Galeazzi
- Un postiglione: Francesco Castoro
Scene ROBERT CARSEN E LUIS CARVALHO
Costumi: Petra Reinhardt
Luci: Robert Carsen, Peter Van Praet
Coreografia: Marco Berriel
Video: Ian Galloway
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Maestro del Coro: Bruno Casoni
comunicato stampa
Riccardo Chailly presenta per la prima volta alla Scala l’opera nella versione originale, precedente le modifiche che Toscanini fece apportare per il Metropolitan. La regia è di Robert Carsen, nel nutrito cast spiccano Eva-Maria Westbroek, Roberto Aronica e Claudio Sgura.
Diretta Radiofonica il 3 maggio su RAI Radio Tre e differita televisiva su Rai 5 il 12 maggio.
Riccardo Chailly dedica la prima a Gianandrea Gavazzeni nel decennale della scomparsa.
Va in scena dal 3 al 28 maggio La fanciulla del West, settima opera di Giacomo Puccini, composta nel 1910 su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini dal dramma di David Belasco. Dirige Riccardo Chailly; nella parti principali cantano Eva-Maria Westbroek, Roberto Aronica e Claudio Sgura. La regia è di Robert Carsen, le scene dello stesso Carsen con Luis Carvalho, i costumi di Petra Reinhardt e le luci ancora di Carsen con Peter Van Praet.
Prosegue quindi, dopo il successo di Turandot, il progetto del Teatro alla Scala e di Riccardo Chailly di presentare tutte le opere di Puccini alla luce delle numerose ricerche musicologiche che nel corso degli ultimi anni hanno profondamente mutato la percezione del compositore ma spesso non sono ancora giunte alle scene.
Dopo le recite de La fanciulla del West Riccardo Chailly sarà alla Scala con un nuovo progetto per la stagione sinfonica del Teatro: l’8, 9 e 11 giugno dirigerà un programma monografico dedicato a Robert Schumann con la partecipazione del pianista Radu Lupu.
La fanciulla del West debuttò al Metropolitan di New York nel 1910. Sul podio Arturo Toscanini, cantavano Enrico Caruso, Emmy Destinn e Pasquale Amato. La Scala ospitò la prima ripresa con Tullio Serafin nel 1912. Tra le riprese scaligere ricordiamo almeno la prima con Victor De Sabata (1930), le ultime con la regia di Jonathan Miller e le direzioni di Lorin Maazel (1991) e Giuseppe Sinopoli (1995) e quella del 1963 con Franco Corelli e Gigliola Frazzoni e la direzione di Gianandrea Gavazzeni. Proprio al maestro Gavazzeni Riccardo Chailly ha voluto dedicare la prima del 3 maggio, nel decennale della scomparsa.
La fanciulla del West tra Puccini e Toscanini
Puccini assistette a una rappresentazione del dramma The Girl from the Golden West di David Belasco (autore anche di Madame Butterfly, del 1900, da cui Puccini aveva tratto Butterfly nel 1904; la Girl approdò anche sugli schermi, nel 1915, per la regia di Cecil B. DeMille) durante un viaggio a New York nel 1907, ne acquisì i diritti chiedendo a Carlo Zangarini di trarne un libretto. A Zangarini subentrò poi Guelfo Civinini. Iniziata nel 1908, nel 1910 l’opera era pronta per le scene. La prima ebbe luogo al Metropolitan il 10 dicembre sotto la bacchetta di Toscanini, il quale aveva operato alcuni tagli, molti raddoppi in ragione dell’acustica assai secca della grande sala del Met e qualche concessione alle esigenze divistiche del protagonista, Enrico Caruso. La fanciulla ne usciva irrobustita, fulgida di turgori orchestrali ma con qualche morbidezza e qualche ricercatezza timbrica in meno rispetto ai desideri dell’autore: e fu questa versione toscaniniana a entrare nella tradizione e nella prassi esecutiva. Ora Riccardo Chailly riporta alla Scala la versione prima: ascolteremo quindi in totale 124 battute in più incluso il breve duetto di Minnie con l’indiano Billy. Rispetto all’edizione a stampa, la prima versione ha 761 differenze, cui vanno aggiunte le 63 correzioni operate dal maestro Luigi Ricci durante le prove con il compositore, e 176 differenze nell’orchestrazione, per un totale di 1000 cambiamenti.
