VERONA: Aida – Giuseppe Verdi, 8 luglio 2022 a cura di Nicola Salmoiraghi

VERONA: Aida – Giuseppe Verdi, 8 luglio 2022 a cura di Nicola Salmoiraghi

  • 09/07/2022

AIDA

Giuseppe Verdi

 

Direttore Marco Armiliato
Regia e scene Franco Zeffirelli

Personaggi e Interpreti:

  • Il Re Romano Dal Zovo
  • Amneris Clementine Margaine
  • Aida Anna Netrebko
  • Radamès Yusif Eyvazov
  • Ramfis Günther Groissböck
  • Amonasro Ambrogio Maestri
  • Un messaggero Riccardo Rados
  • Sacerdotessa Francesca Maionchi

Costumi Anna Anni
Coreografia Vladimir Vasiliev
Primi ballerini Ana Sophia Scheller, Alessandro Staiano, Eleana Andreoudi

 

Arena di Verona, 8 luglio 2022


Torniamo sull’Aida all’Arena di Verona per gli importanti cambi cast che hanno caratterizzato la recita dell’8 luglio. Dello spettacolo datato 2002 (regia e scene di Franco Zeffirelli, costumi di Anna Anni) ha già scritto la nostra collaboratrice Silvia Campana, per cui non torneremo sul dorato e rutilante “more is more” di sfingi, idoli e piramidi e sull’inesausto zeffirellare di comparse e figuranti, che tanto riempie l’occhio e gratifica il gusto del pubblico estivo e un po’ meno chi ama il vero teatro, ma tant’è, l’Arena è essenzialmente questo, prendere o lasciare.

Arena di Verona: Aida – Giuseppe Verdi, photo©EnneviFoto

Sul podio dell’Orchestra della Fondazione, Marco Armiliato ha confermato di essere infallibile conoscitore del repertorio e di tutte le regole musicali per condurre in porto con sicurezza un naviglio complesso come la magnifica partitura verdiana, cercando di tenere conto dell’affatto peculiare e difficile acustica dell’Arena dove gli equilibri sonori e musicali sono sempre ostici (e infatti in più di un’occasione, l’impegnato Coro, preparato da Ulisse Trabacchin, è parso perdersi, crediamo proprio per la difficoltà di “sentirsi”).

Arena di Verona: Aida – Giuseppe Verdi, photo©EnneviFoto

L’attesa era tutta per Anna Netrebko, che tornava in Arena nel ruolo della protagonista. Dopo una parte iniziale del primo atto dove persino lei – ma pareva un po’ tutti – sembrava alla ricerca di una quadratura dell’intonazione, ecco, a partire da “Ritorna vincitor”, un’interpretazione che resterà nella memoria: nella sua splendente maturità vocale, il soprano ha fatto sfoggio del suo consueto timbro sontuoso, ricco di armonici, acuti raggianti, gravi timbratissimi e soggioganti, pianissimi filati come oro purissimo. I “Cieli azzurri”, conclusi da un do smorzato a regola d’arte è stato da brividi per varietà di accenti, fraseggio palpitante di emozioni, perfetto controllo di fiati ed emissione.  E poi c’è l’interprete: il carisma e il fascino non si inventano, si hanno o non si hanno. Anna Netrebko è stata l’unica in scena a cui non si poteva staccare gli occhi di dosso e infondeva verità teatrale al suo personaggio. Grandissima cantante e artista al pari, Aida indimenticabile.

Arena di Verona: Aida – Giuseppe Verdi, photo©EnneviFoto

Yusif Eyvazov (Radamès) a fronte di una qualità timbrica che si sa non eccelsa, canta assai bene, rispetta dinamiche e segni espressivi, è svettante in acuto. Il terzo e quarto atto in particolare l’hanno visto interprete assai convincente.

Clementine Margaine (Amneris), dopo un inizio a carburazione lenta, un po’ sfocato nell’autorevolezza e nella centratura vocale, ha offerto una prestazione in crescendo, in un efficace duetto con Aida nel secondo atto e soprattutto con una grande scena del tribunale davvero ben cantata, con slancio vocale e accenti complessivamente persuasivi.

Arena di Verona: Aida – Giuseppe Verdi, photo©EnneviFoto

Ambrogio Maestri (Amonasro) non difetta certo in volume e autorevolezza baritonale. La generosa ascesa in acuto comporta talvolta taluni sbandamenti della linea, nel quadro di una prova a conti fatto comunque pertinente.

Arena di Verona: Aida – Giuseppe Verdi, photo©EnneviFoto

Non si può dire altrettanto per il Ramfis di Günther Groissböck (che avrebbe peso vocale, in altro repertorio, ma non possiede alcun senso del canto “italiano” e del relativo fraseggio, con un’emissione sempre forzata, che risulta essere così piuttosto faticosa e grossolana) e per il Re, ruvido e gutturale, di Romano Dal Zovo.

Arena di Verona: Aida – Giuseppe Verdi, photo©EnneviFoto

Bene, invece, i ruoli di fianco, Riccardo Rados (Un messaggero) e Francesca Maionchi (Una sacerdotessa). Le coreografie di Vladimir Vasiliev, vedevano primi ballerini Ana Sophia Scheller, Alessandro Staiano, Eleana Andreoudi, apprezzati dal pubblico, che ha peraltro riservato calorosissime accoglienze a tutti gli interpreti, con i toni dell’entusiastica acclamazione per Anna Netrebko.

Nicola Salmoiraghi

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