Teatro Verdi di Trieste: Luisa Miller dal 4 marzo 2016
LUISA MILLER
Melodramma tragico in tre atti di Salvatore Cammarano,
dal dramma Kabale und Liebe di Friedrich Schiller
Musica di Giuseppe Verdi
Direttore: Myron Michailidis
Regia, scene, costumi e luci: Denis Krief
Personaggi e Interpreti:
- Il Conte di Walter: Andrea Comelli (4,6,8,12/III), Michail Ryssov (5,10/III)
- Rodolfo, suo figlio: Gustavo Porta (4,6,8,12/III), Medet Chotabayev (5,10/III)
- Federica, duchessa d’Ostheim: Olesya Petrova (4,6,8,12/III), Ninon Dann (5,10/III)
- Wurm, castellano di Walter: In-Sung Sim
- Miller, vecchio soldato in ritiro: Ilya Silchukov (4,6,8,12/III), Filippo Polinelli (5,10/III)
- Luisa, sua figlia: Saioa Hernàndez (4,6,8,12/III), Stefanna Kybalova (5,10/III)
- Laura, contadina: Yumeji Matsufuji
- Un contadino: Motoharu Takei
- Damigelle di Federica, paggi, familiari, arcieri, abitanti del villaggio.
ALLESTIMENTO DELLA FONDAZIONE TEATRO REGIO DI PARMA
IN COPRODUZIONE CON LA FONDAZIONE TEATRO REGIO DI TORINO
Orchestra e coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi di Trieste”
ATTO PRIMO – AMORE
Scena prima
Nello spiazzo del villaggio gli abitanti sono tutti radunati per festeggiare Luisa Miller, di cui ricorre il compleanno. Accompagnata dal padre, un vecchio soldato ormai a riposo, giunge Luisa, raggiante, nella trepida attesa di Carlo, il giovane di cui ella è innamorata.
Il padre teme tuttavia l’amore della figlia per questo giovane, giunto da poco e ignoto a tutti, ma Luisa lo rassicura. Mentre, circondata dagli amici, ella riceve i loro doni, vede avanzare il giovane e lo presenta al padre ed agli astanti, ricevendone i festosi auguri.
Il corteo si avvia alla chiesa. Nel momento in cui anche Miller sta per varcare la soglia del tempio, viene avvicinato da Wurm, un castellano del conte di Walter. Irritato e geloso, egli fa colpa a Miller di non aver costretto Luisa a sposarlo. Ma Miller non poteva certo invocare i diritti paterni per costringere la figlia a quello che si prospettava essere per lei un sacrificio. Egli, infatti, l’aveva promessa a Wurm a patto che la fanciulla avesse ricambiato l’amore di questi. Ambiguamente, Wurm risponde che questo cieco affetto paterno potrà costargli caro. Invitato a chiarire il suo pensiero, Wurm rivela che il creduto Çarlo altri non è se non Rodolfo, il figlio del Conte di Walter. Il vecchio resta costernato dalla notizia: il sotterfugio del falso nome, la differenza di rango tra i due giovani, l’alterigia del Conte, tutto ciò fa pensare ad una capricciosa avventura galante del signorotto, con le più disonorevoli conseguenze per Luisa.
Scena seconda – Sala del castello
Il conte di Walter viene informato da Wurm dell’amore che suo figlio porta a Luisa Miller e lo manda a chiamare, avendo deciso di dargli in moglie la propria parente, duchessa Federica, erede al trono di Lamagna. Giunge ora Rodolfo ed il padre gli impone di chiedere la mano di Federica, che già l’ama.
La duchessa Federica giunge al palazzo. Rodolfo, innamorato di Luisa, confida questo suo sentimento alla duchessa sperando nella comprensione e nella nobiltà d’animo di lei. Ella però, amandolo, non vuole rinunciare a lui a beneficio di una rivale.
Scena terza – Davanti alla casa di Miller
Luisa attende il suo Carlo. Giunge il vecchio Miller il quale, straziato, svela alla figlia che Rodolfo sposerà la duchessa e giura che vendicherà l’affronto.
Arriva ora Rodolfo che confessa alla fanciulla di aver mentito per quanto riguarda il suo nome e la sua origine, ma non per il suo amore ed assicura, anzi, di conoscere un segreto del padre suo che gli farà ottenere ciò che vorrà.