La fanciulla del West torna oggi alla Scala in forma ringiovanita dopo 21 anni: destino di un titolo sempre amatissimo da pubblico e direttori d’orchestra ma relativamente poco eseguito, soprattutto a causa della complessità dell’esecuzione e della messa in scena. Oltre all’impegno delle parti principali, basti ricordare che l’opera impegna 18 cantanti, mentre l’orchestra deve affrontare una complessità ritmica con pochi precedenti, cui si aggiunge una straordinaria stratificazione di temi popolari, citazioni dal folklore americano, dal ragtime ai canti indiani. Non a caso tra gli estimatori della partitura si contano Ravel e Webern, oltre a Luciano Berio che favoleggiava di una riscrittura in forma di musical.
Lo spettacolo
Esiste una vasta bibliografia sul linguaggio “cinematografico” del teatro musicale di Puccini e sulle analogie tra la costruzione drammaturgica delle sue opere e le tecniche di montaggio della nascente settima arte. La produzione di Robert Carsen vede in Puccini un compositore e uomo di teatro all’avanguardia, pronto al confronto con le sfide poste dalla nuova industria dello spettacolo. La musica di Puccini sarà saccheggiata dai compositori di colonne sonore per decenni a venire, ma è soprattutto la struttura drammaturgica a colpire Carsen. Il primo atto, che presenta i personaggi ambientandoli tra le scenette dei minatori impegnati a bere e giocare, è già un tipico western, costruito secondo gli stereotipi diffusi da Buffalo Bill. Proprio su questo sfondo animato e coloratissimo si staglia con più evidenza la malinconia di Minnie, la sua voglia di illudersi ma anche la sua ferrea determinazione.
Gli artisti
Eva-Maria Westbroek debutta in un’opera alla Scala, dove è già stata come ospite di un concerto della Filarmonica. Cantante tra le più acclamate a livello mondiale, è attualmente impegnata in una serie di produzioni wagneriane con i Berliner Philharmoniker: dopo essere stata Isolde a Baden-Baden e Berlino tra il 19 marzo e il 3 aprile con Sir Simon Rattle, sarà Sieglinde accanto al Siegmund di Jonas Kaufmann dal 7 luglio ancora a Baden Baden con Valery Gergiev. Tra i prossimi impegni anche Manon Lescaut e Wozzeck ad Amsterdam e Kat’a Kabanova con Rattle a Berlino.
Torna alla Scala come Dick Johnson Roberto Aronica, al suo terzo ruolo pucciniano al Piermarini dopo Madama Butterfly nel 2004 e La bohème nel 2005. Negli ultimi mesi Aronica è stato Cavaradossi al Metropolitan, alla Deutsche Oper di Berlino e al Regio di Torino; tra i prossimi impegni Luigi ne Il tabarro a Roma e Pollione in Norma a Venezia e Madrid.
Rance è Claudio Sgura, già ascoltato alla Scala in Madama Butterfly, Cyrano e come Alfio in Cavalleria, che di questa parte ha fatto un cavallo di battaglia cantandola tra l’altro al Covent Garden, all’Opéra di Parigi e a Zurigo: prossimamente la canterà anche ad Amburgo. Recentemente Sgura è stato Luna ne Il trovatore a Pechino e Scarpia in Tosca a Torino.
La fanciulla del West su RAI Radio Tre, RAI 5 e nei cinema
Prosegue la collaborazione del Teatro alla Scala con la RAI, di seguito il calendario delle trasmissioni:
- 3 maggio 2016: trasmissione in diretta radiofonica su RAI Radio Tre
- 10 maggio 2016: trasmissione in diretta cinematografica
- 12 maggio 2016: trasmissione in differita televisiva su RAI 5
Gli approfondimenti: incontri e proiezioni
Il Teatro alla Scala ha programmato una serie di incontri per presentare al pubblico la versione originale dell’opera, che viene eseguita per la prima volta al Piermarini.
- giovedì 21 aprile ore 18 : Teatro alla Scala, Ridotto dei Palchi. Incontro del ciclo “Prima delle prime” in collaborazione con gli Amici della Scala con Virgilio Bernardoni e la partecipazione del Maestro Riccardo Chailly
- martedì 26 aprile ore 19 : prova con accesso riservato ai soci della Fondazione Milano per la Scala
- mercoledì 27 aprile ore 18 : il Maestro Riccardo Chailly presenta La fanciulla del west agli studenti delle Università milanesi. A seguire prova antegenerale aperta agli studenti
- Museo Teatrale alla Scala: visite guidate sul tema della Fanciulla del West il 22 aprile e 25 maggio.