VENEZIA: Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, 12 febbraio 2023 a cura di Silvia Campana

VENEZIA: Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, 12 febbraio 2023 a cura di Silvia Campana

  • 16/02/2023

Il matrimonio segreto

Domenico Cimarosa

direttore Alvise Casellati

regia Luca De Fusco

Personaggi e Interpreti:

  • Geronimo Pietro Di Bianco
  • Elisetta Francesca Benitez
  • Carolina Lucrezia Drei
  • Fidalma Martina Belli
  • Il conte Robinson Omar Montanari
  • Paolino Juan Francisco Gatell

 

Orchestra del Teatro La Fenice
maestro al cembalo Roberta Paroletti
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
light designer Gigi Saccomandi
projection designer Alessandro Papa
disegni di scena Laura Farina

Teatro La Fenice,12 febbraio 2023


Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa è certo uno dei modelli più chiari e lineari di quello schema di teatro comico settecentesco che costituì un basilare riferimento per le generazioni di compositori a venire che, capitanate da Rossini, ne ampliarono e svilupparono la struttura alla ricerca di situazioni sempre più dinamiche ed approfondite. Quasi elegante teatrino di papier mâché la partitura del compositore campano non brilla certo per particolare profondità espressiva dei personaggi (davvero solo eleganti figurine ritagliate su di uno sfondo dorato) ma piuttosto per l’ottima rielaborazione di uno schema, convenzionale per l’epoca.

La regia realizzata da Luca De Fusco (scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta) per questa nuova produzione presentata a Venezia veniva impostata ed esaurita attraverso una chiave estetica che inquadrava lo spettacolo in uno spazio scenico dominato da ampie cornici vuote in cui si muovevano visioni (più o meno felici) che sembravano rimandare ad alcuni temi dell’opera. Così apparivano ampie lenzuola, candelabri e soprattutto riquadri in stile fumettistico che alludevano, talvolta alla ricerca di un tirato erotismo alla Casanova, ai diversi stati d’animo dei personaggi.

Una confezione patinata dunque ma poco comunicativa sotto un aspetto più marcatamente teatrale che pareva più immobilizzare che animare il capolavoro.

Anche sotto il profilo musicale le cose non si portavano al meglio e, a parte un’unica eccezione, sembrava dominare una generale e sgradevole approssimazione, ancor più grave in questo tipo di repertorio che trova la sua centralità proprio in una caratterizzazione dei tipi musicalmente raffinata e preziosa.

Lucrezia Drei ha tratteggiato con piglio generoso e giusta intensità la sua tormentata Carolina anche se la vocalità è apparsa ancora non pienamente matura così come la perfida sorellina Elisetta interpretata da Francesca Benitez si è mossa con naturalezza ma scarsa intensità espressiva.

Juan Francisco Gatell quale Paolino ha confermato un timbro interessante pur rimanendo un po’ ai margini teatrali e musicali del suo personaggio così come il gustoso ma monocorde Geronimo delineato da Pietro Di Bianco.

Più solida la Fidalma tratteggiata da Martina Belli.

Su altro piano e registro interpretativo si è invece mosso Omar Montanari, che ha impersonato con arguzia e grande eleganza il suo conte Robinson, ben dimensionandone il carattere alla sfaccettata e sempre morbida vocalità.

Alvise Casellati alla guida dell’orchestra del Teatro La Fenice non è sembrato trovare il giusto equilibrio tra buca e palcoscenico con un risultato nel suo complesso assai poco omogeneo e scarsamente teatrale.

Sala gremitissima e applausi al termine per tutti gli interpreti ed il Direttore.

Silvia Campana

 

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