Sopraggiunge il Conte che ingiuria atrocemente Luisa; Rodolfo fa per gettarsi sul padre con la spada sguainata, ma riesce a dominarsi; Miller però si ribella all’offesa fatta al suo nome e Walter ne ordina l’arresto con Luisa. Invano Rodolfo supplica il Conte che, inflessibile, minaccia di arrestare anche lui. Rodolfo allora impone al padre di liberare Luisa se vuole evitare che egli stesso sveli in quale modo egli si sia impadronito della contea, e quindi si allontana sconvolto. Il Conte ordina che Luisa venga liberata.
ATTO SECONDO – INTRIGO
Scena prima – Nella casa dei Miller
Luisa viene informata da un gruppo di contadini che il padre è stato incatenato dagli sgherri di Walter. La fanciulla vorrebbe accorrere al castello, ma entra Wurm e le annuncia che Miller è stato condannato alla pena capitale. Ora, lei sola può salvare il padre, scrivendo una lettera che sembri indirizzata allo stesso Wurm. In questa lettera Luisa deve dichiararsi innamorata di Wurm e confessare di aver ingannato Rodolfo, verso il quale – intuitane la nascita illustre – l’avrebbe attratta solo l’ambizione.
Luisa è inorridita da questa prospettiva, ma Wurm la minaccia nella persona del padre finché essa, terrorizzata, scrive la lettera ignobile, giura di dichiararla veritiera ed acconsente di presentarsi alla duchessa, di fronte alla quale si mostrerà innamorata di Wurm.
Scena seconda – Nel castello di Walter
Il Conte riceve da Wurm l’assicurazione che Luisa ha ceduto al malvagio ricatto e che la lettera sarà spedita a Rodolfo, il quale crederà d’intercettarla.
Wurm chiede quindi al Conte per quale ragione si sia astenuto dal punire il figlio ribelle e Walter gli rivela che il figlio sa in quale modo loro – Wurm e Walter – abbiano ucciso a tradimento l’antico signore del Castello per impedirgli un matrimonio che avrebbe tolto l’eredità a Walter.
Mentre Wurm esce, sopraggiunge Federica, alla quale Walter dichiara che Luisa non ha mai amato Rodolfo e che, anzi, lei stessa la rassicurerà in proposito. Luisa, infatti, viene introdotta da Wurm e confessa, con la morte nel cuore, ciò che lo stesso Wurm le ha imposto, rinnegando l’amore di Rodolfo.
Scena terza
Rodolfo ha avuto la lettere estorta a Luisa. Un contadino, corrotto da Walter, accusa la fanciulla dopo aver ottenuto una borsa piena d’oro. Rodolfo, pazzo di dolore, fa chiamare Wurm al quale porge una pistola ingiungendogli di uccidersi mentre egli farà altrettanto; ma Wurm spara in aria facendo accorrere Walter e tutti i cortigiani. Rodolfo si getta ai piedi del padre, che finge di essere pentito della propria crudeltà e di volergli accordare il consenso alle nozze con Luisa. Ma il giovane ora, credendosi tradito, rifiuta e, cedendo ai consigli di vendetta del padre, acconsente a sposare Federica.
ATTO TERZO – VELENO
Interno della casa dei Miller
Luisa sta scrivendo e rifiuta il cibo nonostante l’esortazione delle amiche che le nascondono essere quello il giorno delle nozze di Rodolfo con la duchessa. Giunge Miller che si stupisce nel vedere la figlia tranquilla e ciò gli procura un sospetto, avvalorato dalla lettura del foglio che Luisa sta scrivendo. In esso, infatti, la fanciulla invita Rodolfo a seguirla nella tomba. Il vecchio soldato supplica e si dispera ed ella, cedendo al dolore paterno, lacera il foglio.
Sopraggiunge ora Rodolfo che, non veduto, versa del veleno in una tazza, quindi mostra a Luisa la lettera che l’accusa. Ella non può negare di averla scritta, ma il giuramento fatto a Wurm le vieta di spiegarne i motivi.
Rodolfo, fingendosi assetato, beve il veleno e lo fa bere anche a Luisa, ignara, svelandole quindi che entrambi stanno per morire.
La rivelazione libera la fanciulla dall’obbligo di tacere ed ella proclama la propria innocenza cercando poi di calmare il furore ed il rimorso che invadono Rodolfo.
Appare Miller che accoglie tra le braccia la figlia morente.
Ed ecco giungere Walter e Wurm. Rodolfo si slancia su questo ultimo e lo trafigge, indi spira a fianco dell’adorata Luisa.
COMUNICATO STAMPA