Successo per il Simon Boccanegra con la regia di Andrea De Rosa per la prima volta in forma scenica al Mariinsky nell’ambito di un festival dedicato a Verdi
Simon Boccanegra
Giuseppe Verdi
opera in un prologo e tre atti
Direttore: Valery Gergiev
Regia: Andrea De Rosa
Personaggi e Interpreti:
- Simon Boccanegra: Vladislav Sulimsky
- Jacopo Fiesco: Ferruccio Furlanetto
- Maria Boccanegra/ Amelia Grimaldi: Viktoria Yastrebova
- Gabriele Adorno: Alexander Mikhailov
- Paolo Albiani: Roman Burdenko
- Pietro: Vitaly Yankovsky
Costume Designer: Alessandro Lai
Lighting and Video Designer: Pasquale Mari
Lighting and video adaptation for the Mariinsky II by: Luciano Novelli
Principal Chorus Master: Andrei Petrenko
Musical Preparation: Alla Brosterman
Italian language Coach: Maria Nikitina
COMUNICATO STAMPA
Successo con 12 minuti di applausi per l’opera Simon Boccanegra al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo il 5 febbraio (replica il 7) titolo cardine – per la prima volta in forma scenica nel teatro pietroburgese – di un festival Verdi nella ricorrenza dei 115 anni dalla morte del compositore. Sul podio Valery Gergiev; nella compagnia di interpreti del teatro, spiccava nel ruolo di Fiesco Ferruccio Furlanetto, cantante assai amato in russia.
Lo spettacolo – coprodotto dalla Fenice di Venezia e dal Carlo felice di Genova – è quello firmato da Andrea De Rosa autore di regia e scene che aveva debuttato per l’inaugurazione di stagione del teatro veneziano nel novembre del 2014, un allestimento fortemente segnato dalla presenza del mare, elemento imprescindibile della partitura verdiana. “Sono rimasto fedele al testo del libretto con la convinzione che il mare sia l’elemento chiave dell’opera. Per un uomo come Simon Boccanegra, attorniato dalla sofferenza e dagli intrighi del potere, è fondamentale avere sempre un orizzonte ben distinto davanti a sé” afferma Andrea De Rosa. La mia lettura di Simon Boccanegra è fortemente narrativa: nell’arco dei venticinque anni in cui la storia si dipana, i personaggi sono messi a dura prova sia dagli avvenimenti pubblici che da quelli privati. Simone, soprattutto, attraverso le dolorose e tragiche vicende cui deve far fronte, ci conquista con la sua grande statura morale e politica. Il superamento del conflitto sociale e i valori dell’unità che egli persegue come Doge di Genova, sono il frutto della sua tragica esperienza personale. Ho voluto raccontare questa evoluzione dei personaggi anche attraverso un video presente sul fondo della scena nel quale vedremo sempre scorci di immagini del mare. Ma solo alla fine dell’opera, insieme con la morte di Simone, l’orizzonte ci apparirà per intero”.