TORINO: Elisir d’amore – Gaetano Donizetti, 18 giugno 2021
L’elisir d’amore
Prima rappresentazione assoluta:
Direttore d’orchestra Matteo Beltrami
Regia Fabio Sparvoli
Personaggi e Interpreti:
- Adina Mariangela Sicilia
- Nemorino Bogdan Volkov
- il dottor Dulcamara Marco Filippo Romano
- Belcore Giorgio Caoduro
- Giannetta Ashley Milanese
Scene Saverio Santoliquido
Costumi Alessandra Torella
Luci Andrea Anfossi
Maestro del Coro Andrea Secchi
Maestro al fortepiano Luca Brancaleon
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Allestimento Teatro Regio Torino
Palazzo Arsenale Militare di Torino 18 giugno 2021
Il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Camillo Benso Conte di Cavour, il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Alfonso Lamarmora, il Generale Raffaele Cadorna decorato dagli Stati Uniti con la Bronze Star Medal, il Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Duca della Vittoria Armando Diaz, sono solo alcuni dei nomi illustri che si sono formati all’Accademia dell’Arsenale Militare di Torino. Qui vi hanno insegnato nomi del calibro di Luigi Lagrange e poi ancora Giovanni Plana e Filippo Burzio.
Oggetto di un recente restauro, il Palazzo dell’Arsenale Militare affonda le sue radici nel lontano 1736. Fu Carlo Emanuele III a ordinarne la costruzione affidandola al progettista e architetto Felice De Vincenti.
È all’interno del suo cortile, affascinante cornice, che il Teatro Regio di Torino ha allestito il Regio Opera Festival che si svolge a partire dal 15 giugno fino al 20 settembre 2021 con un’offerta che va dall’Elisir d’amore, alla Madama Buttrfly, a La serva padrona, ai Pagliacci, il Pimpinone, e per finire al Barbiere di Siviglia per quanto riguarda il calendario operistico. Ma non mancano i concerti, l’Orchestra d’archi, il Coro del Teatro Regio, il Concerto di mezza estate, l’Ensemble Fiati e Percussioni, l’Ensemble Ottoni e Percussioni e il Coro di Voci Bianche. Inoltre, un Open Day Voci Bianche e per finire il titolo d’opera per bambini Riccioli di barbiere. Per dirla in poche parole, un programma di tutto rispetto.
Va inoltre ricordato l’Impegno del Regio che dedica l’incasso delle prove generali a sostegno di specifici progetti da parte di associazioni che operano sul territorio. Gli incassi di Elisir d’amore alla Federazione fra associazioni di Volontari Ospedale Infantile Regina Margherita – Sant’Anna per la realizzazione di un’area giochi antistante l’ospedale; l’incasso di Madama Butterfly a Fermata d’Autobus Associazione Onlus a favore delle vittime di abusi; l’incasso di Pagliacci a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo (per acquisto di apparecchiature mediche), infine i ricavi delle prove generali del Barbiere di Siviglia a favore del progetto “La patente per ripartire” della Caritas Diocesana Torino in collaborazione con L’agenzia Piemonte Lavoro, destinato a persone disoccupate di aziende in crisi.
Veniamo dunque ai due atti dell’Elisir d’amore. Quel che per certo ci resterà impresso nella memoria ci arriva dal golfo mistico, da dove l’eccellente Orchestra del Teatro Regio si è esibita in una prova impeccabile nonostante le difficoltà imposte dal distanziamento e ancor più dai tempi serratissimi staccati dall’ottimo gesto imposto dal Maestro Matteo Beltrami. Un’esecuzione brillante e vivacissima. Nondimeno va elogiato il Coro del Teatro Regio, ottimamente preparato dal Maestro Andrea Secchi, anch’esso esibitosi in una prova eccellente per qualità del suono e per le arti sceniche. Molto bene al fortepiano il Maestro Luca Brancaleon. Perfettamente funzionale la regia di Fabio Sparvoli caratterizzata da quella facile lettura che solo il “tradizionale” può garantire. Sobrie le scene di Saverio Santoliquido e i costumi di Alessandra Torella.
Dal fronte delle voci ci arriva una bravissima Adina interpretata dal soprano Mariangela Sicilia che fa sfoggio di un bel fraseggio, di buone agilità e di deliziosi piani e pianissimi. Molto bene anche il Nemorino del tenore russo Bogdan Volkov (peccato che la sua “furtiva lagrima” sia stata funestata dal vociare concitato di un gruppo di paramedici incuranti cui si è dovuto ingiungere di fare silenzio! Ma ci è stato risposto di non arrabbiarsi “stiamo SOLO parlando!”. Ci è davvero molto piaciuto il Dulcamara del baritono Marco Filippo Romano, tanto per la solida tecnica emissiva quanto per la caratterizzazione del personaggio. Lo stesso dicasi per il baritono Giorgio Caoduro nel ruolo bene interpretato di Belcore. Non ultima il buon soprano Ashley Milanese nella parte di Giannetta.
Così è che in tempi di pace, in uno dei luoghi dove si sono svolti importanti fatti della storia d’Italia, si vanno a scrivere altre bellissime pagine.
Roberto Cucchi