VERONA: Aida – Giuseppe Verdi, 15 febbraio 2023 a cura di Silvia Campana

VERONA: Aida – Giuseppe Verdi, 15 febbraio 2023 a cura di Silvia Campana

  • 18/02/2023

AIDA

Giuseppe Verdi


Direttore Massimiliano Stefanelli

Regia e Scene Franco Zeffirelli

Personaggi e Interpreti:

  • Aida Monica Conesa
  • Radamès Stefano La Colla
  • Amneris Ketevan Kemoklidze
  • Amonasro Youngjun Park
  • Ramfis Antonio Di Matteo
  • Il Re Romano Dal Zovo
  • Messaggero Riccardo Rados
  • Sacerdotessa Francesca Maionchi

Coreografia Luc Bouy

Costumi  Anna Anni

Luci Paolo Mazzon

Teatro Filarmonico,15 febbraio 2023


La scelta di presentare Aida al teatro Filarmonico di Verona nello storico allestimento che Franco Zeffirelli consegnó alla storia nel 2001 quando vide il suo debutto nel minuscolo spazio del teatro Verdi di Busseto, poteva apparire ad un primo sguardo una scelta sicura da parte della Fondazione Arena .

photo©Ennevi

L’allestimento infatti, indubbiamente uno tra i più felici ideati dal celebre regista fiorentino, vive grazie ad una teatrale e raffinata interpretazione della partitura verdiana scevra da ogni gigantismo, andando ad evidenziare le ombre ed i chiaroscuri che la caratterizzano e che proprio in quel piccolo spazio sembravano ancor più fondersi in un insieme teatralmente funzionale ed omogeneo. Inoltre le scelte musicali effettuate in quell’occasione erano perfettamente adattate dall’esigenza che il prezioso ma piccolo spazio imponeva.

In questa ripresa però più di un elemento non ha funzionato a dovere e del celebre e raffinato lavoro registico non restava che il nome.

photo©Ennevi

Zeffirelli aveva creato il suo spettacolo (e sembra ora un paradosso) concentrando l’attenzione sul non visibile, le storie dei personaggi, il loro vissuto ed i loro drammi. Da grande uomo di teatro qual era egli si era focalizzato in particolare su questo taglio e per ricordarlo a dovere proprio su questo aspetto si sarebbe dovuto far riferimento piuttosto che riproporlo solo attraverso quelle preziose patinature che spesso non erano per lui altro che frutto documentato di quel lavoro minuzioso e storico che gli proveniva dalla sua formazione e che vengono spesso presentate ora come fine ultimo del suo lavoro registico.

È mancato, in questa particolare sede, un lavoro specificamente teatrale sui differenti caratteri dei personaggi e sulla loro interazione, piuttosto che una coreografia, nell’unico momento di ballabile presente (scena consacrazione) pertinente ed efficace .

photo©Ennevi

Nel suo complesso in scena tutto veniva dunque risolto con una teatralità sommaria ed assolutamente non in sintonia con il prestigio e la fama di questo Ente che, ricordiamolo, proprio a quest’opera deve gran parte della sua fama e tradizione.

Sotto il profilo musicale le cose non sono andate meglio.

Massimiliano Stefanelli, peraltro direttore alla prima bussetana, decide di operare tutta una serie di tagli che, ben giustificabili in quella sede, qui appaiono arbitrari (a parte i ballabili appare incomprensibile l’eliminazione del conciso duetto Amneris /Radames che precede il primo ingresso di Aida)  la sua lettura risultava inoltre frammentaria e disomogenea ed appariva più attenta ad enfatizzare i clangori orchestrali piuttosto che ad evidenziare le raffinatezze e variopinte cromie presenti in partitura.

photo©Ennevi

Monica Conesa è una giovane artista che può contare su di un timbro lirico di una certa intensità e su di un robusto registro acuto, il vibrato che ne caratterizza la vocalità potrebbe però col tempo  andarle a costituire un problema frammentandone e fragilizzandone l’emissione, la scarsa attenzione a fraseggio e ad accento inoltre rendevano  la sua interpretazione della principessa etiope di scarsa intensità espressiva ed in Verdi, in cui ogni fiato trasuda teatralità, ciò può risultare particolarmente penalizzante. L’artista è però molto giovane e, se ben guidata, avrà tutto il tempo per approfondire e correggere, se lo vorrà, queste zone d’ombra.

photo©Ennevi

Stefano La Colla, accorso già alla Premiere in sostituzione dell’indisposto Ivan Magrì, ha affrontato il personaggio di Radames sbozzandolo attraverso la sua imponente vocalità che schiacciata da un’emissione stentorea che ne inficiava spesso la brillantezza dello squillo ne comprometteva musicalità e nitore; sostituire all’ultimo un collega non è però mai cosa facile.

Dalla timbrica interessante anche se di pasta chiara e troppo poco espressiva nell’intenzione, Ketevan Kemoklidze quale Amneris poco contribuiva ad un cesello teatrale approfondito e sofferto del suo carattere.

photo©Ennevi

Molto interessante per timbro ed intenzione il bravo Youngjun Park quale Amonasro, mentre professionale appariva Antonio Di Matteo quale Ramfis.

Completavano il cast Romano Dal Zovo (Il Re), Riccardo Rados (Un messaggero ), Francesca Maionchi (Una sacerdotessa).

Sala gremita ed applausi per tutti gli interpreti ed il Direttore per questa Aida tradita nei fatti ma, speriamo, non nelle intenzioni.

Silvia Campana

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