TEATRO VERDI DI PISA – Domenica pomeriggio CATONE, opera-pasticcio di Handel

TEATRO VERDI DI PISA – Domenica pomeriggio CATONE, opera-pasticcio di Handel

  • 17/12/2015

COMUNICATO STAMPA

 

Catone: il pasticcio arriva a Pisa

 

Il “Catone” di Händel, andato in scena in prima assoluta al Festival Opera Barga,

il 20 dicembre 2015 arriva per la prima volta al Teatro di Pisa con un nuovo cast di “big”

 

Con Filippo Mineccia, Riccardo Novaro, Lucia Cirillo, Kristina Hammarström,

Roberta Invernizzi.

Il 28 maggio 2016 sarà all’Händel Festival di Halle con Sonia Prina, al posto di Filippo Mineccia.

 L’opera, a cura di Auser Musici con la direzione di Carlo Ipata, progetto scenico e regia de I Sacchi di Sabbia, è una coproduzione Opera Barga e Teatro di Pisa.

 Grazie ad Auser Musici, dopo 300 anni torna a vivere la partitura basata sul “Catone in Utica” di Metastasio, con musiche di Leo, Vivaldi, Hasse, Porpora e Vinci.

 CATONE PISA2Una vera e propria rarità, di notevole raffinatezza, è in programma domenica pomeriggio (20 dicembre ore 16) al Teatro Verdi, in cartellone nella Stagione Lirica e in abbonamento nella 49^ Stagione dei Concerti della Normale.

Dopo il successo ottenuto al Festival Opera Barga lo scorso luglio ecco  Catone”, opera-pasticcio di George Friederich Händel su libretto di Metastasio che l’ensemble Auser Musici, diretto da Carlo Ipata, riporta in vita dopo 300 anni con un cast di “big”: Filippo Mineccia (Catone), Riccardo Novaro (Cesare), Lucia Cirillo (Marzia), Kristina Hammarstrom (Arbace) e Roberta Invernizzi (Emilia), docente della masterclass preparatoria del cast di Barga.

Lo spettacolo, una coproduzione Opera Barga e Teatro di Pisa, il 28 maggio 2016 andrà poi in scena all’Händel Festival di Halle con Sonia Prina, al posto di Filippo Mineccia.

L’opera del 1732, caso emblematico di pasticcio settecentesco, si basa essenzialmente sul precedente “Catone in Utica” di Leonardo Leo, che Händel aveva ascoltato qualche anno prima a Londra e di cui aveva una copia. L’operazione del Sassone, un sostanziale “taglia e cuci” del Catone di Leo, prevede l’eliminazione di un personaggio, il taglio di alcuni recitativi e l’inserimento sul finale di un’aria di bravura (“Vo’ solcando un mar crudele”) tratto dall’Artaserse di Vinci. Alle nove arie di Leo, oltre all’aria di Vinci, Händel unisce anche sei arie di Hasse, quattro di Porpora, tre di Vivaldi e un paio di provenienza incerta.

Il risultato, lungi dall’essere disomogeneo, è un piccolo capolavoro di armonia drammatica e musicale, con l’allestimento curato da I Sacchi di Sabbia, ispirato alla semplificazione. Come Händel ha ridotto la trama del dramma originale, così la regia evidenzia le dinamiche geometriche che legano i personaggi, sulla falsa riga del teatro greco. La stanza è disadorna, riempita solo dai corpi degli attori, e tutto il dramma è affidato al gesto e all’intenzione simbolica.

Carlo Ipata, appassionato ricercatore di musica ingiustamente dimenticata e direttore dell’operazione, commenta così: “Sono particolarmente fiero di questa produzione. Le modalità con cui abbiamo intrecciato le collaborazioni con Opera Barga, con il Teatro di Pisa e con l’Handel Festival di Halle permetteranno di far conoscere questo interessantissimo pasticcio a un vasto pubblico. Dal punto di vista registico, con i Sacchi di Sabbia abbiamo valorizzato i recitativi ed esaltato l’intreccio fra i due protagonisti principali, Catone e Cesare, e fra le due omologhe Emilia e Marzia”.

Biglietti ancora disponibili al Botteghino del Teatro Verdi (salvo esaurimento, domenica apertura di botteghino alle ore 15).

Per informazioni tel 050 941 111 e www.teatrodipisa.it

 

 

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